M5S di lotta e di Governo: Bellincampi annuncia: «Patto con un candidato e voto alle Provinciali»

Al turno di ottobre non andarono ad eleggere il presidente della Provincia. Ora il M5S andrà alle urne per eleggere i consiglieri provinciali. Bellincampi: "Contratto di governo per realizzare alcuni punti precisi"

Nel variegato mondo a Cinque Stelle Christian Bellincampi è un’anomalia: perché è rimasto grillino. Esattamente come lo era nella prima ora: quella dei Vaffa Day e delle rendicontazioni, delle dirette streaming e degli apriscatole. Solo che all’epoca era un’anomalia per il motivo opposto: mentre tutti montavano le forche lui avvisava che presto sarebbe arrivato il momento di amministrare e bisognava farsi trovare preparati. Scomodo in ogni caso.

Sarà per questo che è uno dei pochi grillini della prima ora e non essere stato paracadutato a Roma.

A Frosinone ha vinto le graticolarie per la candidatura a sindaco. Contro Nicola Ottaviani non ce l’avrebbe fatta nemmeno Alessandro Di Battista. Ma Christian Bellincampi è riuscito a portare in Aula due consiglieri. Il cui voto, alle Provinciali, pesa oro: il massimo coefficiente moltiplicatore nel sistema delle elezioni ponderate.

Un peso che nello scorso autunno il M5S non ha voluto usare. «Non sono andato a votare per eleggere il presidente della Provincia» ammette dal salotto di A Porte Aperte su Teleuniverso. Ma il grillino scomodo mette subito in chiaro: «Non l’ho fatto. Ma non perché ci fosse un veto. Non ho votato perché non mi sono rispecchiato in nessuno dei due candidati: né Antonio Pompeo Tommaso Ciccone. Nessuno di loro interpretava il mio modo di edere le cose».

Una scusa per non andare al seggio? «No. E non faccio fatica a dirlo: non c’è stato un vero e proprio diktat. Infatti i consiglieri comunali di Rieti e provincia sono andati a votare. Se avessimo riscontrato la possibilità di un contratto di governo per portare avanti una tematica ben precisa, avremmo potuto anche farlo».

A marzo, o al massimo aprile, ci sarà il secondo round per le Provinciali: quello in cui si eleggeranno i consiglieri. Se ci fosse la possibilità fare un contratto di governo con uno dei candidati?

«Sarei disposto a sottoscriverlo. E non è detto che non succederà. Una cosa è sicura: io andrò a votare alle provinciali».

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