L’ultimo Barillari nella foresta: «Pd peggiore della Lega»

Foto © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Il consigliere regionale M5S Davide Barillari come gli ultimi soldati giapponesi nella foresta delle Filippine, che si arresero solo negli Anni 70. "Il Pd è peggio della Lega. So cosa ha fatto Zingaretti in regione di notte"

Non si dà pace. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Davide Barillari (sconfitto da Nicola Zingaretti sei anni fa nella corsa per diventare Governatore del Lazio), non riesce ad accettare l’idea che stia nascendo un governo nazionale che metta insieme proprio il Partito Democratico guidato da Zingaretti ed il suo M5S.

Davide Barillari © A.S. Photo, Andrea Sellari

Già mercoledì, quando la situazione era ancora in bilico, Davide Barillari aveva ventilato l’ipotesi di sue dimissioni e poi quelle in massa dei contrari all’operazione. (leggi qui Barillari al M5S: «Niente accordi con Zingaretti, ho visto le sue porcate»). Inutile spiegargli che Matteo Salvini è in Parlamento da 26 anni, ricordargli che la Lega deve restituire circa 49 milioni di euro per finanziamenti presi ma non dovuti, ribadire che è stato Salvini con la Lega ad innescare la crisi proprio per sbarazzarsi del M5S. I più hanno tentato di rammentargli che oggi c’è un sistema elettorale semi proporzionale voluto anche dalla Lega: prevede che le maggioranze si formino in Parlamento e non ci sia più, come nel passato, un leader designato dall’inizio.

Davide Barillari anche oggi ha sostenuto che «Il Pd è più pericoloso della Lega, è il partito di Bibbiano e Mafia Capitale. Zingaretti lo conosco bene. Il Movimento 5 Stelle sta facendo un errore madornale. Sta deludendo me e tanti altri militanti». Lo ha detto intervenendo ai microfoni della trasmissione radiofonica ‘L’Italia s’è Desta‘, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Davide Barillari

Barillari, nei giorni scorsi, ha espresso la sua contrarietà all’alleanza con il Pd. «È un momento difficile per il Movimento. Con l’accordo con la Lega abbiamo perso consensi, ci ha snaturato – ha detto Barillari – Ci ha messo davanti a delle votazioni che ho mal digerito. Noi eravamo nati per essere una forza antisistema e oggi Pd e Lega ancora rappresentano il marco dell’Italia. Zingaretti lo conosco da sei anni, so quello che ha fatto in Regione, di notte».

Davide Barillari è da tempo una voce isolata all’interno del Movimento. Tanto che nei mesi scorsi aveva detto di sentirsi in una gabbia dorata: rinchiuso in un ruolo che gli garantisce uno stipendio da deputato regionale ma non gli permette di svolgere l’azione che vorrebbe. Erano i giorni in cui il Blog del MoVimento 5 Stelle aveva smentito sia lui che il senatore Paola Taverna, sconfessando la loro posizione contro i vaccini. (leggi qui Barillari in crisi con il M5S: «Voglio uscire dalla gabbia dorata»). Alla fine però aveva deciso di tenersi la gabbia dorata e non dimettersi dalla carica di parlamentare regionale dei 5 Stelle. (leggi qui Barillari si tiene le coliche e non lascia il Movimento 5 Stelle).

Davide Barillari

Ora lascerà il Movimento? «Sono di fronte ad una scelta importante. Mi sto confrontando perché voglio capire cosa dobbiamo fare, se restare dentro o andarmene – ha continuato Davide BarillariCi sono momenti della vita in cui ci si guarda allo specchio e si decide se restare fedeli ai propri principi oppure adeguarsi a questo nuovo corso. Ho riletto le parole di qualche anno fa di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, noi eravamo quello».

Per il Consigliere «Il Pd è più pericoloso della Lega, è dentro la magistratura, le istituzioni, ovunque». Qualcuno prova a ricordargli che lo stesso ora vale anche per il suo Movimento: chi è al governo indica chi deve amministrare le istituzioni ed i posti di sottogoverno. Nulla da fare. Per Barillari «Siamo nati non per allearci con i nostri nemici. Noi dobbiamo essere maggioranza di Governo e ci vogliono anni per farlo».

In pratica, il portavoce alla Pisana ritiene che il MoVimento debba puntare a raggiungere il 50% almeno dei consensi e governare da solo. Inutile fare presente che nella storia dell’Italia repubblicana non c’è un precedente simile. E che il Paese è cresciuto proprio grazie alle coalizioni. «Ora vedo che siamo influenzati dai partiti con i quali ci alleiamo e dobbiamo scendere a compromessi. Servirebbe un sistemo elettorale corretto».

Davide Barillari e Nicola Zingaretti

Gli domandano se a suo giudizio Luigi Di Maio dovrebbe fare un passo indietro. Davide Barillari risponde «Ho la massima fiducia in lui. Ha guidato la nostra forza in situazioni difficili. Vorrei ascoltasse di più la base e che il voto su Rousseau avvenga il prima possibile. Il voto ci sarà’, vediamo come e quando. Ho ancora la speranza che il Movimento 5 Stelle possa mantenere i suoi valori, nonostante il Pd». 

Non se ne andrà. Nemmeno se Rousseau dovesse appoggiare all’unanimità il nuovo governo. Per sua fortuna non sono diventate vincolati le clausole che volevano le dimissioni per chi fosse in dissenso e anche una maxi penale se ci si fosse schierati in posizioni diverse da quelle ortodosse del MoVimento.

Santa Democrazia e santa Costituzione.

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