M5S, Barillari annuncia l’espulsione. Meno male. (di A. Porcu)

Il consigliere Davide Barillari annuncia che domani verrà espulso dal Gruppo in Regione Lazio e dal Partito. Colpa del suo sito con il dominio 'clonato' a quello ufficiale con cui la Regione Lazio sta informando sul Coronavirus. Cosa c'è dietro. la guerra con Lombardi. La cronaca di un amore mai sbocciato. E di una serie di imbarazzi. Non più gestibili

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

L’annuncio è breve, affidato ad un titolo in stampatello. “Oggi è il mio ultimo giorno nel Movimento 5 Stelle“. Segue quello che i tipografi negli anni Ottanta chiamavano ‘catenaccio’: sotto al titolo, in minuscolo, per spiegare: “Domani verrò espulso, in videoconferenza“. Il consigliere regionale Davide Barillari, candidato governatore del Lazio da Beppe Grillo contro Nicola Zingaretti nel 2013, vede già la porta aperta: non ha alcuna intenzione di attraversarla, attende che lo buttino fuori con un calcio. La vocazione del martire fa parte della cifra stilistica del personaggio.

Davide Barillari Foto © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Sintesi perfetta del grillino della prima ora, riassunto esemplare delle piazze alimentate dai Vaffa Day, Davide Barillari è sempre stato fedele a se stesso ed a quel modello. Evitando qualunque arretramento. Nemmeno di fronte all’evidenza. Totalmente incontaminato dal germe della realpolitik ma più simile all’ultimo soldato giapponese rimasto nella foresta delle Filippine fino agli anni Settanta nonostante cercassero di fargli capire che la guerra era finita dal ’46.

Più imbarazzi che successi

Una linea di coerenza che ha procurato più imbarazzi che successi a Barillari ed al Movimento che rappresenta. Come la volta che si è attestato in difesa del No ai vaccini e dovette intervenire il MoVimento a sconfessarlo su scala nazionale: perché all’estero iniziavano a considerarci come possibili untori ed in alcune località stavano tornando a manifestarsi focolai di malattie ormai sotto controllo.

Oppure come il No ad oltranza manifestato da due anni a questa parte nell’Aula del Consiglio Regionale del Lazio. Contrapposto alla linea del dialogo ma saldamente dall’opposizione, intavolato da Roberta Lombardi con Nicola Zingaretti. Tanto furba quanto concreta, l’ex capogruppo di Grillo a Montecitorio (celebre per la demolizione in streaming d’un galantuomo come Pier Luigi Bersani) ha attestato il gruppo consiliare tra i banchi dell’opposizione ma sui temi inseriti nel programma elettorale a 5 Stelle dialoga con Zingaretti eccome. Infatti la capogruppo ha portato a casa buona parte delle promesse fatte agli elettori, senza nemmeno condividere un centimetro di responsabilità politica o amministrativa del governo regionale. Si chiama concretezza. Per Barillari è inciucio.

Davide Barillari Roberta Lombardi © Imagoeconomica, Stefano Carofei

L’arrivo di Roberta Lombardi alla Pisana è stato uno shock per Davide Barillari: tanto concreta ed affilata lei, tanto evanescente e piatto lui. Celebre per i suoi report contro il Pd e la presenza Dem nella Sanità: dossier che fino ad oggi hanno portato a nessun risultato investigativo da parte della magistratura. Ma che lo hanno fatto ritrovare, con un certo imbarazzo, in un’intercettazione nella quale due signori sospettati di ricattare un gruppo sanitario, citavano Barillari come se fosse la loro clava con le cui interrogazioni poter ricavare denaro. È stato facile dimostrare che Davide Barillari c’entrava meno di niente con operazioni che non fossero più che limpide. Ma alla buona fede c’è un limite. Oltre il quale si rischia di passare per sprovveduti.

Il sito inopportuno

È lo stesso limite di fronte al quale Davide Barillari si è ritrovato ieri mattina. La gente muore soffocata dal Covid-19, si spegne in maniera atroce dopo giorni trascorsi a combattere aggrappandosi ad un respiratore: lui clona e modifica in maniera equivoca l’indirizzo internet del sito dell’odiata Regione Lazio e mete in rete un suo sito, in cui si parla di Coronavirus e di Pd nella Sanità del Lazio annunciando di voler fare controinformazione. La condanna è stata unanime, l’esecrazione è stata tale, la segnalazione informale ai probiviri è arrivata dall’ala M5S più vicina a lui e più lontana dalla Lombardi. Accompagnata da uno sconsolato “Dispiace che proprio Barillari non capisca ciò che ha fatto“. (leggi qui tutti i dettagli: Barillari imita il sito ufficiale anti coronavirus: sconfessato da M5S, Pd “Irresponsabile”).

La home page del sito di Davide Barillari

Lui insiste. E dice che giuridicamente ha ragione. È in questo preciso momento, non nel mettere in rete il sito, che attraversa il confine tra la provocazione politica e l’imbecillità, tra l’ingenuità politica e la sprovvedutezza.

Nonostante la quale ora ha chiaro pure lui che lo metteranno alla porta. Annuncia sulla sua pagina Facebook che la capogruppo Roberta Lombardi ha convocato il Gruppo per domani alle ore 21 in teleconferenza. Un solo punto all’ordine del giorno: “Espulsione dal Gruppo Consiliare e dall’Associazione del Consigliere Davide Barillari“.

L’epurando continua a rimanere asserragliato nella sua coerenza: “Io invece ho chiesto che all’ordine del giorno come primo punto ci sia la mozione di sfiducia a Roberta Lombardi“.

Continua a sostenere che il suo sito non confonde i cittadini ma “in realtà contiene solo atti presentati in regione e informazioni sull’emergenza coronavirus“.

Fuori subito

Mettendolo fuori dal Partito, Roberta Lombardi ristabilisce l’identità politica del Movimento 5 Stelle nel Lazio. Chiude con una fase di approssimazione che ha prodotto risultati come il senatore Marino Mastrangeli da Cassino: candidato e fatto eleggere dal M5S, scomparso politicamente dopo un mese ma pagato fino all’ultimo giorno.

E chiude con un passato ormai politicamente superato: quello del No a tutto, in cui si faceva salire a bordo chiunque urlasse per aggregare ogni forma di malcontento salvo poi rendersi conto che passare dalla protesta alla proposta occorreva anche capacità. Chiude con il Partito del Uno vale Uno inteso come Uno vale l’Altro.

Se l‘azione politica è questa si faccia presto e Barillari venga messo fuori prima di subito: il Lazio ed il Paese non ne hanno bisogno. Se è per il sito, non si potrà espellerlo: si rischia il ricorso, basato sull’effettiva capacità del reo di comprendere ciò che ha fatto.

Non perdiamo tempo. Barillari titola: oggi è il mio ultimo giorno nel Movimento Cinque Stelle. Meno male.