Addio al sindaco Mainella, il primo Dc nella rossa Isola del Liri

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Si è spento l'ex sindaco Mainella, fu il primo sindaco democristiano ad Isola del Liri.

È stato il primo sindaco democristiano di Isola del Liri. Il che non è affatto poco. Perché Antonio Mainella per primo piantava la bandiera dello Scudo Crociato su una terra rossa: la città degli scioperi e del Primo Maggio unitario, la culla dei movimenti luddisti cioè degli sciperanti che gettavano al fiume i macchinari ritenuti colpevoli di togliere il lavoro agli uomini.

 

Correva l’anno 1990 o giù di lì. Con la lista della Dc Antonio Mainella conquistava ben 10 seggi dei 30 seggi, altrettanti li conquistava il Partito Socialista. Medico dalla grande disponibilità e professionalità, restò in carica fino all’ottobre del 1992. Poi per un mese fu sindaco Franco Natalizio (Psi) e quindi Giuseppe Serapiglia fino allo scioglimento anticipato della primavera del 1993.

 

Erano anni di grandi cambiamenti: la prima Repubblica iniziava a scricchiolare. I vecchi Partiti si preparavano a cedere il passo. A novembre 1993 si votò per la prima volta con la nuova legge elettorale che prevedeva l’elezione diretta del sindaco: a Isola del Liri venne eletto il senatore Bruno Magliocchetti.In quella tornata Mainella non venne candidato nel listone DC-PSI perché all’ultimo momento ricevette un avviso di garanzia. Uomo d’altri tempi, ritenne giusto fare un passo indietro in attesa che la Procura chiarisse ogni cosa.

Uscì indenne da ogni accusa e nel 1997 si presentò in lista con Magliocchetti, divenendo assessore sino allo scioglimento per le dimissioni in massa del giugno 1999.

IL RICORDO DEL SINDACO QUADRINI

Nel pomeriggio, il sindaco Vincenzo Quadrini ha definito Antonio Mainella «un grande uomo, un grande medico, una grande personalità politica che ha onorato la nostra 
E’ stato sempre al fianco della nostra gente, in tutti i ruoli di grande responsabilità che ha ricoperto, con una professionalità, una simpatia e una signorilità unica, quasi irripetibile.
Generoso e disponibile come medico, garante di tutti anche da sindaco della Città, in un momento di grandi mutamenti che mai hanno condizionato il suo agire, sempre improntato alla tutela dell’interesse generale e soprattutto dei più umili e dei più deboli».