La sfida di mamma per far montare i mobili Ikea a papà Facocero (Mamma Ciociara)

Mamma Ciociara deve sistemare i bimbi in vista della riapertura delle scuole. Primo scoglio: l'elenco infinito delle richieste fatte dalle maestre tra quaderni, matite e porporine. Ma la vera sfida è portare papà Facocero da Ikea. E poi... fargli montare i mobili

Il diario di Mamma Ciociara

Diario settimanale, molto poco ordinario, di una mamma ciociara in una famiglia ciociara molto poco ordinaria

E venne il giorno, in casa della Mamma Ciociara, di preparare le stanze all’anno accademico 2018-2019.

Potrebbe sembrare un’impresa facile, da affidare esclusivamente a personale docente e scolastico, ma la buona mamma sa a cosa sta per andare incontro.

L’elenco con le richieste delle maestre tra qualche giorno sarà più lungo della lista dei desideri di un paziente oncologico in fin di vita: comprare 10 quaderni a righe, 10 quaderni a quadretti grandi, 10 quaderni a quadretti con margine, un diario per i compiti, un diario da lasciare a scuola, 3 grembiuli con le iniziali, penne cancellabili di tutti i colori dell’arcobaleno, Giotto a tempera, acquerelli stile ‘800, album da disegno foglio liscio, foglio ruvido, squadre, righe, temperino di plastica per reggere la porporina, temperino di metallo con iniziali incise così da recuperarlo a fine giornata, carta da découpage e bricolage, vocabolario per i piccoli, vocabolario per i neonati, quaderno ad anelli per i lavoretti e colori a tempera per i quadri di Natale.

 

Occorre quindi un rimedio per inserire tutto il nuovo materiale nella stanza della prole ormai ridotta a un parco giochi abbandonato di fine estate e quella soluzione arriva dal nord Europa.

Sarà Infatti il Signor Ikea a porre rimedio all’allarme Back to school. A 6 giorni dall’inizio delle lezioni la mamma a cena annuncia al papà: “Domani tua madre tiene le belve e noi andiamo all’Ikea“.

E papà, che solitamente sopravvive indenne alle minacce, demorde. Alla parola Ikea anche il rigore del 93 e gli allenamenti di Cr7 si oscurano. “No io non ti porto là… so come va a finire, ti serve una libreria e torniamo con tutto l’arredamento rinnovato e bicchieri vintage che non servono a nessuno che finiranno in un pacco regalo al prossimo matrimonio a cui non andremo“.

 

Il silenzio si fa pesante, la mamma tace per 15 minuti poi si fa avanti e arriva davanti al divano. Il papà adesso ha la mamma che copre completamente il servizio su Cr7: “Non te lo sto chiedendo te lo sto comunicando. Domani andiamo all’Ikea“.

La mamma vince, il papà perde: lui non lo sa ma in realtà non ha mai partecipato alla gara.

 

L’indomani si parte alla volta dell’Ikea con un budget predefinito, il bottino dovrà contenere due librerie, una scrivania, due sedie un comodino.

La mamma sa tutto perché ha passato 15 giorni sul sito dell’Ikea, il papà è depresso sa che la macchina consumerà molto di più al ritorno.

La giornata tutto sommato trascorre tranquillamente e in 8 ore la mamma carica sul carrello il suo bottino, più un mobile per il soggiorno, 3 lampadari e una cassettiera.

 

Tornati a casa inizia la tragedia per il papà che in meno di 48 ore deve montare tutto per permettere alla Mamma Ciociara di sistemare alla postazione d’attacco il mobilio il fine settimana.

Così il papà canarino si mette in tenuta da lavoro: mutande e canottiera. E caccia tutti gli attrezzi acquistati di momenti di follia alla maxi offerta LIDL che non sono mai stati scartati.

Il lavoro del Papà Ciociaro prosegue mattina, giorno e notte lui: il grande capo Facocero Sudato, rinuncia anche alla merenda per riuscire a battere lo svedese, ha promesso a se stesso che quei nomi strani non decreteranno la fine della sua virilità.

 

Ma passate le 48 ore il lavoro è fermo a causa del moltiplicarsi delle viti e dei bulloni. La mamma si gioca la carta quella definitiva “Se finisci tutto ti faccio una bella fritturina di pesce e poi ti faccio le coccole“.

Davanti agli occhi di Papa scorre tutta la vita tutti i rigori del ’93, ’94, ’95, la nascita di CR7: il Darwin che c’è lui lo porta alla supremazia sulla specie nordica.

Finisce di montare tutti i mobili e proprio come un bambino contento passa alla riscossione del premio… E là, subito la Mamma Ciociara che già sogna di trascorrere le sue 48 ore di puro arredamento low cost gli risponde: “Sì ti ho detto che ti facevo una fritturina e un po’ di coccole se finivi, ma non ti ha spiegato quando“.

 

Il papà ancora non ha capito le regole del gioco: serve il var anche in casa.