Mario Abbruzzese candidato sindaco. Tornano Leone e Sebastianelli

Foto: © Imagoeconomica, Paolo Cerroni

Nuovo colpo di scena nelle candidature a Cassino. Il tavolo nazionale decide che la partita politica sia troppo importante. Ha chiesto a Mario Abbruzzese di candidarsi. Ha accettato. Tornano Leone e Sebastianelli.

La telefonata decisiva è arrivata da un’utenza di Roma. Una di quelle riservate e che appartengono ad un personaggio tra i pochi che in questo momento conta qualcosa. Gli ha detto: «Solo tu puoi farlo». A quel punto, questa mattina, il vice coordinatore nazionale Enti Locali di Forza Italia Mario Abbruzzese ha riunito i suoi e gli ha detto: «Mi candido io a sindaco di Cassino: questo è il momento della responsabilità. Voi che fate?».

La decisione presa dall’alto

La decisione è stata presa dall’alto. Cassino non è una città qualsiasi. È la seconda città della provincia di Frosinone, sede di una delle principali università nel Lazio e la prima per importanza dopo i colossi romani, sul suo territorio ha il più grosso stabilimento industriale della Regione. I big nazionali del centrodestra hanno detto no.

No ad una candidatura di assoluto rispetto come quella della commercialista Paola Carnevale. Per via di un limite su tutti: la dimensione. A Roma hanno deciso che la candidatura da esprimere su Cassino deve essere quantomeno Regionale. Meglio se nazionale. E Mario Abbruzzese è il nome più grande a disposizione. In un attimo è partita la telefonata: «Se vuoi puoi dire di no, sappiamo che manca una settimana soltanto: ma solo tu puoi farlo, sei stato tu a riunire il centrodestra, sei solo tu che puoi farci vincere le elezioni».

E Mario Abbruzzese, già presidente del Consiglio regionale del Lazio, presidente del Consorzio Industriale del Lazio Meridionale, ha detto si. Chi era accanto a lui, sul corso di Cassino quando è arrivata la chiamata, lo ha visto rimanere immobile, con lo sguardo fisso su un punto. Pochi secondi di silenzio. E poi solo una frase: «Va bene».

Il patto di marzo

Mario Abbruzzese sapeva da marzo che sull’indicazione del candidato sindaco di Cassino, Forza Italia aveva un’opzione. Posta da Antonio Tajani al tavolo con gli altri leader nazionali del Centrodestra, nel quale sono state stabilite le candidature nelle grandi città.

Un’opzione che però Abbruzzese stesso non ha voluto che venisse esercitata. Prima ha lasciato che fossero gli altri a provare a riunire il centrodestra, senza riuscirci. Infine ha atteso che si arrivasse ad una soluzione, che lui stesso ha agevolato in ogni modo. Insufficiente, secondo il tavolo nazionale. Che gli ha detto allora di scendere in campo.

Il passo indietro di Paola

Il nuovo quadro è stato spiegato in mattinata alla commercialista Paola Carnevale. Che ha preso atto. Ubi major, minor cessat: se Cassino diventa una partita nazionale c’è poco da stare a discutere, poco da protestare per essere stata presa e scaraventata in prima linea davanti alle telecamere senza nemmeno il tempo di passare per il parrucchiere, nel nome dell’unità del centrodestra.

Il revisore dei conti del Cosilam ha chiesto un foglio bianco ed alle 12.30 ha scritto la sua rinuncia.

Faccio un passo di lato a favore di una scelta condivisa nell’interesse delmantenimento del quadro nazionale che vuole sul territorio un centro destro unito per vincere. Ringrazio gli onorevoli Francesca Gerardi e Francesca Zicchieri per la fiducia accordatami, insieme a Loro, tutti i Componenti della coalizione (FI, FDI, UDC) che sento ancora mia, e tutti coloro che in questi giorni mi hanno incoraggiato ad andare avanti con manifestazioni di stima ed affetto. Garantisco impegno e continuità.

Avevo già cantierato dei progetti seri per il territorio, motivazione che mi ha spinto a candidarmi e a continuare.

In questo momento ritengo che la città abbia bisogna della politica, di una leader forte, naturale e riconoscibile alla quale possa far riferimento la società civile.

