Mario e Francesco, quelli che si legittimano attaccandosi

Ma davvero le elezioni per il rinnovo di dodici consiglieri provinciali possono mettere in crisi l’asse di ferro trasversale tra il leader del Pd Francesco De Angelis e il numero uno di Forza Italia Mario Abbruzzese?

Perché, se così dovesse essere, bisognerebbe rimettere in discussione alleanze, patti e presidenze di Asi, Cosilam e Saf. Francesco De Angelis dice ogni giorno ad Abbruzzese di scordarsi il sorpasso alla Provincia e che Forza Italia non può restare in ogni caso in maggioranza.

Abbruzzese, dal canto suo, risponde con una “guerriglia” stile vietnamita nelle assemblee dei sindaci, divertendosi a spaccare e mandare sotto il Pd.

Poi però non succede nulla, almeno finora.

A cambiare la situazione, più che le provinciali, potrebbero essere le elezioni politiche anticipate, nelle quali sia Mario che Francesco saranno candidati. Probabilmente alla Camera, anche se in collegi diversi. Se passa il Mattarellum. Oppure nella stessa circoscrizione se rimane l’Italicum.

A pensarci bene, però, perché mettere in discussione realmente l’asse di ferro trasversale sugli enti intermedi? Si potrebbe continuare con gli attacchi mediatici e basta. I due si rivolgono ad elettorati diversi.

Anzi, attaccandosi raggiungono anche l’obiettivo di legittimarsi politicamente a vicenda. Senza colpo ferire.

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