E Mario ‘Scevola’ Abbruzzese vede allontanarsi pure Rossellissima (di M. Molisani)

Il nuovo asse tra la Capogruppo sui tacchi e l'ariete di Alatri. Intenso come Mario Abbruzzese non è mai stato. Il Divino tuttofare. Mentre tutti dicono "Togliete Facebook a Leone"

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

L’altra sera è stata vista zompettare con il suo ormai famosissimo passo tacco 12. Lei non cammina sui tacchi: sfila. O almeno ci prova. E l’altro giorno sfilava zompettante intorno all’ ex deputato, ex assessore regionale, ultimo presidente della Provincia di Frosinone eletto dal popolo: Antonello Vinciamo nua Iannarilli.

Non sono passate, infatti, inosservate le “ammuine” che Rossella Rossellissima Chiusaroli ha fatto all’ariete di Alatri prima e durante la riunione per l’analisi del voto di Forza Italia presso l’Hotel Astor a Frosinone. (leggi qui Stracci, bugiardi, fantasmi e standing ovation nella riunione di Forza Italia) Tanto che i più maligni hanno subito fatto notare: “ma siamo sicuri che la Chiusaroli ha fatto votare Pasquale settebellezze?”.

Ottenendo come risposta un’altra domanda: “siamo sicuri che ha fatto votare Mario?

DA DONNA DI PUNTA A DONNA DEI PUNTI

Da donna di punta dell’ex Commander in chief Mario Scevola Abbruzzese, uscito in tutti i sensi con le ossa rotte dalla campagna elettorale ( leggi qui Dopo il ko elettorale Abbruzzese cade ancora: e si frattura un braccio), a donna dei punti per l’agguerrito rivale di M.A. il passo è stato breve. Quali punti? Quelli che all’ex in servizio permanente effettivo sono mancati proprio perché non ha più in squadra una donna di manovra e di organizzazione come Rossellissima. A dire il vero, nemmeno gli uomini sono rimasti più in tanti con Antonello. Ma nemmeno lui ha fatto più di tanto per tenersi vicino nessuno della sua antica squadra: quella con la quale ha vinto tutto. E senza la quale ora è solo tanti ex.

Rossellissima e Antonello sono stati seduti vicino tutto il tempo. Hanno confabulato a lungo ed è stata la stessa Chiusaroli a iscrivere Iannarilli nella lista degli interventi. Un rapporto così tra i due, da quando la consigliera comunalprovinciale è alla Corte dell’ex Commander Mario Scevola Abbruzzese non c’era mai stato. Eppure le occasioni di incontro non sono mancate.

IL DIVINO TUTTOFARE

Che qualcosa sia cambiato nell’atteggiamento del presidente Dino il Divino Secondino lo si è capito già nella scorsa seduta del Consiglio comunale di Cassino. Deciso, risoluto e sempre sul filo del regolamento, con una condotta dei lavori molto “cazzuta” il Divino era riuscito a togliere le castagne dal fuoco a Carlo tornerò snellissimo D’Alessandro ed a tutto la maggioranza. Dopo l’assedio della Sala Di Biasio da parte dei pesci di acqua “clorata” del comitato No Acea. (leggi qui Il trauma di Mario scuote il Consiglio Comunale)

Da quel dì il presidente viaggia a ritmi elevatissimi. Al pari di “Manny Tuttofare” fa la spola tra gli uffici del Sindaco e quelli della Presidenza per riuscire a risolvere i tantissimi grattacapi che a due anni dell’elezione non fanno decollare l’amministrazione D’Alessandro. Ormai identificata come una mongolfiera in partenza con decine di pesanti zavorre che la incollano al terreno.

TOGLIETE FACEBOOK A LEONE

Lo pensano in tanti e ora cominciano anche a dirlo apertamente. L’iperattivismo social di Benedetto largo al factotum Leone sta incominciando a dare fastidio a tutti all’interno di Palazzo De Gasperi.

In molti sostengono che i suoi continui post siano deleteri per tutti e soprattutto per l’attività di governo. Alle sue spalle, dicono che il buon faccendiere «con frasi e concetti approssimativi espone costantemente l’amministrazione a critiche che potrebbero essere tranquillamente evitate. Visto che le brutte figure sono ormai una consuetudine». Cattiverie. perché sui finanziamenti richiesti ma non ottenuti, il felino assessore non ha colpa. È una castroneria la voce secondo la quale anche l’ultimo sarebbe stato revocato solo perché messo in evidenza con troppo anticipo. Balle. I finanziamenti, se non si ottengono, è per motivi tecnici o scarso peso politico. Non per i post su Facebook.

 

Però anche Carlo tornerò snellissimo D’Alessandro sembra aver perso la pazienza. “Togliete facebook a Leone”: ha detto il possente Sindaco. Si sta facendo condizionare da quella nutrita parte della corte che ormai non condivide l’atteggiamento spavaldo su “faccialibro” del buon Benedetto.

È chiaro a tutti, infatti, che sarebbe il momento di mettere un po’ di “ciccia” nell’azione politica dell’amministrazione, perché anche se eccessiva per lui, quella di Carlone non può bastare per tutto.