Lucioni, un capitano per sempre

Il difensore non resterà al Frosinone dopo una stagione da assoluto protagonista e la conquista della Serie A. Rientrerà a Lecce per fine prestito ma è ad un passo dal Palermo dove il club rosanero vuole affidargli le redini della squadra per puntare al ritorno nel massimo campionato. Per il centrale un’altra grande sfida e la possibilità di centrare la settima promozione (terza di fila).

Alessandro Salines

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Non è stato un capitano di ventura, anche se la sua storia a Frosinone è stata breve, quasi una toccata e fuga. Fabio Lucioni è stato un capitano vero, un leader dentro e fuori del campo, colonna della difesa più forte della Serie B. Quella fascia gli rimarrà tatuata sulla pelle perché la stagione trascorsa al Frosinone è stata un tumulto di emozioni indescrivibili. E non conta il tempo, mai così relativo. Insomma un grande capitano come ce ne sono stati in passato nel Frosinone: da Daniel Ciofani ad Alessandro Frara per non andare troppo indietro nel tempo.

“Lucioni è stato un giocatore determinante per il mio Frosinone”, ha detto il tecnico Fabio Grosso in una delle sue ultime interviste. Parole scolpite sulla pietra. Lucioni però il 30 giugno lascerà il Frosinone per fine prestito: tornerà al Lecce ma è ad un passo dal Palermo dove sono pronti a accoglierlo col tappeto rosso per puntare dritti dritti al ritorno in Serie A.

Un addio importante

Fabio Lucioni con una ferita sulla fronte dopo aver segnato (Foto © Mario Salati)

Subito dopo la promozione il capitano non aveva escluso una sua conferma. “Bisogna sedersi e comprendere i programmi futuri delle 2 società – aveva spiegato il difensore – Malgrado l’età vorrei giocarmi una carta in Serie A. Il Frosinone ha recepito la mia apertura al dialogo”. Ed invece le strade non si sono più incrociate anche se da parte del club giallazzurro non c’è stata nessuna presa di posizione.  

Molto probabilmente la situazione contrattuale (il prestito col Lecce) è stato l’ostacolo principale per la prosecuzione del rapporto. Ma è innegabile che anche l’età (35 anni) abbia fatto la sua parte considerando la politica del Frosinone rivolta in particolare ai giovani. Già la stagione scorsa era stata fatta un’eccezione per avere un giocatore di esperienza e personalità. Una scelta rivelatasi a dir poco vincente.

Fabio Grosso

“Ha avuto delle caratteristiche importanti all’interno del gruppo – ha sottolineato ancora GrossoE’ sempre stato presente e mi ha dato una grande mano sotto tanti punti di vista”.  Il capitano ha collezionato 31 presenze con 4 reti ed 1 assist. Ma soprattutto prestazioni sempre sopra le righe. Non sarà facile sostituirlo sia dal punto di vista tecnico che della leadership. Pensate che quando è stato infortunato ha sempre seguito la squadra in trasferta non lasciando mai il gruppo.

A caccia della settima promozione

Lucioni nella sfida col Palermo sua prossima squadra (Foto: Mario Salati © Alessioporcu.it)

Lucioni sarà al centro del progetto del Palermo che gli ha offerto un contratto importante (si parla di un biennale). Il club rosanero (ha riconfermato il tecnico Eugenio Corini, ex canarino anche lui) spera che il difensore umbro possa trascinare i siciliani in Serie A. Come ha fatto al Frosinone ed ancora prima a Lecce e Benevento. D’altronde in Serie B il difensore è un vero e proprio “califfo” con numeri di rilievo (220 gare e 12 gol). Un giocatore che fa la differenza sul rettangolo di gioco e nello spogliatoio.

Eugenio Corini, tecnico del Palermo

Per Lucioni una grande sfida in una piazza prestigiosa e calda come quella di Palermo. Una società tra l’altro rinata e rigenerata grazie ad una proprietà fortissima che fa capo al City Football Group. Dal punto di vista personale cercherà la settima promozione (terza di fila) in carriera. Un record invidiabile che certifica in maniera inconfutabile il suo valore.

Non è stato un capitano di ventura ma un vero grande capitano.