M5S, scontro sulle assunzioni dei fidanzati: le onorevoli escono dal meetup

Scontro tra le due deputate del Movimento 5 Stelle. In chat accuse incrociate sui fidanzati ed ex nelle rispettive segreterie. Malumore con la base: "Non ci ascoltate più". Marcelli ha una posizione diversa sull'ospedale da quella indicata dal MeetUp di Anagni. Il caso Acqua Pubblica

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Lo scontro si scatena nella chat interna che riunisce i vertici del Movimento 5 Stelle. È il canale riservato al nucleo storico, i grillini della prima ora: i duri e puri che sono dentro dai primi VaffaDay.

Forse proprio per questo è finito a Vaffan…. tra due delle esponenti più in vista del M5S: la deputata Ilaria Fontana, eletta a Montecitorio passando per Cassino dove ha scavalcato il ras di Forza Italia Mario Abbruzzese, ed Enrica Segneri eletta deputata nel listino proporzionale della provincia di Frosinone.

Uno scontro culminato con l’uscita dalla chat; preceduta dall’uscita dal MeetUp già avvenuta da qualche giorno. A scatenarlo sono stati i reciproci sospetti di avere assunto (o prepararsi a farlo) come collaboratori i rispettivi fidanzati, pagandoli con il denaro pubblico dei contribuenti italiani.

 

Sei insopportabile e porca zozza…

La chat si apre per discutere della prima riunione provinciale del M5S. È stata convocata ad Isola del Liri da alcuni giorni. Si tiene oggi alle 15. Servirà per fare il punto sull’azione amministrativa in Parlamento ed in Regione Lazio. E per decidere la strategia da tenere in vista delle elezioni provinciali: il MoVimento non ha sindaci da poter candidare alla Presidenza, non può schierare nemmeno la lista per il Consiglio in quanto non ha un numero sufficiente di donne nei municipi.

Tutto sembra procedere in amicizia. Poi però c’è una frase che è come un cerino acceso gettato in un lago di benzina. A lanciarlo è l’onorevole Enrica Segneri: chiede se ai lavori, riservati agli eletti, prenderà parte anche una persona in particolare: un giovane addetto alla segreteria.

L’onorevole Ilaria Fontana risponde:

Domani lui entra con me. Vedi di non rompere i coglioni e ricordati come sei entrata a fare la deputata. E grazie a chi mò fai la deputata. Fai meno la maestrina stitica e arrogante. Davvero mi hai rotto il cazzo.

Sei insopportabile e porca zozza a domani.

 

Si stanno accapigliando perché nell’ambiente del M5S circola la voce che la scelta dell’onorevole Ilaria Fontana per la persona di fiducia da assumere alla Camera sia ricaduta sul fidanzato.

Un sospetto che non va giù all’onorevole Ilaria Fontana. Quando è stato il momento di fare le assunzioni, per opportunità, ha evitato di seguire la strada intrapresa da altri suoi colleghi. Il fidanzato non lo ha assunto. Ma ora circola la voce che si sia liberato un posto nel Gruppo. Il clima dei sospetti è forte.

 

Al punto che l’onorevole Fontana si è sentita spiata dalla ‘collega’ Enrica Segneri. Arrivando a scriverle

Porta rispetto al mio lavoro ed alla mia persona. Sei andata a chiedere alla Segreteria del Movimento 5 Stelle se ho assunto Paolo!

 

Si conoscono da sempre, sono state le prime candidate a Cinque Stelle in provincia di Frosinone: per loro, venne addirittura Beppe Grillo per aiutarle a raccogliere le firme necessarie a presentare la lista per le Regionali di sei anni fa. Non entrarono. Ma il M5S fu riconoscente con entrambe: una (Fontana) venne assunta in Segreteria al Gruppo M5S in Regione Lazio, l’altra (Segneri) fece l’assistente a Montecitorio.

Il sospetto insegue Ilaria Fontana da quando poi venne assunto anche il fidanzato in Regione. Ci fu una discussione tra gli iscritti con una coda di polemiche talmente forte che lei lasciò il MeetUp.

Le malignità poi hanno coinvolto anche la collega Enrica Segneri rimproverandole di avere assunto l’ex fidanzato. Anche lei ha lasciato il MeetUp: qualche settimana fa, dopo un acceso diverbio con il suo gruppo locale e addirittura con i consiglieri comunali di Frosinone.

Polveriera a 5 Stelle

Il Movimento in questa fase è una polveriera. A scuoterlo sono gli stessi malesseri che nei giorni scorsi hanno portato il consigliere regionale Davide Barillari a parlare di fuga dalla gabbia dorata (leggi qui La sfida di Barillari al M5S: «Facciamo cadere Zingaretti e torniamo alle nostre origini»), poi a decidere di restare ma per combattere dall’interno quella che lui ritiene una deriva del MoVimento (leggi qui  La sfida di Barillari al M5S: «Facciamo cadere Zingaretti e torniamo alle nostre origini»), fino a restare in Aula quasi come un reietto (leggi qui Come biglie impazzite nell’Aula della Regione in cerca di un’intesa)

La situazione in provincia di Frosinone non è migliore. I MeetUp da giorni rimproverano i Portavoce di non sentire per niente la base, non ascoltare le loro sollecitazioni. Essersi imborghesiti.

Il consigliere regionale Loreto Marcelli è stato attaccato in maniera frontale nei giorni scorsi dal gruppo di Anagni. Lo accusano di portare avanti una linea del tutto diversa da quella che invece vuole il consigliere comunale di Anagni Fernando Fioramonti con il MeetUp di Anagni a proposito dell’ospedale cittadino.

 

La buca nell’acqua

I gruppi dell’Acqua Pubblica della provincia di Frosinone poi sono in fermento per le decisioni assunte da Virginia Raggi. Ha chiesto alla Regione Lazio il rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo di una fonte, specificando che “Naturalmente la gestione verrà svolta da Acea Ato2“. Invece le associazioni chiedevano un gesto di rottura, così come era stato promesso in campagna elettorale al momento di chiedergli il voto.

La pezza è stata peggiore della toppa: “Acea è partecipata al 51% dal Comune di Roma e quindi l’acqua è come se fosse in mani pubbliche“.

In questo modo gli attivisti hanno scoperto che per il M5S anche l’acqua in provincia di Frosinone è in mani pubbliche: AceaAto5 è proprietà al 100% di Acea Holding che è proprietà al 51% del Comune di Roma. I commenti sulle bacheche non sono stat molto favorevoli.

 

Ma è solo uno dei fronti aperti. Proprio per questo la riunione di oggi serviva a fare chiarezza, riallineare le posizioni, serrare le fila. Individuare obiettivi precisi da proporre agli elettori delle provincia di Frosinone. Sempre più delusi da un MoVimento che una volta arrivato al potere ha mostrato tutti i suoi limiti di capacità politica, finendo nelle mani dell’alleato (leggi qui La resa incondizionata del Movimento Cinque Stelle).