Cori da stadio in municipio: cade il governo M5S

Cade il III municipio della Capitale. Sfiduciata la mini sindaca del M5S. Cori da stadio. Da entrambi i fronti. Nei mesi scorsi era già caduto l'VIII Municipio, pure gestito dal M5S

Un altro municipio di Roma guidato dal Movimento 5 Stelle è entrato in crisi. In serata Roberta Capoccioni mini sindaca del III municipio della Capitale (Montesacro) è stata sfiduciata anche dai suoi. Il governo grillino è durato meno di due anni.

La sfiducia è maturata nel corso di un consiglio comunale interminabile: sette ore di discussioni molto più simili ad una riunione di condominio che ad un dibattito politico. In entrambi si strilla ma in politica lo si fa con uno scopo e spesso per calcolo. Al III Municipio non è stato così.

In aula c’erano tanti big della politica romana ad assistere al crollo della maggioranza pentastellata. Del Pd c’erano Lorenza BonaccorsiMarco Miccoli che ai cronisti dice: «È l’ennesimo municipio grillino che entra in crisi. I 5 Stelle si sfaldano, sono incapaci di governare, a partire dalla fallimentare Raggi». Per il M5S c’erano Marcello De Vito e Giuliana Di Pillo.

Un brutto segnale per Roberta Lombardi, la deputata grillina che è candidata al governo della Regione Lazio. La mini sindaca Roberta Capoccioni è una sua fedelissima. Se ci saranno ripercussioni sul voto alle Regionali si vedrà tra due settimane.

 

SFIDUCIATA? NON ME NE VADO

Nonostante la sfiducia, la mini sindaca non prende le sue cose e non va via dal III Municipio. La sindaca Virginia Raggi le ha trovato il modo per restare: l’ha nominata sua delegata fino alle prossime elezioni. Sfiduciata e proprio per questo lasciata dov’è e senza più nessuno a darle fastidio. perché, come ha detto Roberta Capoccioni: «Loro vanno a casa, io resto qui dentro».

Mai visto niente di simile: né durante i governi di Centrosinistra, né durante quelli di Centrodestra, né durante la Prima Repubblica.

«VERGOGNA» E «TRADITORI»

Determinanti per la sfiducia sono stati quattro voti dei consiglieri eletti nel M5S.

Al momento del voto si sono alzati i cori. Che hanno reso il tutto ancora meno degno di un’aula istituzionale e più consono ad uno stadio di terza serie. I cori alzati dai grillini hanno preso di mira i loro eletti che hanno ritenuto giusto non dare la fiducia alla mini sindaca: «Vergogna» e «Traditori».

Poi ci sono stati i cori della Curva Pd, all’indirizzo di Roberta Capoccioni: «Dimettiti». E poi appena sfiduciata da 13 voti contro 12: «Elezioni, elezioni».

Così, dalla Curva del M5S si alza un coro ancora più alto: «Roberta, Roberta, Roberta».

Come in ogni partita di calcio che si rispetti, a presidiare la piazza è intervenuta una camionetta della Polizia di Stato, pronta a dare manforte alla Polizia Municipale se si fosse reso necessario.

Come esempio da dare alla gente: non male. Si può fare di peggio.

 

SI VOTA A GIUGNO

Nei mesi scorsi era entrato in crisi il municipio della Garbatella, l’VIII. Anche quello presieduto da un esponente del M5S.

Le elezioni per scegliere i nuovi amministratori del III e dell’VIII sono previste per il 3 giugno.

 

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