Mancini pensa alla segreteria Regionale Pd: colpo per la fusione Asi e per il patto Cal-Anci

L'onorevole Claudio Mancini confida ai fedelissimi che potrebbe candidarsi alla segreteria regionale Pd. E mandare all'aria le operazioni in corso nelle aree Zingaretti - Astorre. Come il patto che ha portato Marini all'Anci. E la fusione dei consorzi industriali: una possibile intesa è stata raggiunta.

L’onorevole Claudio Mancini ci sta pensando. Ai fedelissimi ha rivelato che potrebbe provare a rompere le uova nel paniere di Nicola Zingaretti. Infilandosi a sorpresa nella corsa per la Segreteria Regionale Pd del Lazio.

«Dopo che il congresso regionale sarà convocato, valuterò se candidarmi alla carica di segretario» ha detto agli amici. Facendo arrivare un messaggio al Governatore. Ma pure al senatore Bruno Astorre, potentissimo signore delle preferenze nei Castelli Romani, che su quella carica ha iniziato a prenderci bene le misure. Un telegramma che arriva anche a Francesco De Angelis: nei giorni scorsi, dalla sera alla mattina ha mollato Mancini e l’area del presidente nazionale Pd Matteo Orfini per allinearsi sulla rotta di Zingaretti. (leggi qui De Angelis rinuncia: non si candida. Sosterrà Zingaretti. E se ne frega di Orfini).

Claudio Mancini ha abbozzato. Ma non ha gradito. (leggi qui Mancini: «De Angelis? Non era orfiniano. E sarebbe stato il Segretario migliore») È il braccio destro di Matteo Orfini e nel Lazio non ha intenzione di smacchiare giaguari o cancellare strisce alle zebre.

 

Il Cal e la presidenza Anci

Gli orfiniani stanno monitorando in silenzio tutte le operazioni che si stanno svolgendo in queste ore in regione Lazio. Sono due in particolare a fargli capire che Nicola Zingaretti sia tutt’altro che estraneo alla partita per la segreteria Regionale del Lazio. Una casella importantissima per la corsa alla segreteria nazionale Dem.

L’ultima in ordine di tempo è un’operazione portata avanti a fari spenti. Due ombre ad agire nel buio: il presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori ed il potentissimo signore delle preferenze nell’area dei Castelli Bruno Astorre.

Il risultato arriva con un “uno – due” che matura in poche ore.

Il primo colpo è un emendamento portato in votazione al Consiglio Regionale del Lazio: è la norma che modifica le competenze del Cal, il Consiglio delle Autonomie Locali. Tutti nella maggioranza giurano che ne sapevano nulla e se lo sono soltanto visti arrivare a sorpresa, in mezzo alle centinaia di provvedimenti che fanno parte del Collegato al Bilancio. A firmarlo sono stati il presidente Leodori e l’assessore Alessandra Sartore.

Il tutto alla vigilia del secondo colpo: l’elezione del presidente regionale di Anci, l’associazione nazionale che riunisce i Comuni italiani. Viene eletto Nicola Marini, sindaco di Albano Laziale, soprattutto di strettissima osservanza del senatore Bruno Astorre. L’elezione è passata all’unanimità dell’assemblea regionale dell’associazione.

Quell’  “uno – due” viene letto come un’operazione fatta da Astorre e Leodori per chiudere l’accordo sulla presidenza Anci.

 

Verso la fusione delle Asi

L’altra grande manovra è quella che riguarda la fusione dei Consorzi Industriali del Lazio, sopprimendo quelli esistenti e creando un Super Consorzio regionale. La vulgata vuole che sia stato fatto per creare una super presidenza destinata all’ex assessore regionale alle Attività Produttive Francesco De Angelis. (leggi qui In cambio della strambata, a Francesco De Angelis la super presidenza dei Consorzi Industriali Uniti).

Mauro Buschini in queste ore è riuscito a scavare una breccia tra i vari gruppi. In modo da garantire gli interessi di tutti. E fare in modo che ognuno mantenga una fetta di controllo sul nuovo maxi ente.

La nuova formulazione dell’emendamento è quella anticipata nei giorni scorsi da Alessioporcu.it In pratica, a governare il Consorzio Industriale Regionale non sarà solo un presidente ma lo affiancherà un Consiglio d’Amministrazione. Nel quale verranno garantiti per legge i posti alle province. La bozza che si avvia ad arrivare in aula lunedì indica 2 posti in CdA per Roma e provincia, 1 per Frosinone, 1 per Latina, 1 per Rieti-Viterbo.

Un assetto sul quale il centrodestra ha iniziato a ragionare.

 

La candidatura di Claudio Mancini per la segreteria regionale potrebbe cambiare gli scenari. Rendere meno in discesa la partita di Astorre e quindi di De Angelis. Perché la discussione si sposterebbe su un tavolo più vasto. E potrebbe richiedere un cambio di strategie. rendendo carta straccia gli accordi di queste ore.