M5S – Zingaretti è tregua per tre mesi: se va male è sfiducia

Un ora e mezza di faccia a faccia tra Roberta Lombardi e Nicola Zingaretti. Il M5S collaborerà con il governatore. Tre mesi di prova e poi si deciderà. Se va bene si prosegue. Altrimenti sfiducia e nuove elezioni

Il Movimento 5 Stelle concede i tre mesi di prova a Nicola Zingaretti. Se va male i grillini approveranno la mozione di sfiducia che il centrodestra voleva porre invece già il prossimo 4 marzo, giorno dell’insediamento: mandando subito tutti a casa.

 

La decisione è arrivata al termine del confronto tra il governatore del Lazio e la sua sfidante alle elezioni di marzo, Roberta Lombardi, accompagnata dalla consigliera pentastellata uscente Gaia Pernarella. Un confronto che Zingaretti aveva annunciato nei giorni corsi e confermato anche ieri durante la presentazione della sua Giunta. (leggi qui Prima riunione di Giunta: Zingaretti si prepara a governare l’anatra zoppa)

 

Al termine del faccia a faccia è Roberta Lombardi ad annunciare «Abbiamo proposto al presidente Zingaretti un periodo di prova che arriverà per noi alla pausa estiva o al massimo all’approvazione dell’eventuale collegato al Bilancio. E abbiamo chiesto che una serie di cose vengano messe sul tavolo».

 

Il confronto è avvenuto nella sede istituzionale della Regione Lazio ed è andato avanti per poco più di un’ora e mezza.

 

I TRE PUNTI DEL M5S

Il Movimento 5 Stelle ha chiesto a Nicola Zingaretti di fare in modo che il Consiglio torni alla sua funzione primaria: discutere ed approvare le leggi regionali. «A partire dai grandi incompiuti di quella che si é appena chiusa come il piano sul Turismo, quello sul Commercio, il piano sociale e la legge sugli asili nido. Vogliamo che il Consiglio ricominci a funzionare».

 

Roberta Lombardi vuole misurare l’efficacia della discussione con il Governatore su un piano preciso: l’efficienza. In che modo? «Entro l’estate un paio di questi provvedimenti chiediamo che vengano approvati».

 

SANITA’ E VITALIZI

C’è poi la Sanità tra i nodi principali da sciogliere. Il M5S vuole gestire le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi quando il Lazio uscirà dal rigido controllo sui conti della sanità e potrà tornare ad investire. In che modo? «Con un’intesa sui provvedimenti, condividendone quindi i contenuti». Insomma, su quale tipo di Sanità puntare nel Lazio ed in che modo realizzarla, se proseguire sull’attuale sistema disegnato da Nicola Zingaretti: grossi ospedali – Hub al centro in grado di accogliere tutti i casi più seri presenti nella Regione, una serie di ospedali – Spoke sui territori dove affrontare le situazioni ordinarie anche serie e dirottare poi le criticità agli Hub; Case della Salute e Medicina di territorio per svuotare i pronto soccorso; reparti di eccellenza nelle province ma evitando le fotocopie. Oppure se passare ad un modello differente.

 

La terza richiesta- ha detto ancora Lombardi- riguarda alcune battaglie storiche del Movimento «come ridurre i costi della politica con l’abolizione dei vitalizi per i consiglieri cessati e con il divieto di cumulo».

 

Tutto alla luce del sole, come anticipato nei giorni scorsi. «I luoghi dove fare tutto questo – ha confermato Roberta Lombardi saranno le commissioni. Oggi possiamo dire che ci sono le condizioni politiche affinché la diversa maggioranza di Zingaretti possa lavorare con le altre forze politiche».

 

SE VA MALE È SFIDUCIA

Se il periodo di collaborazione tra la maggioranza zoppa di Nicola Zingaretti ed il Movimento 5 Stelle andrà in maniera positiva, verrà fissato uno nuovo step. «E valuteremo di nuovo».

Invece se va male il M5S è pronto a votare la sfiducia e mandare tutti a casa.

Perché non farlo subito e tornare a nuove elezioni? «Ci sembra poco rispettoso della volonta’ dei cittadini votare la sfiducia immediata o le dimissioni in massa» ha risposto Roberta Lombardi ai cronisti presenti. «A noi questo risultato non piace ma é stato scelto lui– ha concluso- Che facciamo? Cerchiamo in eterno il presidente perfetto? E poi nuove elezioni lascerebbero la Regione nel limbo per altri 4-5 mesi».

DOMANI C’È IL CENTRODESTRA

Nell giornata di domani proseguiranno gli incontri. Come annunciato già ieri, Nicola Zingaretti si vedrà con i rappresentanti del Centrodestra. Anche a loro proporrà di scrivere insieme l’agenda dei prossimi obiettivi da raggiungere.

 

PRIMA SEDUTA IL 4 APRILE

Intanto è tutto pronto per l’apertura dell’undicesima legislatura regionale. Il consigliere anziano Daniele Leodori ha convocato la prima seduta per i giorni 4 e 11 aprile alle 11 del mattino. All’ordine del giorno sono stati inseriti l’insediamento del Consiglio regionale, l’elezione del presidente d’Aula, dei due vice presidenti e dei tre segretari del Consiglio regionale.

Nicola Zingaretti interverrà l’undici aprile: dopo l’elezione dell’ufficio di presidenza (presidente d’aula, vice e segretari). A quel punto sarà chiaro se l’anatra zoppa sarà sarà in grado di camminare. E come.

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