Ma quale congresso, i Partiti si contano ad Alatri e Sora

Ancora una volta le comunali diventano anche un banco di prova per misurare l’operato dei big locali. La posta in palio della Lega passa pure per Roma, mentre in Forza Italia è Claudio Fazzone a giocarsi molto. In Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida attende cifre e percentuali. Nel Pd la partita è doppia: la linea Maginot di Alatri e la scommessa di Sora.

Con l’unica eccezione del Pd (che di congressi ne fa anche troppi), le altre forze politiche continuano a contarsi soltanto alle elezioni: Politiche, Regionali, Comunali. Anche in provincia di Frosinone. Diventano l’unico appuntamento attraverso il quale valutare l’operato di chi è alla guida dei Partiti. E adesso quello che succederà ad Alatri e Sora sarà indicativo.

Poi magari, come succede quasi sempre, non ci saranno scossoni e cambiamenti. Però, anche a livello nazionale avranno gli elementi per giudicare quello che succede nei territori.

Il metro per la Lega

Claudio Durigon con Matteo Salvini e Francesco Zicchieri (Foto: Imagoeconomica / Carlo Lannutti)

Per quanto riguarda la Lega, considerando che nel Lazio si vota soprattutto a Roma, è evidente che cifre e percentuali segneranno il confine tra vittoria e sconfitta anche per Claudio Durigon, il coordinatore regionale.

Roma è uno dei nervi sensibili per la Lega. Perché lì si misurerà quanto è cresciuto il Partito in una Capitale nella quale Forza Italia si è dissolta. Si valuterà quanto il Carroccio stia diventando un fenomeno nazionale, radicandosi nelle città a sud di Firenze. Si capirà quanto è cresciuta, se più o meno dei Fratelli d’Italia.

Per il resto è soprattutto Sora che dirà quale linea era la migliore: se quella di Nicola Ottaviani (coordinatore provinciale) e Pasquale Ciacciarelli (il responsabile dell’organizzazione). Oppure quella dei parlamentari Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi: che avrebbero voluto un centrodestra unito intorno a Luca Di Stefano. Conteranno i voti di lista e dei singoli, ma pure la performance del candidato sindaco del centrodestra.

E quello di FdI

In Fratelli d’Italia il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida sta monitorando personalmente la situazione in tutto il Lazio: da Roma a Latina, da Sora ad Alatri. Evidente che peserà molto il risultato delle liste dei Fratelli d’Italia, ma è la performance di Enrico MIchetti che farà la differenza. Perché è stato voluto direttamente da Giorgia Meloni.

Una vittoria a Roma lancerebbe il centrodestra a livello nazionale, perfino sui fronti della candidatura alla presidenza della Repubblica e della richiesta di elezioni anticipate. Sul piano locale il senatore Massimo Ruspandini analizzerà al microscopio il risultato di Sora, visto che ha dovuto “ingoiare” il ritiro del candidato Giuseppe Ruggeri.

È stata la Lega a reclamare quel cambio: al di là della facciata, il problema di Giuseppe Ruggeri stava nel fatto di essere espressione dei Fratelli d’Italia; e questo non forniva sufficienti garanzie di libertà d’azione per la Lega di Lino Caschera nella futura giunta. Solo la designazione di un candidato terzo, espresso dall’Udc, ha rimesso il centrodestra in equilibrio.

Ma Fratelli d’Italia ora attende il risultato. E poi presenterà il conto.

La partita azzurra

Claudio Fazzone

In Forza Italia la partita vera se la gioca il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone. Perché è stato lui a mettere in campo le liste e a dare carta bianca ai livelli locali.

Si aspetta buoni risultati degli “azzurri” sia ad Alatri che a Sora. Per far capire definitivamente che in Ciociaria il coordinatore nazionale Antonio Tajani non dà più le carte.

I numeri di 5 anni fa non sono replicabili: quella Forza Italia non esiste più ed è solo un ricordo sbiadito; non è stata nemmeno tentata la riunificazione delle varie sensibilità: Alessandro Mosticone è su un altro fronte, l’area di Quadrini su un altro ancora.

Pd, obbligato a vincere

Il Pd non può sbagliare ad Alatri: è la città in cui ha amministrato negli ultimi dieci anni, dove risiedono l’ex presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini ed il Segretario provinciale Luca Fantini.

A Sora la questione è più delicata. Il sostegno ad un candidato civico come Luca Di Stefano determinerà un’analisi più complessa. Il sogno di una riunificazione delle varie sensibilità Dem è andato in frantumi a 5 giorni dalla consegna delle candidature: l’ex Segretario Peticca non ha seguito la linea.

Dopo gli ultimi anni i Democrat non possono prescindere dal voto delle liste. E il primo a saperlo è il segretario provinciale Luca Fantini.

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