Marketing, il Frosinone schiera il “tredicesimo uomo”

In occasione della presentazione degli sponsor “Polsinelli”, “Orsolini” ed “Enoteca La Torre”  il direttore Salvatore Gualtieri svela le strategie a livello commerciale e di comunicazione. Dopo lo stop dovuto alla pandemia riparte il progetto “Experience” di promozione e sviluppo del territorio. Il club giallazzurro punterà sempre di più sulla valorizzazione del marchio.  

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Una volta Maurizio Sarri disse a Rebecca Corsi, vice presidente dell’Empoli e brand manager, che il marketing era la rovina di questo sport. Un’idea un po’ rétro che fa a pugni con i sei zeri del suo ingaggio. Nel Frosinone invece la pensano diversamente dal “vate toscano” tanto che il marketing scende idealmente in campo. Una sorta di tredicesimo uomo visto che la maglia numero 12 è da sempre dei tifosi.

L’area marketing e comunicazione non può far vincere una partita ma è un concetto valido solo in parte – ha spiegato il direttore Salvatore GualtieriLavorando tutti insieme, con passione e competenza, c’è una certezza: quando l’avversario scende in campo non gioca contro 11 calciatori ma contro un progetto, un’idea di gestione, una famiglia sportiva che stiamo costruendo. Questo spirito darà fastidio a tutti. Giocare contro questo spirito emozionale sarà un problema per tutti. Sono d’accordo solo in parte che tutte le aree del club non possano contribuire ai risultati del club”. (Lggi qui Gualtieri riporta il Frosinone nel Palazzo del calcio).

In occasione della presentazione degli sponsor di maglia “Polsinelli” ed “Orsolini”  e dell’Enoteca La Torre (gestisce da quest’anno la Guest Area) Gualtieri ha riacceso i motori del marketing dopo lo stop dovuto alla pandemia. Un settore che sarà sempre più centrale nella vita della società giallazzurra così come aveva sottolineato il presidente Maurizio Stirpe nella conferenza di fine giugno. (Leggi qui Frosinone, Stirpe apre il nuovo nuovo ciclo).

MARKETING ED EXPERIENCE

Il Frosinone vuole recuperare il tempo perduto. E dai risultati ci sta riuscendo malgrado l’emergenza covid sia ancora viva. La conferma della sponsorizzazione di “Polsinelli” e l’avvento di “Orsolini” e dell’Enoteca La Torre sono la riprova del lavoro svolto finora dal marketing giallazzurro.

Ripartiamo dalla promozione del brand Frosinone che si sposa col progetto Experience: promozione e sviluppo anche del territorio, club al servizio dei tifosi, degli appassionati e degli sponsor – ha puntualizzato Gualtieri – Oggi più che mai ci rimettiamo in moto alla grande, tutto questo dà slancio alla riattivazione dei progetti del Frosinone. E’ la strada che ci ha indicato il presidente Stirpe: club virtuoso, un modello di gestione sostenibile sul quale tutte le aree della società devono essere focalizzate. L’obiettivo è la messa in sicurezza del patrimonio sportivo della società. Unica strada per garantire un futuro roseo al club e un percorso lungo e duraturo ai colori giallazzurri”. 

VITTORIE IN CAMPO E FUORI

La pandemia ha messo in ginocchio il mondo del calcio già provato da una crisi economica che morde da qualche anno. Anche il Frosinone ha pagato dazio. Gualtieri lo ammette senza problemi.

Il Frosinone nel periodo della pandemia e soprattutto lo scorso anno ha perso il 40% del fatturato in relazione al covid e all’aumento dei costi anche per i tamponi – sostiene il direttore marketing – La perdita è stata attorno ai 4-5 milioni di euro. E se il Frosinone si è iscritto al campionato è perché quei soldi li ha messi la proprietà. Ecco perché oggi si deve andare nella direzione della sostenibilità. Ci sono club ceduti a fondi stranieri per questi motivi. Noi dobbiamo andare avanti, cercando di ripagare quanto fatto dal presidente Maurizio Stirpe per il bene del territorio e della società”. 

E proprio per questo il risultato sportivo deve coniugarsi sempre di più con quello finanziario. “Nel calcio moderno la parola investimento non significa automaticamente raggiungimento del risultato sportivo – osserva Gualtieri – Nel calcio moderno è importante l’organizzazione, la struttura, i progetti, la costruzione di una famiglia sportiva. La vera sfida è questa”. 

Marketing centrale

Il settore marketing dunque diventa sempre più importante per reperire risorse e garantire quindi alle società un certo equilibrio. “La mia area deve portare valore attraverso i ricavi – continua Gualtieri – Ricavi dalla Lega ed extra. Che vanno gestiti secondo le linee dettate dal presidente ovvero nel perimetro della sostenibilità. Il nostro lavoro è portare in dote sponsor che sposino i nostri princìpi che poi sono quelli di creare valore sul territorio e promuoverlo”. 

La risposta comunque non è mancata.  “All’inizio di questa stagione abbiamo portato linfa nuova: la Helbiz che oltre ad essere sponsor di Lega è anche nostro partner come anche la Eolo – chiosa Gualtieri – Sono molto soddisfatto del lavoro dell’area marketing. E ci sono dei margini per aumentare il nostro portafoglio sponsor. Ma dobbiamo dire che gli imprenditori locali non ci hanno mai abbandonato. Parlo della BPF, main sponsor da anni, di Ecoliri, di Real Caffè e tante altre realtà. In serie B il Frosinone si difende molto bene”.

Scende in campo il “tredicesimo uomo”.

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