«Mario? Ha sfiduciato tre sindaci di centrodestra»

Il rancore personale di Franco Evangelista. Che ricorda i 3 sindaci di centrodestra sfduciati a Cassino. Ma FdI non può pagare il prezzo preteso per l'adesione del Consigliere. Che resta tesserato ma indipendente. Intanto l'altra sera a cena Leone...

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

L’ex capogruppo di Forza Italia ed oggi sub commissario provinciale Rossella Chiusaroli? Fa parte di un passato politico che per quanto mi riguarda non deve più tornare. L’ex assessore ed oggi consigliere di minoranza Benedetto Leone? Anche io sto in opposizione ma con lui non è possibile fare cose insieme, io sto dalla parte contraria a qualsiasi parte dove sta lui. L’ex presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese, padre politico dell’ultima amministrazione comunale di Centrodestra a Cassino? Ha firmato tutte e tre le sfiducie che hanno buttato giù i sindaci di centrodestra da quando c’è stata la riforma: prima Tullio Di Zazzo, poi Bruno Scittarelli e infine Carlo Maria D’Alessandro”. Franco Evangelista ne ha per tutti.

Le tre sfiduce di Mario

Mario Abbruzzese

Viene da lontano Franco Evangelista. Consigliere comunale di lungo corso, per tutti è il sindaco di Sant’Angelo oppure l’uomo delle buche. Perché Sant’Angelo in Theodice è una frazione così sterminata che più volte ha pensato di chiedere la secessione da Cassino e costituire il 92mo Comune della provincia di Frosinone. E lì Evangelista prende una marea di preferenze. Quando era delegato alle Manutenzioni, comprava di tasca sua l’asfalto rapido per tappare le buche sulle strade della sua contrada.

Sull’assessorato alla Manutenzione a Franco Evangelista si è innescata la crisi interna a Forza Italia che è culminata con la caduta dell’amministrazione di centrodestra guidata da Carlo Maria D’Alessandro. Lo stesso che ventiquattr’ore fa per la prima volta ha rotto il silenzio sui retroscena di quella crisi: svelando che era stato tutto deciso a tavolino “Volevano surrogarmi. Ma i piani non sono andati come più di qualcuno sperava”. (Leggi qui “Le dichiarazioni beffa di Fazzone. Ecco chi mi ha voluto affondare”).

Ora Franco Evangelista commenta “Ho letto con interesse l’intervista a Carlo Maria D’Alessandro. Lui è stato molto diplomatico, nei confronti di Mario Abbruzzese. Io posso aggiungere, essendo stato testimone, che l’ex presidente del Consiglio regionale del Lazio ha “firmato” tre sfiducie ai sindaci di Cassino: la prima vittima è stata Tullio Di Zazzo. Qualche anno dopo è toccata a Bruno Vincenzo Scittarelli. E siccome non c’è due senza tre, ha mandato a casa anche Carlo Maria D’Alessandro. Per questo motivo continuo a ribadire che non si può ricostruire il Centrodestra con chi è stato la causa della distruzione.

Telegrammi per i Fratelli

Il messaggio è rivolto a Fratelli d’Italia: Evangelista in piena estate ha abbandonato la Lega ed ha preso la tessera del Partito di Giorgia Meloni. Ma lo ha fatto on line: per non avere vincoli con i dirigenti di Cassino. Non solo: per mettere a disposizione dei big i suoi voti ha preteso la guida del Circolo FdI di Cassino, scavalcando la portavoce Angela Abbatecola ed il vice presidente provinciale Gabriele Picano. (Leggi qui Evangelista: “Non mi manda Picano”).

Soprattutto ha chiesto che Fratelli d’Italia si dissoci pubblicamente dalla linea politica di Mario Abbruzzese. Se esaudire la prima richiesta sarà improbabile (FdI ha uno statuto) la seconda è impossibile: Mario Abbruzzese è il dirigente regionale di un Partito alleato. Infatti, Angela Abbatecola continua a mantenere aperti i canali del dialogo con l’ex presidente del Consiglio regionale.

Per questo motivo Franco Evangelista, seppure tesserato con FdI continua a restare indipendente.

Rancori infiniti

Perché ce l’ha così tanto con chi, nei fatti, è riuscito a far vincere il centrodestra a Cassino? Ritiene che ci sia stata la mano di Mario Abbruzzese nella caduta dell’amministrazione di Carlo Maria D’Alessandro. Ed anche dei tanti che nel centrodestra continuano a tenere rapporti politici con lui.

Ho letto che Chiusaroli e Leone si parlano. Mi fa piacere, buon per loro. Ma per quello che mi riguarda Chiusaroli fa parte di un passato che non deve più tornare; io sono dall’altra parte rispetto a Benedetto Leone, non è possibile stare con loro. Bisogna combattere questo malcostume che allontana la gente dalla politica. I cittadini non hanno ancora capito perchè quel centrodestra che stava ben governando è stato mandato a casa”. (Leggi qui Cassino guarda alle elezioni. Leone fa il micio con gli ex nemici).

da sinistra: Benedetto Leone, Massimiliano Mignanelli, Peppino Petrarcone, Salvatore Fontana

Benedetto Leone continua intanto a costruire la strada che potrebbe portare alla sua candidatura a sindaco per le prossime elezioni comunali del 2024. Ha messo da parte anche le ruggini con Giuseppe Golini Petrarcone, che in veste di sindaco, alcuni anni fa lo trascinò in Tribunale. All’epoca Leone definiva Petrarcone “Peppino Pinocchio”. E l’ex sindaco lo querelò.

Qualche sera fa è stato invece visto a cena proprio con l’ex sindaco e con i consiglieri di opposizione Salvatore Fontana e Massimiliano Mignanelli. Si prova a rinsaldare l’asse anti-Salera.

Di quell’asse, però, non farà certamente parte il consigliere Evangelista. Perché? “Ringrazio Alessioporcu.it per gli auguri che ha voluto rivolgermi quando sono diventato nonno per la prima volta, pochi giorni fa. Ho ricevuto molte chiamate anche dagli ambienti politici. Dalla maggioranza ho ricevuto oltre una decina di chiamate su 15 consiglieri, a partire dal sindaco Salera. Dai nove consiglieri di opposizione, solo tre messaggi”.

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