I superpoteri ricevuti da Nonna Ciociaria (Mamma Ciociara)

FOTO: © Can Stock Photo / AndreyPopov

Quando la mamma si scopre esattamente come la nonna. Nel modo di rimproverare i bambini, di imporre l'ordine in casa... È bello essere mamma.

Il diario di Mamma Ciociara

Diario settimanale, molto poco ordinario, di una mamma ciociara in una famiglia ciociara molto poco ordinaria

La primavera si è abbattuta come una mannaia sulla Mamma Ciociara. Il cambio di stagione, i soldi che scarseggiano, la continua lotta con le altre mamme con cui la prole condivide le ore scolastiche.

Anche la salute non è al top e il clima in casa ciociara è ormai una scena del film “L’alba del giorno dopo”, succede a tutti, solitamente si dice “anche ai migliori” e figuriamoci, Mamma Ciociara non si sente assolutamente lontano alla categoria migliori.

Ultimamente scoppia come niente, ad ogni richiesta ad ogni lamentela o promessa non mantenuta della prole scattano le urla e le punizioni. È arrivata a prendere tutti i giocattoli metterli in un bustone enorme e sbatterli in balcone a causa dell’eccessivo rimandare della prole nel mettere in ordine. Poi l’altro giorno un’amara consapevolezza “Sono diventata come non sarei voluta diventare, una specie di mostro mitologico tra mia madre e la vicina di casa”.

Secondo te sono isterica?” ha chiesto Mamma Ciociara a Papà Facocero.

Questa è una domanda tranello!” ha risposto spaventatissimo l’ungulato domestico. “Vuoi andare a fare la spesa? Ti ci accompagno se vuoi!”. La risposta, seppur fuori tema, ha dato delle certezze alla Mamma Ciociara.

Dove ho sbagliato? Mi ero ripromessa che sarei stata diversa, che avrei fatto le cose a modo mio, che la mia prole sarebbe stata più appagata. Invece sono diventata peggio di lei, perché sono come lei e non volevo esserlo”.

Quali sono le regole per essere un genitore diverso? “Io sono felice di mia madre – le spiega la cassiera del supermercato con cui la Mamma Ciociara scambia qualche chiacchiera ogni tanto – Cerco con mia figlia di essere come lei è stata con me, perché io sono stata davvero felice e lo sono tuttora”.

Allora non è per tutti così! Momenti di dubbi arrivano a tutti, quando arrivano ai genitori forse diventa tutto più complicato perché una mamma e un papà devono essere sempre presenti a loro stessi, sempre “attivi”.

Papà Facocero, notevolmente preoccupato dal mood di Mamma Ciociara prova a lusingarla con ogni tipo di attività, ma niente, troppo densa la coltre dei pensieri. Poi l’illuminazione, come si sa, arriva inaspettata. Dopo essere rientrata, prole recuperata, spesa fatta, sotto una pioggia fastidiosa e inutile, finalmente rientra a casa. Parte la minaccia nell’aria alla prole “Lasciate le scarpe all’ingresso, lavate le mani e controlliamo gli assegni se c’è da fare qualche compito. Poi non voglio vedere una tv accesa o un giocattolo per almeno un’ora”.

La prole indifferente lasci le scarpe all’ingresso e ignora il resto. Al suono dei cartoni animati la mamma parte dalla cucina come un antico eroe greco “Cosa avevo detto? Adesso basta. Andate in camera subito. Immediatamente!”. Il tono della sua voce è forte, liberatorio, in quel momento rientra Facocero, la mamma si gira punta il dito e “Lascia le scarpe all’ingresso, non buttare tutto in giro come sai fare e fila sul divano, non ti muovere che oggi vi attacco tutti al soffitto!”. Facocero sorride, si sente meglio anche lui.

La prole, che come ogni prole ha qualcosa di rivoluzionario, prosegue e ignora l’ordine materno. “Adesso conto fino a tre, poi siete tutti morti. Unooooo, dueeeeee…

La prole è finalmente traumatizzata e fugge in camera. “Tre!”.

Eccola l’ebrezza dell’essere madre, funziona così allora, la Mamma Ciociara sorride tra se e se.

Ha deciso che proverà anche il super potere dello sguardo: quello con il quale i genitori la folgoravano davanti alle offerte di dolciumi di parenti e amici di famiglia.

È bello essere mamma.