L’Ottaviani instabile sul Carroccio

I voti mancati in settimana al sindaco sull'elezione del presidente dei Revisori sono un segnale chiaro: il centrodestra non intende fargli scegliere il candidato alla sua successione. Verso uno scenario pontino. Ecco le variabili

I Partiti del Centrodestra non permetteranno a Nicola Ottaviani di scegliersi il suo successore nella carica di sindaco di Frosinone. Glielo hanno fatto capire con chiarezza in settimana: quando lo hanno quasi mandato sotto sulla votazione per il rinnovo del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.

Nel segreto dell’urna, in quella votazione a Nicola Ottaviani sono mancati 4 voti del centrodestra. Alcuni sostengono che in realtà fossero 5. Ma la cosa peggiore per il sindaco è un’altra: se fossero stati presenti i consiglieri d’opposizione al completo sarebbe risultato eletto il dottor Mollicone e non il suo candidato.

Chi sono gli scontenti

Nicola Ottaviani e Antonio Scaccia. Foto © Giornalisti Indipendenti

Se lo scrutinio segreto rende impossibile avere i nomi, i segnali di insofferenza politica hanno generalità chiare.

Da qualche mese il vicesindaco Antonio Scaccia manifesta evidenti malumori in maggioranza, specialmente nei confronti del sindaco. Non ha condiviso il rimpasto estivo e molto altro. Sta mettendo su una coalizione di almeno due liste civiche, una delle quali è la “storica” Lista per Frosinone fondata dal papà Gennarino Scaccia.

La Lista per Frosinone guarda caso esprime in  aula 4 consiglieri: Sergio VerrelliSergio Crescenzi, Marco  Ferrara, Corrado Renzi.

Un dichiaratamente scontento siede tra i banchi di FdI: è Domenico Fagiolo che non condivide molte posizioni politiche assunte dal sindaco. E come lui anche Carlo Gagliardi che è uscito dalla Lega ed ha aderito al gruppo Misto.

Il patto che turba il sindaco

Nessuno ha smentito un possibile patto di ferro tra le due civiche di Scaccia e Fratelli d’Italia del senatore Massimo Ruspandini. È quel patto a turbare i sonni del sindaco. Perché avrebbe la forza per condizionare la seconda metà della consiliatura. Soprattutto per determinare l’indicazione del candidato di centrodestra.

Massimo Ruspandini, Claudio Fazzone, Nicola Ottaviani

Quei 4 (o 5 secondo alcuni) voti mancati stanno a dire che non è campato in aria uno scenario ‘pontino‘ anche per Frosinone. Alle scorse comunali di settembre il centrodestra si è presentato diviso nei due Comuni più forti della provincia pontina, tanto forti da riuscire ad esprimere due parlamentari europei, nelle persone dei sindaci uscenti Nicola Procaccini e Salvatore De Meo.

Lì Fratelli d’Italia e Forza Italia presentandosi divise hanno giocato una partita muscolare, hanno relegato la Lega al ruolo di spettatore a Fondi e di comprimario a Terracina. Entrambe hanno eletto i loro sindaci e confermato l’egemonia.

Sulla base dello stesso ragionamento, Fratelli d’Italia non ha motivo per rinunciare ad esprimere il suo candidato sindaco a Frosinone oppure determinarne l’elezione attraverso il patto con Antonio Scaccia.

Anche perché la Lega ha già rivendicato la candidatura del sindaco a Latina e ben difficilmente le verrà concesso di esprimerlo anche a Frosinone. (Leggi qui Durigon rivela: il sindaco di Latina lo indica la Lega).

Non è un caso che più di qualcuno si sia mostrato tiepido di fronte alla prospettiva di Ottaviani che vorrebbe far individuare il candidato sindaco attraverso le primarie.

Gli aspiranti eredi di Ottaviani

Danilo Magliocchetti, Adriano Piacentini, Riccardo Mastrangeli, Fabio Tagliaferri, Massimiliano Tagliaferri, Antonio Scaccia, Carlo Gagliardi. Sono soltanto alcuni dei possibili candidati a sindaco di Frosinone del centrodestra. Quando, a giugno 2022 si voterà. Nicola Ottaviani terminerà i due mandati e non potrà quindi concorrere per il terzo consecutivo.

Che stia lavorando per determinare la scelta del successore è un’evidenza. Ma ci sono tante altre variabili. Una delle quali è la posizione di Antonio Scaccia. Un’altra è quella di Fratelli d’Italia. Un’altra ancora è quella della Lega che a livello regionale ha chiesto Latina e non può relamare pure Frosinone.

Tagliaferri, Piacentini, Magliocchetti, Mastrangeli

Inoltre. Carlo Gagliardi a sindaco intende candidarsi, punto e basta. Anche alla guida di liste civiche. Puntano alla candidatura a sindaco anche Danilo Magliocchetti (capogruppo della Lega) e Adriano Piacentini, presidente del consiglio comunale e sub commissario di Forza Italia. I due stanno provando a dialogare: molto dipenderà dal fatto di un possibile accordo tra il Carroccio e gli “azzurri”.

Poi c’è Riccardo Mastrangeli, potentissimo assessore al bilancio e uomo di fiducia di Nicola Ottaviani. Non è escluso che il sindaco uscente possa puntare su di lui alla fine. Da non sottovalutare Massimiliano Tagliaferri.

Per la verità Nicola Ottaviani sta pensando anche a soluzioni diverse, provando magari a candidare una donna, che non faccia parte del consiglio comunale. Questo però scontenterebbe tutti quelli che in questi otto anni e mezzo hanno condiviso la stessa esperienza amministrativa. Non sarà semplice, la coperta è corta. Infine c’è la lista del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Sicuri che resterà nel centrodestra? Per nulla.

Proprio per questo i voti mancati l’altro giorno, quattro o cinque che fossero, rendono politicamente instabile il sindaco sul Carroccio.