Maledetti ‘uomini Black & Decker’

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Li abbiamo sempre invidiati. Sono quelli che vivono con il cacciavite sempre a portata di mano e sanno fare tutto. Sanno tutto. Ora una piccola vendetta ci ripaga

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Insopportabili. E non provate a dire che non ne conoscete almeno uno. Sono quelli che sanno tutto e sanno fare tutto. In una celebre commedia, Biagio Izzo li chiamò “Gli uomini Black and Decker”: quelli che in un attimo ti smontano l’armadio, riparano la lavatrice, sistemano le lampadine. Mentre noi, uomini comuni, siamo concentrati sui problemi importanti della vita. E non su queste cosette.

Noi uomini concentrati sulle cose importanti, ci occupiamo della situazione tra Russia e Cina, tra islam e cattolici: montare un mobile dell’Ikea per noi è fantascienza. Proprio per questo odiamo gli uomini Black and Decker.

Più ancora quelli che vai in giro e sanno tutto di tutto. Se vedono un quadro ti citano a memoria la vita dell’artista che lo ha dipinto, sanno tutto di manierismo e barocco. Davanti ad una scultura sanno ogni cosa di marmo e scalpelli. E se guardi troppo tempo con il naso all’insù possono dirti di astrologia ed astronomia, indifferentemente.

La nostra vendetta è arrivata oggi. Da Bergamo. Dove uno di quelli che sa sempre tutto, stava spiegando agli amici la storia del duomo di città alta. E loro rapiti, ad ascoltare la prof in pensione che dava esempio della sua indiscutibile preparazione.

Per lei è scattata la multa, elevata dal corpo della polizia municipale. Accusata di esercizio abusivo della professione di guida turistica: 1.333 euro di multa.

Tanta stima per la prof. Ma davanti al nostra consapevolezza di essere umani normali, quella multa ci ripaga di tanta sana invidia.

Senza Ricevuta di Ritorno