Pigliacelli si ritira: «Troppe delusioni. Non mi candido alla nuova Camera»

Foto: © Imagoeconomica, Giacomo Quilici

Il presidente della Camera di Commercio di Frosinone annuncia il ritiro dalla corsa per il timone dell'ente che nascerà dalla fusione di Frosinone e Latina, l'ottavo in Italia per volumi."Troppe delusioni". Il video in cui perde le staffe "Tagliato da un ex amico e messo in giro”. Le critiche ad Ottaviani e Abbruzzese. Gli elogi a De Angelis e Delle Cese

Marcello Pigliacelli si ritira. Lascia la corsa per la nuova Camera di Commercio di Latina-Frosinone. Lo ha annunciato in serata con un’intervista al quotidiano L’Inchiesta.

In un’intervista al direttore Stefano Di Scanno ha attaccato il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e l’ex presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese. Ha elogiato il sindaco di Cassino Enzo Salera ed il presidente del Cosilam Marco Delle Cese. Di più ancora Francesco De Angelis presidente del Consorzio Asi “Senza il quale non avrebbe avuto senso il consorzio regionale unificato“. Ha fatto chiarezza sulla cena con i sindaci del Cassinate alla quale ha partecipato nelle settimane scorse, sostenendo le ragioni di una nuova stazione Tav a Ferentino più che nel Sud della provincia. (leggi qui Pigliacelli a cena con i sindaci: “Mario paladino della Tav? Ma mi faccia il piacere”).

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Soprattutto ha rivelato che ad amareggiarlo al punto da spingerlo ad una riflessione è stata la ‘manipolazione‘ di un video con una serie di sue dichiarazioni fatte in un momento in cui aveva perso del tutto le staffe: un video che sarebbe stato tagliato opportunamente da un ex amico e poi spedito a tutti via WhatsApp. Per creare imbarazzo.

Stazione a Nord o Sud della Provincia.

Pigliacelli ha detto che «Serve una stazione sola e vanno mantenute le attuali due fermate a Frosinone e Cassino. La stazione unica va fatta al nord della provincia. Perché sarebbe uno spreco inammissibile fare due stazioni vicine. Gli studi e i dati indicano che quella Sgurgola sia la migliore collocazione come bacino d’utenza e facilità di collegamento».

Il sindaco Ottaviani

Il sindaco di Frosinone non è venuto a Cassino il giorno dell’inaugurazione. Mandando così un pessimo segnale. Invece Enzo Salera è venuto a Frosinone. Episodio che conferma come chi mette confusione tra nord e sud della provincia è Nicola Ottaviani. Lui doveva venire a Cassino invece di inventarsi la presentazione dei bus che poteva fare il giorno successivo. Invece il suo intento era quello di scaldare il clima. Tutte le polemiche di questi giorni nascono dai distinguo di Ottaviani che mette in discussione anche Sgurgola».

Il sindaco Salera
Mauro Buschini con Nicola Zingaretti ed Enzo Salera

«La stazione a Nord nascerà a Sgurgola. Che non farà le veci di Frosinone. Chi sale e che scende dai treni non comprerà caffè e giornali nel capoluogo ma in quella stazione. Enzo Salera, invece, punta a portare ricchezza a Cassino perché la stazione resta dentro la città. Da qui a grandezza di Enzo Salera ed il rosicamento di Nicola Ottaviani che è costretto a inventarsi un consorzio per attirare gente. Ma Frosinone potrà avere ritorni solo nel caso di persone che vorranno comprare casa invece che insistere su Roma. Per il resto Ottaviani mi sembra il Mefisto di Tex. Parla di unità ma poi offende il sud della provincia». (leggi qui il progetto di Cassino: (leggi qui La cena non è servita: Tav, Cassino rivendica la stazione).

Il Cosilam Green

«Faccio i complimenti al presidente Marco Delle Cese che pensa al green. Io non avrei mai istituito il Cosilam, la provincia sarebbe stata più forte con un unico consorzio industriale. In una cena nel 2014 dissi che visto che a Cassino c’è Fca, proprio Cassino sarebbe stata la sede ideale per l Consorzio industriale della provincia. Mi chiedo perché si sono divisi. Forse per la mancanza di lungimiranza di Mario Abbruzzese, che ha impostato la sua linea politica politica a volte trascurando la sua terra d’origine. Non a caso Cassino l’ha punito elettoralmente».

Il passaggio chiave

È alla fine che Marcello Pigliacelli annuncia la sua rinuncia alla corsa per diventare presidente della nuova camera di Commercio unificata.

«Saluto come i militari, e vado via. Senza curarmi degli insulti via web o sui giornali. Chi lavora con il cuore, con buona fede e buona volontà può sbagliare ma ci prova. Mi fermerò qui. Non per paura di nulla. Ma non mi candido. Solo io potevo difendere la provincia di Frosinone. Adesso arrivano quelli di Latina dove ci sarà per legge la sede dell’ente camerale unificato. Di certo per me è una delusione, aver subito anche la diffusione di un video tagliato a bella posta… perché ti può ferire più una mano amica che una nemica».