Mastrangeli firma la candidatura, Salera incendia il Pd

Riccardo Mastrangeli firma nelle prossime ore la candidatura a Presidente della Provincia di Frosinone. Il sindaco di Cassino scavalca i vertici Pd e convoca i sindaci: martedì al Teatro Manzoni. La strategia alternativa. La posizione di Alfieri.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Varca il Rubicone: il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli sabato mattina firma i moduli per la sua candidatura a Presidente della provincia di Frosinone. La decisione è stata presa al termine dell’ennesima verifica sui sindaci ed i consiglieri disposti a sostenerlo. Il pallottoliere dice che sono abbastanza per vincere.

Sulla sua mappa dei Comuni ciociari c’è una spunta in quasi tutte le amministrazioni guidate dal centrodestra. Ma il segno degli appoggi considerati sicuri è anche su Comuni guidati da sindaci di centrosinistra.

Cassino strategica

Lo scalone della Provincia di Frosinone

Non si vince solo con i voti ottenuti. Questa volta potrebbero essere decisivi quelli tolti agli avversari. E Cassino potrebbe svolgere una mission decisiva. Perché il quadro delle elezioni Provinciali a Frosinone è chiaro anche questa volta: si vince solo attraverso un accordo trasversale. È sempre stato così. Antonio Pompeo è stato eletto grazie ad un accordo con con Forza Italia (primo e secondo mandato), ha governato con Fratelli d’Italia (terzo mandato) e con la Lega (quarto mandato).

Il sindaco di Cassino Enzo Salera ha detto con chiarezza che non voterà alcun inciucio. Piuttosto non manderà alle urne i suoi. Reclama una candidatura di centrosinistra. Facendo così, toglierebbe i voti necessari alla cordata trasversale che sta concentrando le forze sul sindaco civico di Roccasecca Giuseppe Sacco. (Leggi qui: Provinciali, Salera convoca i sindaci: «Mai i nostri voti ad un inciucio»).

Nel pomeriggio Salera ha prenotato il teatro Manzoni: martedì alle ore 18 riunisce tutti i sindaci di centrosinistra. È una sfida al suo Partito, il Pd ed al segretario provinciale Luca Fantini: entrambi scavalcati in una sola mossa.

La convocazione di Salera

La rotta politica, il percorso sul quale indirizzare i sindaci ed i consiglieri chiamati alle urne il 18 dicembre verranno decise sabato mattina. Enzo Salera ha appuntamento con Simone Costanzo: sindaco di Coreno Ausonio e già Segretario provinciale del Pd.

Il primo punto sarà una critica severa alla Segreteria provinciale. Enzo Salera la accuserà di non essersi mossa. Di essere rimasta ferma mentre andava presa una decisione politica. Tanto che le indiscrezioni parlano di una parte dei sindaci Dem (quelli che fanno riferimento al sindaco di Ferentino e presidente uscente Antonio Pompeo) disposti a convergere sul sindaco civico di Frosinone Riccardo Mastrangeli.

Non è un mistero che altri sindaci di centrosinistra si stiano compattando intorno alla possibile candidatura del sindaco civico di Roccasecca Giuseppe Sacco. Sul quale sarebbero pronti ad andare i voti di FdI ma solo se dovessero essere determinanti. (leggi qui: Provincia, il campo largo per Sacco mette fuori gioco Di Stefano).

Il foglio Excel

Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco

I numeri di Enzo Salera sono diversi. Non crede che un accordo trasversale sia l’unica soluzione. “Ma questo chi lo ha detto? È stato fatto un conto preciso di tutti i consiglieri che votano e a quali partite o aree appartengono? Mi sembra di no: mi armerò di un semplice foglio Excel e proverò a farlo io” dice il sindaco di Cassino.

Che poi sottolinea: “Ci sono tanti amministratori di Centrosinistra in grado di competere, l’inciucio tra il Pd del presidente del Consorzio Industriale Francesco De Angelis ed il senatore Massimo Ruspandini (FdI) sul nome di Giuseppe Sacco non passerà, questa è cosa certa“.

Non è una posizione isolata. Perché se è vero che gli accordi vengono chiusi dai big  è altrettanto vero che poi alle urne ci andranno i sindaci ed i singoli consiglieri comunali. E non tutti seguiranno gli ordini.

A smarcarsi è ad esempio il consigliere di Fratelli d’Italia di Cassino Franco Evangelista. Che argomenta: “Io di accordi con il Pd di Francesco De Angelis non voglio neanche sentir parlare. Possono decidere quello che vogliono ma il mio voto non lo avranno“. Per inciso: il voto di un singolo consigliere comunale di Cassino vale quasi quanto il voto di un’intera amministrazione di un piccolo comune. Anche per questo Cassino sarà centrale nella battaglia delle Provinciali.

Un candidato nostro

Foto © Stefano Strani

La via di fuga per Salera sarebbe semplice: sostenere la candidatura di Riccardo Mastrangeli. Con il sostegno di Cassino sarebbe senz’altro vincente: la somma dei suoi voti con quelli del Capoluogo sarebbe condizionante. Ma significherebbe, per la maggioranza di Enzo Salera, ritrovarsi sulle posizioni di Mario Abbruzzese, il candidato sindaco del Centrodestra sconfitto nel 2019.

Le indiscrezioni assicurano che sarà lui il nuovo capo di gabinetto provinciale in caso di affermazione del sindaco Mastrangeli. Per questo più di qualcuno in maggioranza non è d’accordo: “La nostra gente non capirebbe questa scelta. A questo punto meglio convergere su Sacco che almeno è un sindaco del Cassinate ed ha un profilo più civico, non è esponente di un Partito di Centrodestra“.

Ragionamenti che potrebbero essere superati dopo la riunione di martedì. Dalla quale si punta a far uscire un candidato del Partito Democratico, scelto dall’assemblea e condiviso dai sindaci.

Chi ci va e la soluzione Alfieri

Domenico Alfieri

Sono tanti i sindaci che stanno dando la loro adesione all’iniziativa. Non solo i tesserati del Pd, anche al di fuori. Si prevede una nutrita presenza anche dal Nord della Ciociaria.

Dalla riunione dovrebbe emergere una nuova candidatura. Forse. Perché c’è anche chi, come l’ex Segretario provinciale del Pd e sindaco di Paliano Domenico Alfieri, dice no agli inciuci proprio come Enzo Salera. Ma a differenza del sindaco di Cassino non disdegna l’ipotesi Mastrangeli. E spiega: “Basta inciuci e perversi disegni politici che hanno affossato il nostro Partito in questi anni. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”.

La discussione – spiega Alfieri – si avvii tra gli amministratori che sono coloro che votano e che rappresentano le istanze dei cittadini trovandosi ogni giorno nei propri territori ad affrontare quotidianamente i problemi. Se poi si volesse davvero percorrere la “soluzione istituzionale”, l’unica legittima a definirsi tale sarebbe quella di Riccardo Mastrangeli in quanto Sindaco di Frosinone, Comune Capoluogo. Tutte le altre ipotesi sono di natura politica e non “istituzionale” come qualcuno vuol far passare, in quanto difficili da giustificare politicamente ma contenenti motivazioni a noi poveri umani oscure“.