Assemblea M5S: le parlamentari non vanno, presenti solo 12 Gruppi su 35

Alla seconda assemblea provinciale M5S non si presentano le due parlamentari Fontana e Segneri. Presenti solo 12 dei 35 gruppi attivi sul web. No (tra i dubbi) alle Provinciali. Varata un'organizzazione provinciale. Senza poteri decisionali

Mezzo flop a Cinque Stelle. La seconda Assemblea Provinciale del MoVimento tenuta domenica a Pofi non è stata il fallimento totale come la prima che si tenne ad Arpino (leggi qui Niente streaming, assenti di lusso e zero decisioni alla prima Assemblea Provinciale M5S). Ma mezzo fallimento, si.

 

Assenti le parlamentari

Lo dicono le assenze. Di lusso. Ancora più pesanti perché l’assemblea dei Gruppi si è riunita sull’onda delle lamentele degli iscritti: che non riescono ad interagire con gli eletti,   vorrebbero sapere, e coordinarsi.

A mancare sono stati proprio gli eletti. O meglio: le elette. Non si sono viste le due deputate elette in provincia di Frosinone: né Ilaria FontanaEnrica Segneri. E non si sono visti nemmeno i Gruppi, così attivi davanti alla tastiera ma evanescenti quando bisogna confrontarsi nel mondo reale: su 35 MeetUp attivi sul web si sono presentati a Pofi solo in 12.

 

Ha fatto rumore l’assenza dell’onorevole Ilaria Fontana, sempre più dissociata da tutto il Movimento 5 Stelle ciociaro e proiettata nel suo viaggio all’interno della politica nazionale. Ha capito che è lì il posto dove opzionare la candidatura bis a fine mandato. E non sui territori.

Per contro, non si è visto nemmeno il Gruppo che intendeva domandarle conto della sua assenza totale sulle tematiche del collegio di Cassino. Dalla cassa integrazione sempre più lunga in Fca alle frane che stanno isolando Acquafondata e Viticuso dal resto del Cassinate.

 

Altrettanto rumore ha fatto l’assenza della sua collega Enrica Segneri, travolta dalle critiche per la magra figura rimediata nella comunicazione sul caso Ilva (leggi qui Ilva, retromarcia Cinque Stelle: gli indiani non hanno mai comprato Patrica), per il modo di relazionarsi con gli attivisti.

Nel suo caso, c’era invece chi era pronto a domandarle conto della “totale incapacità nel trattare e gestire le criticità provinciali relative al Lavoro”.

 

 

Solo 12 Gruppi

Il vero segnale preoccupante è che all’assemblea provinciale si siano presentati soltanto 12 dei 35 Gruppi locali censiti.

L’assenza più rumorosa in questo campo è stata quella del candidato sindaco di Frosinone Christian Bellincampi. Nessuno vuole confermare che nei giorni scorsi ci sia stata un’accesa polemica tra lui e le due parlamentari Fontana e Segneri.

Sta di fatto che all’assemblea di Pofi non c’era.

 

Nuova tensione

Un’assemblea che non è servita a sciogliere la tensione sui punti chiave.

Ad esempio. L’ordine di scuderia è che alle Provinciali non si deve andare a votare. Secondo alcuni l’ordine era dato da Luigi Di Maio è solo di “non partecipare” cioè di non candidarsi.

Tra i 6 Consiglieri del M5S (su 1.135 tra sindaci e consiglieri comunali eletti in Ciociaria) c’è il dubbio che si tratti di un’interpretazione di comodo per esercitare un controllo sul territorio che in realtà non hanno. Anche perché ci sono stati grandi elettori a 5 Stelle che nelle province del Nord sono andati alle urne.

Tanto più che il voto grillino, in una situazione come quella in provincia di Frosinone, se compatto potrebbe rivelarsi importante.

 

La votazione finale

Alla fine, i rappresentanti dei 12 Gruppi una decisione la prendono. Viene approvata una minima organizzazione provinciale. Copiata dallo schema che adottano tutti i Partiti. Ma non avrà nessun potere decisionale. Uno vale uno è un altro dei principi che il nuovo M5S ha ammainato. (leggi qui Il M5S a Pofi sul precipizio della rivoluzione tradita)

 

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