«Ma chi li conosce?»: scoppia il caso Italia Viva a Formia

Foto © Imagoeconomica / Livio Anticoli

Caos a Formia dopo la presentazione del nuovo circolo di Italia Viva. Da Latina il coordinatore provinciale dice di non sapere nulla d'un nuovo coordinamento cittadino. "Ne esiste solo uno in provincia: è a Latina. Masiello? Non ho nemmeno il suo cellulare". Altolà a Conte. Ma il 'coordinatore' di Formia dice: "Ci ha detto Rosato...”

Quella nazionale di Matteo Renzi è un’Italia Viva. Quella di Formia nata nelle ore scorse è un’Italia Avvelenata. Dalle polemiche, a meno di 24 ore dalla presentazione del neo costituito coordinamento comunale. Perché “Semplicemente questo organismo non è previsto dal nostro statuto e poi perché nessuno, tantomeno il sottoscritto, ha vidimato e certificato queste nomine”.

L’avvocato Renato Archidiacono è sobbalzato sulla sedia nel momento in cui ha letto su Alessioporcu.it di quanto è avvenuto mercoledì pomeriggio nello studio legale del suo collega Giuseppe Masiello in via Marziale a Formia. E cioè la presentazione dei ruoli di coordinatori comunali di Italia Viva dell’avvocato Masiello e della sua collega, Loredana D’Urso. (leggi qui Nasce Italia viva a Formia: e Gianfranco Conte si prepara).

Grave e incredibile

Si è verificata una cosa molto grave” ha tuonato l’avvocato Renato Archidiacono che insieme ad Elisa Giorgi guida Italia Viva in provincia di Latina. “Per certi versi stento a crederci. E’ come se mi fossi nominato sindaco di Latina”.

Archidiacono per qualche minuto è stato sul punto di considerare fake news le prime anticipazioni. Le foto, le interviste video ed i link della conferenza stampa trasmessa in diretta su Facebook sono state indispensabili per convincerlo.

Perché tanta incredulità? Il coordinatore di Italia Viva nella provincia  pontina spiega come funziona o, dovrebbe funzionare, il Partito di Renzi. “Lo statuto è chiaro e per interpretarlo non bisogna essere avvocati. Il Partito è diviso in due articolazioni. Ci sono i comitati – ha osservato Archidiacono – che hanno una propria ed indiscussa autonomia gestionale sul territorio e organizzano, come i gazebo di Aprilia in questi giorni, iniziative a favore della propria città”.

Il coordinamento comunale? “Esiste un solo coordinamento comunale in provincia: è stato istituito a Latina in quanto città capuoluogo, Latina. A guidarlo sono stati nominati Giorgio Fiore e Cerina Mattej. Ci sono poi i coordinamenti territoriali che, pur esistendo sulla carta, Italia Viva non ha ancora istituzionalizzato. Si sta pensando di dividere la provincia di Latina in 3 macro aree, in base al numero delle località e degli abitanti. I cui responsabili, nel momento in cui saranno individuati, dovranno essere incaricati dal vice presidente della Camera Ettore Rosato e dal Ministro Teresa Bellanova che sono i nostri coordinatori nazionali”.

Fuga in avanti intollerabile

Giuseppe Masiello

Archidiacono è convinto come a Formia “si sia verificata una cosa molto grave, una fuga in avanti intollerabile. Se qualcuno vuole metterci il cappello, ha sbagliato forza politica. Siamo appena nati sul piano partitico ma non ci faremo strumentalizzare per permettere a chicchessia di coltivare ambizioni elettorali in chiave locale”.

Il messaggio è rivolto all’entourage dell’onorevole Gianfranco Conte, cinque volte deputato e più volte Sottosegretario per Forza Italia. Aveva convocato la conferenza stampa e presenziato all’incontro presso lo studio dell’avvocato Masiello.

Al coordinatore provinciale di Italia Viva i conti sono quadrati quando ha ascoltato la registrazione della diretta Facebook. Così ha scoperto che che alcuni componenti del  coordinamento fantasma di Formia arrivano dalla lista civica “Formia con te” che aveva come candidato a sindaco il cinque volte parlamentare di Forza Italia.

Le porte sono aperte, o meglio, sono spalancate per coloro che con le loro idee, competenza e partecipazione sono interessati a lavorare per Formia ed il sud-pontino. Ma se qualcuno pensa che siamo un taxi per arrivare dove è interessato, si sbaglia di grosso. Anche perché Italia Viva è un soggetto politico “aperto” e non deve e non dovrà essere di qualcuno in particolare”.

Nemmeno ho il numero

Renato Archidiacono

Ho chiamato l’avvocato Masiello? – ha ironizzato Renato ArchiadiconoCerto che no,  ma se anche avessi voluto non avrei potuto farlo perché non ho il suo numero di telefonino…” 

Ma l’avvocato Masiello avrebbe potuto informare e farsi benedire il circolo di Formia da altri? Della provincia di Latina fanno parte dell’assemblea nazionale di Italia Viva in tre. Sono il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, la formiana Sira D’Urgolo (ex assessore al comune di Latina ed ex dirigente provinciale di Forza Italia il cui marito è stato deputato per una legislatura nel corso degli anni Novanta). E l’ex segretario  provinciale della Dc Federico Fauttilli.

Nessuno di loro tre sapeva niente di questa autonomina” assicura Archidiacono.

Ci ha detto Rosato…

Giuseppe Masiello con calma olimpica ha replicato al suo coordinatore provinciale. Dicendo: “A noi Ettore Rosato ci ha comunicato massima autonomia cittadina”.

Se non bastavano le bordate di Archidiacono nei confronti della regia di Gianfranco Conte, c’è chi arriva e chi parte all’interno della lista civica Formia con te, quella che ha offerto una prima trasfusione di sangue all’Italia Viva formiana.

Ettore Rosato con il gruppo di Formia

Uno di quest’ultimi è il medico pontino più inseguito dai giornalisti impegnati a raccontare le vicende del coronavirus. Amato La Mura è un infettivo molto apprezzato e dirige l’ex reparto di malattie infettive dell’ospedale “Monsignor Luigi Di Liegro” di Gaeta. Di area Udc nel 2018 per un giorno La Mura fu il candidato a sindaco del centrodestra quando per ragioni rimaste oscure gli fu preferito l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, sconfitto al ballottaggio poi dall’attuale primo cittadino Paola Villa.

La Mura, fedele alla logica del “muoia Sansone con tutti i Filistei”, abbandonò lo schieramento e decise di sostenere la corsa di Gianfranco Conte. Dopo meno di due anni, ha deciso di tornare nella sua casella politica di partenza. Che a Formia non si chiama più Udc ma Lega. E grazie a chi? A Claudio Durigon che i medici li predilige come pane e Nutella…