Azzurri sempre più alla deriva e divisi tra salvianiani, renziani e berlusconiani. Il leader potrebbe indicare la vicepresidente della Camera coordinatore unico. Ma a quel punto il cerchio magico si scatenerebbe e potrebbe succedere di tutto. Il partito è incartato.
Secondo il sito Affaritaliani.it il vero obiettivo politico di Mara Carfagna potrebbe essere quello della nomina a coordinatore unico di Forza Italia. Ma sarà possibile? La domanda ovviamente è destinata a restare senza risposte ufficiali, ma i fatti degli ultimi mesi possono essere messi in fila facilmente:
- Berlusconi nomina la stessa Carfagna e Giovanni Toti coordinatori nazionali, annunciando la stagione congressuale per l’autunno;
- naturalmente nulla succede, Berlusconi spariglia le carte come sempre;
- Giovanni Toti va avanti nella costruzione di Cambiamo e diversi “azzurri” lo seguono;
- nel frattempo continuano i malumori in Forza Italia, dove ormai ci sono tre caratterizzazioni: quelli che preferiscono Salvini, quelli che preferiscono Renzi, quelli che preferiscono ancora Berlusconi;
- nel frattempo Mara Carfagna organizza una cena con una cinquantina di persone, i rumors riferiscono che è pronta a passare con Italia Viva di Renzi, poi non succede nulla; (leggi qui Top & Flop * Martedì 17 settembre 2019);
- a Viterbo Silvio Berlusconi non va a chiudere la tre giorni di Antonio Tajani, si limita ad una telefonata. Forse per evitare di rispondere a domande sul futuro organigramma del partito. (leggi qui Sedie vuote e niente Cav, chiude la convention di Forza Italia a Viterbo)
Adesso bisognerà aspettare e capire cosa potrà succedere. Però Forza Italia continua a perdere pezzi e a registrare una crescita esponenziale di malumori. Mara Carfagna a Viterbo viene tenuta ai margini, ma lei non è una che molla. Però una sua nomina a coordinatore unico del Partito farebbe venire l’orticaria ad Antonio Tajani, Licia Ronzulli, Maria Stella Gelmini, Anna Maria Bernini e tanti altri.
Alla fine la domanda è: Berlusconi è nelle condizioni di poter assumere decisioni del genere, anche mettendo in conto strappi e ulteriori esodi? Perché andando avanti così Forza Italia è destinata all’estinzione.