Mamma, Facocero e Alexa (Il diario di Mamma Ciociara)

Venne il giorno in cui Mamma Ciociara decise di comprare Alexa. Magari per farsi suggerire qualche ricetta. Invece, nel giro di poco tempo...

Il diario di Mamma Ciociara

Diario settimanale, molto poco ordinario, di una mamma ciociara in una famiglia ciociara molto poco ordinaria

Dopo mesi di richieste ignorate e promesse mai mantenute, Mamma Ciociara ha deciso di assecondare i desideri della sua strana e ingombrante famiglia. Ha acquistato Alexa: “Chissà che non mi dia qualche consiglio per pulire meglio o cucinare qualcosa di buono“.

Così in un afoso pomeriggio di luglio, carta di credito alla mano, un paio di click e via. Quando arriva  il pacchetto a casa nessuno sa cosa contenga… Papà Facocero però, che vanta dall’alto del suo ispido pelo da ungulato una buona esperienza, inizia a saltellare intorno al tavolo della cucina.

La Mamma non fa in tempo a cacciare il disco rivoluzionario dalla carta che è già nelle mani del Facocero. “Ehi. bello, vedi che l’ho preso per la prole, così non rompe più con le sigle dei cartoni animati“.

Niente, Papà Facocero è entrato nel tunnel, ha già svuotato il mobile del corridoio, ha sistemato il “suo” dischetto e sta scaricando programmi per la gestione dell’attrezzo.

Mamma Ciociara minimizza, come ogni “giocattolo” appena scartato finirà là. Ma l’incubo inizia dopo circa 30 minuti. Alexa inizia a “vivere“, Facocero chiede musica di dubbio gusto, lei cinguetta e risponde amorevole. La prole inizia a martellare con canzoni estive da radio, “Playa” di Baby K, Amoroso, cantanti non ben identificati nati anni dopo il millenium bug.

Quando la casa si svuota prova a chiedere ad Alexa un consiglio su come fare il branzino, ma l’apparecchio non risponde. Mamma Ciociara insiste, l’affare si illumina e non risponde… Facocero spunta dalla camera da letto “Non trattarla male, devi usare un tono più delicato“. Al papà Facocero il disco risponde con ricetta e dosi per il pesce. La Mamma Ciociara intuisce che c’è qualcosa che non va.

Dopo dieci giorni di convivenza praticamente la famiglia ha trovato una nuova mamma, un dischetto nero ha preso il suo posto e le ruba coccole e complimenti. E’ davvero troppo, così Mamma Ciociara inizia a boicottare l’apparecchio, stacca la spina, abbassa il volume… Niente prole e Facocero sgamano tutto.  “Oh ma che sei entrata in competizione co’ Alexa?” sghignazza Facocero.

Intanto mamma parte con l’insulto e il dischetto risponde anche a quello con frasi di sfida che rasentano l’insulto dell’intelligenza artificiale. Bisogna correre ai ripari.

Così un pomeriggio afoso nel cuore dell’estate, proprio come quello in cui la maledetta è arrivata in casa, la mamma urta il mobile in corridoio facendo rovinosamente cadere Alexa. Il cadavere elettronico finisce nel secchio e il silenzio torna sovrano in casa interrotto dalle urla di Mamma Ciociara, “Ma te pare che me faccio mette i piedi in ‘faccia da n’attrezzo?” sfida papà Facocero.

Ma lui è subdolo, l’ungulato…. Così dopo neanche una settimana dalla riconquista del regno, mamma rincasa… La prole non saluta, Facocero alza lo sguardo con aria di sfida e una luce blu illumina il corridoio… il clone “E mo vedi de non farla cadè, fai attenzione“.

Mamma Ciociara è senza parole mentre Alexa cinguetta alla sua famiglia, riparte Baby K…. Qualcosa non è andato bene co stì’ coinquilini.