Machiavellico Zingaretti: così ha messo nel sacco le correnti del Pd

Il Segretario ha rimesso all’assemblea nazionale la decisione sulla convocazione di un Congresso, anche per definire la leadership. Ma in Assemblea nazionale lui ha una maggioranza bulgara. Dunque in realtà sarà proprio Zinga ad avere il coltello dalla parte del manico.

Avevamo ragione qualche giorno fa, quando come Alessioporcu.it avevamo anticipato che Nicola Zingaretti non teme il Congresso. In realtà il segretario nazionale del Pd è andato perfino oltre, dopo che il Papa Nero Goffredo Bettini aveva aperto il campo cannoneggiando le prime linee delle correnti del Pd che sognano il ribaltone un giorno sì e l’altro pure. Sì perché Nicola Zingaretti ha aperto alla possibilità di un congresso che abbia come unico obiettivo quello di rafforzare il Partito Democratico. (Leggi qui Gli occhi della tigre: Zingaretti è tornato).

Quelli che il Congresso

Zingaretti e Marcucci. (Foto Benvegnù Guaitoli / Imagoeconomica)

Detto così è perfino banale, ma pochi ricordano che un anno fa, prima dell’esplodere della pandemia, Nicola Zingaretti aveva fissato come obiettivo principale del Pd quello di ritrovare l’identità. La stessa di Piazza Grande, che lo aveva portato nel 2019 alla guida di un Partito alla deriva, marginale, dilaniato e irrilevante. Zingaretti lo ha riportato al Governo dopo che per anni Matteo Renzi (anche lui artefice della svolta dell’estate 2019) aveva ripetuto “Mai con i Cinque Stelle”. Recandosi in televisione da Fabio Fazio per far saltare le strategie di Maurizio Martina.

Pochi giorni fa Zingaretti ha spiegato che oggi è da “marziani” parlare di Congresso. E in teoria ha ragione: campagna vaccinale, crisi politica, emergenza economica, terza ondata in arrivo. Ma gli ex renziani non mollano.  Primo fra tutti il capogruppo dem in Senato Andrea Marcucci. Ma anche sindaci come Giorgio Gori e Dario Nardella

Effetto Zingaretti

E allora Nicola Zingaretti ha deciso di sorprendere con effetti speciali, convocando l’assemblea nazionale del Partito. Sarà l’assemblea a decidere sul Congresso e lo farà nella riunione del 13 e 14 marzo.

Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti ha spiegato: “Siamo d’accordo che vada riaperto un dibattito sul futuro dell’Italia, dobbiamo decidere la forma più schietta per fare questo dibattito, senza astio. Le forme le decideremo, c’è uno statuto e una assemblea sovrana, dobbiamo chiarire come. E’ giusto che su questo il Pd apra una discussione. Penso che sia una ipotesi da valutare, le forme le decideremo insieme. Tenendo presente che l’ordine del giorno sarà come essere più forti”.

Zingaretti sa che c’è un gruppo dirigente a lui fedelissimo, ma sa pure che ci sono gli ex renziani di Base Riformista, l’ala di Matteo Orfini e forse perfino alcuni esponenti di AreaDem di Dario Franceschini che hanno un’altra idea di partito. Però c’è un punto che tutti sembrano aver dimenticato. Nicola Zingaretti è diventato segretario del Pd nel 2019 (due anni fa), vincendo le primarie con il il 66% dei consensi contro il 22% della mozione di Maurizio Martina e il 12 di quella di Roberto Giachetti. Per non parlare delle percentuali bulgare nel voto riguardante solo gli iscritti al Partito.

Tutte queste percentuali hanno determinato i rapporti di forza presenti nell’Assemblea nazionale. In quella sede decideranno i membri della Direzione. Cioè saranno i fedelissimi di Zingaretti (che hanno la stragrande maggioranza) a decidere se, come e quando si andrà al Congresso.

Micidiale uno – due

Nicola Zingaretti

La mossa del segretario è stata un capolavoro degno della scuola delle Frattocchie. Se si tratterà di Congresso sulle idee o di congresso sula leadership è da verificare. Ma in ogni caso Nicola Zingaretti ha già piazzato un micidiale uno-due. A lui interessano le alleanze di centrosinistra, con Leu e i Cinque Stelle. Non necessariamente con Italia Viva. Tra i possibili avversari c’è Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna. Pure lui ultimamente ha detto che parlare di congresso è da “marziani”.

Solo un caso? Oppure ha capito che in realtà Nicola Zingaretti ha già vinto? Potrebbe voler stravincere però e convocare il congresso sulla leadership.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright