Marchionne da Balocco indica il futuro dell’Auto: è Alfa e Maserati

Il futuro dell’automotive in Europa passa attraverso Alfa Romeo e Maserati. Che oggi hanno una delle loro case principali a Piedimonte San Germano all’interno dello stabilimento Cassino Plant.

In cravatta per la prima volta da dieci anni, l’Amministratore Delegato di Fca Sergio Marchionne annuncia il domani del Gruppo. Lo fa dal Capital Market day a Balocco (Vercelli) tracciando la rotta per il comparto automobilistico nazionale fino al 2022. E delineando un orizzonte per l’impianto in provincia di Frosinone: al quale è legata buona parte dell’economia industriale del territorio.

Quella cravatta è una scommessa vinta. Il Ceo di Fca in occasione de Salone di Detroit a inizio anno aveva annunciato che se un giorno fosse riuscito ad estinguere tutto il debito Fiat Chrysler Automobiles avrebbe messo la cravatta.

Infatti A Balocco Sergio Marchionne annuncia che Fca raggiungerà il segno positivo sulla posizione finanziaria netta già a fine giugno. Nel 2014, quando venne annunciato questo target, molti lo definirono “ambizioso ma anche irrealizzabile”.

 

I target Alfa Romeo

Alfa Romeo punta a vendere 400 mila auto a livello globale nel 2022 realizzando margini del 10%. L’annuncio arriva dal responsabile del brand Timothy Kuniskis mentre presenta il piano quinquennale al Capital Markets Day. Spiega che che la copertura globale dei mercati arrivera al 71% dal 46% attuale.

Nei prossimi cinque anni il brand lancerà sette nuovi modelli di cui tutte avranno una versione elettrica.

«Maserati e Alfa Romeo continueranno a costruire il futuro sulla nostra gloriosa storia: arriveremo a vendite globali complessive di 500mila veicoli con margini che supereranno il
10%» ha detto Timothy Kuniskis.

Il Gruppo punta sul segmento Premium: esattamente quello che viene prodotto oggi a Cassino Plant, quello che a Cassino sanno fare meglio. Ciò per cui Cassino plant è stata ri costruita.

 

Si punta sul premium

Il fatto che Fca punti soprattutto sui segmenti premium e sulla valorizzazione dei marchi Maserati, Jeep e Alfa è un segnale per l’Italia: sono tutte produzioni che vengono realizzate nel nostro Paese.

Per gli stabilimenti italiani c’è l’aspettativa della saturazione: cioè produzione al massimo e piena occupazione.

In Europa arriveranno due modelli Jeep, un piccolo suv ed un restyling della Compass. Ci saranno tre nuovi modelli Maserati: Alfieri, che sostituirà la Gran Turismo, e un Suv
medio, quello che potrebbe essere prodotto proprio a Cassino plant e che nell’ambiente tutti chiamano Levantino.

Quattro i nuovi modelli Alfa, di cui due sportive di lusso denominato 8C e Gtv. Due sono suv: uno piccolo e uno medio che dovrebbe essere il fratello maggiore di Stelvio e dovrebbe nascere a Mirafiori.

 

Fca si dà una scossa

Un’altro aspetto fondamentale è la prevista elettrificazione dell’intera gamma.

Ancora una volta Marchionne ha rivendicato il manifesto sul comparto presentato ad aprile 2015 nel quale teorizzava la necessità di un consolidamento per far fronte alle enormi necessità di capitale.

«La tesi di allora è ancora più valida oggi», ha detto il Ceo che quindi ha sottolineato come la rivoluzione tecnologica dell’auto vada affrontata cercando un punto di equilibrio che non porti a «sprechi di capitale».

Il mercato ha accolto positivamente queste prime dichiarazioni di Marchionne tanto che il titolo Fca sta salendo in Borsa di oltre il 3%.