Io ci sarò per portare di nuovo il Centro Destra con la Lega unito al governo della città.

La chiamata alle urne

Il tam tam è iniziato subito. Messaggi su WhatsApp e via sms: verso tutti gli scettici, i dissidenti, i perplessi ed i Cincinnato ritiratisi in campagna. Chiamata alle armi. Per tutto il centrodestra.

Intorno alle 13 li ha riuniti ed ha annunciato la decisione. Mettendo in chiaro: «Non è una scelta disperata. Non è una decisione presa per sopperire alla candidata Paola Carnevale. È una decisione politica, presa per il bene di Cassino. Ora nessuno può tirarsi indietro».

Pasquale Ciacciarelli, il presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio, sapeva tutto. Da giorni, sosteneva che occorresse alzare il livello. Perché era quello l’unico modo per spezzare l’assedio. Approfittando del sostanziale equilibrio tra gli avversarie. e dell’assenza di una figura di profilo regionale. Aveva ricordato una profezia di abruzzese a Peppino Petrarcone: “Io e te andremo al ballottaggio“.

Ha tirato fuori l’ultimo sondaggio. Interno. Gli unici due nomi del centrodestra capaci di competere con quelli degli avversari (uno in particolare è in avanti) sono quelli di Mario Abbruzzese e poi, con qualche punto di distacco, di Carlo Maria D’Alessandro.

Il documento politico

Alle 14:12 i gruppi politici formalizzano la richiesta a Mario Abbruzzese di candidarsi a sindaco di Cassino. È un passaggio formale ma politicamente indispensabile. Significa che è la base a chiederglielo. Che al di là della sollecitazione partita da Roma è Cassino a volere Abbruzzese candidato.

Poche frasi.

Gli organi di partito di FI, FdI, Lega, UdC, blocco civico, preso atto della rinuncia della dott.ssa Paola Carnevale e del suo appello alla scelta politica per una coalizione più forte e coesa, allargata alle forze migliori della città, ringraziano la dott.ssa Carnevale per la disponibilità e l’impegno profuso, e si augurano una proficua collaborazione con la sua guida della Lega cassinate. Nel contempo, chiedono a Mario Abbruzzese di farsi interprete dello spirito unitario del Centrodestra, assumendo il ruolo di guida della coalizione stessa.

A formare l’appello è la dottoressa Paola Carnevale per la Lega, il delegato alle trattivi per Forza Italia Gianrico Langiano, la coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia Angela Abbatecola, il commissario provinciale dell’Udc Pasquale Moretti, l’ex vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali Benedetto Leone ed il leader del movimento per il Registro dei Tumori Carmine Di Mambro.

Primo risultato: tornano Leone e Sebastianelli

Già quelle firme forniscono una serie di elementi chiari. La firma di Paola Carnevale per la Lega significa che il coordinatore provinciale Carmelo Palombo è stato fatto definitivamente fuori, così come il coordinatore cittadino Ernesto Di Muccio. Il nucleo storico della Lega di Cassino non c’è. Ma la Lega ed il simbolo della Lega saranno a sostegno di Mario Abbruzzese. Direttamente Matteo Salvini farà una tappa a Cassino con un comizio nel quale sostenerne l’elezione.

Altro elemento. La firma di Benedetto Leone significa che il periodo di ritiro sui monti di Terelle è finito. Leone è stato tra quelli che reclamava una candidatura di alto profilo per Cassino, adeguata al ruolo ed al livello della città. La sua lista civica catalizza ogni volta un numero di voti significativo.

Non solo. C’è già l’accordo raggiunto con l’ex assessore alla Manutenzione Franco Evangelista e con l’ex consigliere Giuseppe Sebastianelli. Il loro blocco viene accreditato di un numero di voti tra i mille ed i 1200. Solo nelle ore scorse, il candidato del centrosinistra Enzo Salera aveva annunciato di non accettare la proposta di collaborazione con loro, per salvaguardare l’identità della coalizione. (leggi qui Un po’ di vento anche per Paola: torna Di Mascio. E Salera sgancia gli ex).

La partita del centrodestra inizia adesso.

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