Maschi contro femmine nel Pd. Di Pucchio: «Marziale cavernicolo prevaricatore»

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Maschi contro femmine nel Partito Democratico. Accade ad Isola del Liri sia durante che dopo il consiglio comunale di venerdì sera. E ora il caso rischia di avere conseguenze provinciali: perché coinvolge Antonella Di Pucchio che oltre ad essere consigliere comunale di opposizione (nonostante il sindaco Enzo Quadrini sia un tesserato del suo stesso Partito) è pure membro della Segreteria Politica Provinciale; perché coinvolge il Circolo cittadino del Pd che però pare non ne sapesse niente. Uno scontro acceso al punto che Di Pucchio accusa il consigliere Lucio Marziale di comportarsi come «un cavernicolo», di avere un atteggiamento «maschilista e patetico», soprattutto di essere «un provocatore e prevaricatore»

Tutto comincia venerdì sera. Il consiglio comunale di Isola del Liri è riunito per esaminare, tra gli altri argomenti, il progetto di ampliamento del cimitero comunale. Un’opera che avrà un costo stimato in quasi tre milioni di euro e che – per la parte di Pd all’opposizione – «si vuole realizzare in un’area che presenta grandi criticità»; con non convince il consigliere Antonella Di Pucchio e la sua collega di minoranza Angela Mancini? Parlano di «mancato rispetto delle distanze dalle abitazioni, passando per la necessità di espropriare terreni a dei cittadini privati, fino ad arrivare ai problemi di carattere idrogeologico». Entrambe spiegano all’aula quale sia la loro posizione politica e perché sarebbe un errore approvare la delibera così come è stata messa a punto dalla maggioranza. Sostengono che «la proposta deliberativa ed i documenti alla stessa allegati, presentava una serie di errori grossolani e di contraddizioni».

Fin qui è normale dialettica politica. Poi però accade qualcosa di diverso. le due consigliere si erano preparate per due interventi di merito, salvo poi intervenire nella fase della dichiarazione di voto. A questo punto, dopo che Angela Mancini ha illustrato le ragioni per cui voterà no, Antonella Di Pucchio (come capogruppo di “Progetto Comune”) chiede la parola per la sua dichiarazione di voto. Ma sia il consigliere comunale Lucio Marziale e sia il presidente d’aula le negano l’intervento.

«Ci atteniamo al regolamento» è la posizione di Marziale e del presidente. «Vi state attaccando all’interpretazione di un cavillo pur di non farmi parlare» è la replica di Antonella Di Pucchio.
Che insieme ad Angela Mancini, denunciano «ciò che accade in seduta di consiglio da oltre due anni: il sindaco non ha preso quasi mai la parola, abbandona le sedute a tempi record, l suo posto parla unicamente il vicesindaco Angelo Caringi, i consiglieri di maggioranza e gli assessori non intervengono mai sugli argomenti posti all’ordine del giorno, si presentano senza neanche la documentazione necessaria per il Consiglio, dando la sensazione di trovarsi in assise per puro caso. Molti di loro, nel corso delle sedute, sono impegnati sui social network e forse a cercare i Pokemon»

Antonella Di Pucchio e Angela Mancini – nel loro intervento – lanciano allora un appello «soprattutto alle donne che siedono in maggioranza: di fronte a questo scempio, date un contributo fattivo al dibattito, proprio perché l’emancipazione e la liberazione delle donne passano in primo luogo dall’impegno diretto e personale delle donne stesse».

Un invito che l’avvocato Lucio Marziale ha ritenuto un attacco frontale ed ingiustificato alle donne della maggioranza consiliare. Al punto che nelle ore successive esprime alle consigliere Ilaria Pantano, Sara D’Ambrosio, Laura Palleschi e Monica Mancini la sua solidarietà personale e quella del circolo Pd di Isola del Liri, di cui è presidente, « per uno sconclusionato e inaccettabile attacco verbale nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale. Siamo sorpresi che in una pubblica assise, e non in un comizio elettorale di Donald Trump, possano essere indirizzate ironie e dileggi in puro stile machista a chi sta operando con eccezionale impegno e disponibilità per il bene comune». Marziale attacca la Di Pucchio evidenziando che «Il lungo cammino per l’emancipazione e la liberazione della donna passa anche per queste denunce puntuali di ogni atteggiamento provocatorio e prevaricatorio, tanto più gravi in un contesto nazionale e internazionale di grande attenzione verso discriminazioni e vessazioni fondate unicamente sulla differenza di genere».

E qui si scatena un nuovo fronte. «Peccato che il Circolo PD, dalla notte alla mattina, non si sia potuto riunire!!!» scrive sulla sua bacheca la consigliera Di Pucchio. Che attacca: «Da membro del Direttivo del Circolo PD di Isola del Liri, nonché del Direttivo e della Segreteria Provinciale del Partito Democratico e membro dell’Assemblea Nazionale dello stesso Partito, ritengo che il coinvolgimento dei partiti in un dibattito di questo tipo sia quantomeno inopportuno e strumentale, e ciò per due ordini di motivi. L’iniziativa del consigliere Marziale, anche per i tempi in cui è stata “congegnata” è un’iniziativa assolutamente personale e non dovrebbe chiamare in causa il Circolo di un Partito, che peraltro si riunisce pochissimo, a sostegno della posizione di una “parte in causa”. Evidentemente il consigliere Marziale ha sentito la necessità di rivestirsi d’autorità per rendere credibile il suo messaggio».

Il comportamento dell’avvocato Marziale «riflette la mentalità cavernicola propria di quegli uomini che pensano che le donne vadano difese e sostenute con messaggi retorici e patetici come il suo». E non solo, Antonella Di Pucchio rincara: « E’ invece proprio il messaggio di Marziale l’esempio concreto di un atteggiamento provocatorio e prevaricatorio, avendo tolto alla sottoscritta la possibilità di intervenire in consiglio comunale… Forse a Marziale piacciono soltanto le donne che non parlano».