Papà deve fare il Mod.730 (Mamma Ciociara)

Tempo di scadenze anche a casa di Mamma e Papà. Bisogna presentare la dichiarazione dei redditi. Quindi preparare tutti i documenti conservati per un anno. E mandare lui a consegnarli. Ma deve far partire pure la lavatrice. Gli uomini non sanno fare due cose insieme. E allora...

Il diario di Mamma Ciociara

Diario settimanale, molto poco ordinario, di una mamma ciociara in una famiglia ciociara molto poco ordinaria

E’ tempo di tasse anche a casa di Mamma e Papà. L’estate infame porta solo spese e pretese.

 

Mamma va dall’estetista per un veloce miracolo sulle unghie provate da lavaggi di piatti e giardinaggio fai da te (alla ricerca della moltiplicazione del grappolo di pomodoro sul balcone). E e proprio nel salone raffreddato a temperature artiche ma piacevoli, scoppia la rissa vacanze.

La mamma fashion dall’abbigliamento succinto: “Noi siamo al verde, facciamo un fine settimana a Gardaland, poi una settimana a Roseto d’Abbruzzo, e poi ce ne andiamo la prima di settembre in Puglia. Ma solo per far fare un po’ di mare ai bambini”.

La signora più anziana, ormai nonna, ascolta in silenzio con i piedi a mollo. “Noi siamo stati a Palinuro, un posto bellissimo e costi accessibili – esordisce l’estetista – mezza pensione e bungalow con veranda e stendino“.

 

La Mamma prova a socializzare, non ha troppa scelta “Noi non sappiamo ancora, abbiamo scadenze lavorative. L’anno scorso abbiamo fatto la prima di settembre a Terracina, ce la siamo cavata con poco. Tu quanto hai speso? Noi circa 350 euro”.

L’estetista alza lo sguardo schifata, così come il resto delle signore, tranne la nonna “Ah, noi due adulti e due bambini 1.490 euro. Ma ci siamo proprio rilassati”.

E grazie alla peppa pensa la Mamma, che 1500 euro per una vacanza non li può spendere neanche sotto miracolo.

 

La nonna illuminata dalla dichiarazione di Mamma chiede timida “Mica ricorda il nome del campeggio. Vorrei consigliarlo a mia figlia!”. La saggezza antica le ha riconosciuto un merito, mini soddisfazione in un campo di donnone improfumate e addobbate per la sagra della ranocchia fritta.

 

Mamma demoralizzata va al lavoro e proprio in piena riunione arriva la chiamata di papà “Tesò scusa, qua hai lasciato un foglio (era un post it) con delle strane scritte che non capisco“.

Le strane scritte in realtà sono le indicazioni per far partire – solo partire – la lavatrice. “Basta che giri la manopola e punti la freccia su Freddo poi premi su 600 giri e dai l’avvio“.

Silenzio dall’altro capo del telefono ma Mamma può vedere tranquillamente la scena, papà al telefono in bagno, davanti la lavatrice, che osserva l’apparecchio come fosse un demonio e che, con una mano regge il telefono e con l’altra si gratta una chiappa.

Ma non la puoi fare tu, che se poi io, te la prendi con me“.

 

No, quella lavatrice la deve avviare papà, il bucato deve essere pronto da stendere al ritorno a casa di Mamma.

Allora – respira Mamma. il fumo le esce anche dai bulbi piliferi – Ti dico io come fare…“.

Papà tentenna “Allora io ho messo il sapone nel buchetto quello più grande…” La Mamma si alza dalla sua postazione perchè ormai la figura di merda si è già consumata abbondantemente. “Il sapone già c’era, Tu dovevi solo avviarla“.

E allora tu lascia bigliettini comprensibili“.

 

Dopo circa dieci minuti di teatrino la Mamma ha più o meno accettato che il suo bucato avrà bisogno di un risciacquo e che, a causa del deficit cognitivo dell’uomo con il quale ha procreato, il mondo sarà un po’ più inquinato del dovuto.

Lui che davanti a una lavatrice sa parlare solo di buchi, grandi o piccoli, ma pur sempre buchi.

Perchè la vita è fatta di buchi, cibo e rigori dubbi del ’93.

 

Mamma torna a casa, con le sue unghie finte e dall’oblò vede ancora tanta schiuma. Papà in mutande con un piatto sul bracciolo del divano che parla con la televisione, in realtà commenta la conferenza stampa di presentazione di Ronaldo e ride, salta e sogghigna.

La prole è intenta a distruggere quello che resta dell’ordine in casa.

Squilla il telefono, è il commercialista che con voce da funerale scandisce lentamente la frase “Ci sono problemi con il 730, dovete pagare circa 3000 euro“.

Mamma vede la sua estetista, la signora in abiti succinti e la cassiera isterica, sono nella sua testa e ridono, sdraiate nel villaggio vacanze.

Attacca, si siede e osserva intorno a se il delirio.

 

Comunica la brutta notizia a papà, che si ferma, alza lo sguardo, si gratta la chiappa e conclude: “Se questa sera non ti va di cucinare andiamo a mangiare una pizza!“.