Lombardi, colpo al cuore di Di Maio: in Regione ho portato risultati, lui no.

Foto © Stefano Carofei / Imagoeconomica

Il post di Roberta Lombardi in risposta a Beppe Grillo. Con cui assesta una serie di stilettate a Luigi Di Maio. La linea del dialogo leale in regione ha prodotto risultati: al Governo non si stanno vedendo

Caro Beppe, ho giocato a tennis con Zingaretti e alla fine ho vinto. Roberta Lombardi, capogruppo dei 5 Stelle in Regione Lazio, usa questa metafora per segnare un punto nello scontro interno al Movimento. Diviso tra chi vuole il dialogo con il Partito Democratico e chi invece lo ostacola con ogni pretesto, il M5S ha sentito nelle ore scorse la sveglia suonata dal fondatore. Roberta Lombardi interviene mentre il trillo è ancora nell’aria. Per sottolineare che l’esperienza del dialogo in Regione Lazio ha portato tanti risultati che erano stati promessi agli elettori grillini. Senza snaturare il MoVimento, senza farlo entrare in maggioranza, difendendo le rispettive posizioni.

Roberta Lombardi a SkyTg24 © AG IchnusaPapers

Scrive su Facebook Roberta Lombardi: “In un momento in cui il dibattito interno al MoVimento accende le sue varie anime creando talvolta qualche frizione, mi ha davvero rincuorato il tuo appello ad uscire dall’età del rugby, metafora di un modo di fare politica fossilizzatosi sulla prevaricazione a tutti i costi come modello relazionale e comunicativo, che spesso degenera persino in un linguaggio violento”. La traduzione è: Caro Beppe sto con te, finalmente abbiamo smesso di fare politica strillando e facendo a spallate come nel rugby. Così stavamo raccogliendo ciò che seminavamo: nulla più dell’aggressività.

Prosegue il post: “Finalmente mi riconosco in uno degli scenari possibili che il MoVimento 5 Stelle potrebbe scegliere: guardare al futuro tenendo la barra dritta sui nostri valori delle origini, incalzare l’interlocutore politico, in questo momento il Pd. Per portarlo, come dici tu, sui nostri temi – dalle energie rinnovabili all’acqua pubblica – e mettere cosi’ a segno nuovi punti a nostro favore con un disarmante fair play“. Traduzione: mi avete confinata dal parlamento alla Regione Lazio perché a Montecitorio ero ingombrante; ora che la linea di Di Maio vi ha portato al nulla vi dico cosa ho ottenuto invece io lavorando secondo il metodo della politica senza urla.

Nicola Zingaretti e Roberta Lombardi © Elaborazione IchnusaPepers

Per la capogruppo grillina alla Pisana si tratta di “Una partita che vale la pena di essere giocata, soprattutto se il gioco evolve dalla modalità prorompente e oppositiva del rugby a quella più morbida e strategica del tennis. Caro Beppe– prosegue Roberta Lombardi- questo è esattamente lo schema che ho messo in campo in Regione Lazio: siamo riusciti, ad esempio, a convincere il Pd e la Giunta Zingaretti a far approvare il Piano del Parco Regionale dell’Appia Antica e ad ampliarne l’area protetta, includendo al suo interno l’area confinante del ‘Divino Amore’, al centro della piu’ grande speculazione edilizia del Lazio – 1,3 milioni di metri cubi e oltre 15mila abitanti – che con la nostra proposta abbiamo scongiurato”.

L’elenco prosegue. “Abbiamo portato finalmente nelle Istituzioni la realizzazione di quello che era il grande sogno dell’archeologo e urbanista Antonio Cederna: un parco archeologico ‘diffuso’ che attraversa la città di Roma, da Piazza Venezia fino ai Castelli, lungo i suoi tesori archeologici e paesaggistici. Nessuno prima di noi c’era mai riuscito. Ed è proprio grazie alla nostra pressione che solo nel 2018, esattamente a 30 anni dall’istituzione del Parco, in Regione i vecchi Partiti hanno finalmente trovato il coraggio di farlo”.

La traduzione è che la linea adottata in Regione, quella per la quale Luigi Di Maio aveva chiesto a Grillo la testa politica di Roberta Lombardi accusandola di connivenza col nemico, alla fine si è rivelata produttiva. Senza che nessuno si svendesse all’altro: perché il M5S è rimasto all’opposizione, non ha preso assessorati o presidenze di Commissione. Allo stesso tempo il Pd non ha proposto inciuci. ma entrambi sono riusciti a portare a casa vari pezzi del loro programma. Luigi Di Maio no.

Di Maio e Grillo

La sintesi finale di Roberta Lombardi è Ho dovuto giocare a tennis col Pd ma alla fine ho vinto. Abbiamo vinto: ha vinto il territorio. Ha vinto la tutela del bene comune. Ha vinto l’ambiente, una delle nostre stelle».

La stilettata finale è dritta al cuore di Luigi Di Maio, senza mai nominarlo. “Molti non l’hanno capito, perchè – loro – sono rimasti sul campo di rugby. Col rischio di perdere il prossimo match“.