Mastrangeli vara la giunta e ‘chiama’ Calenda: «Sono a braccia aperte»

Apertura di credito al leader di Azione da parte del Sindaco di Frosinone, che ha presentato la sua Giunta di centrodestra. Con un pezzo del Partito di Carlo Calenda. Le avances del Lord: «Un’apertura importante nei confronti una forza politica a cui non guardo con pregiudizi bensì grande favore»

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Tre frasi per spiegare tutto. Sintetico e completo il sindaco Riccardo Mastrangeli nella sua prima uscita operativa: ha presentato la sua Giunta nella sala consiliare di Palazzo Munari. E ha eliminato ogni possibile dubbio politico ed amministrativo.

Primo punto: contano i risultati sul campo. Per questo «gli assessorati sono stati attribuiti in proporzione ai risultati elettorali ma tenendo conto delle singole competenze. In questo modo abbiamo creato una squadra solida ma efficace». Secondo punto: la civica Mastrangeli Sindaco ha una cambiale in mano. Ha rinunciato al suo assessorato conquistato alle urne per fare spazio ad Azione ed onorare il patto fatto al ballottaggio. «La mia lista ha dimostrato un grandissimo senso di responsabilità». Terzo punto: è quello più politico. Azione entra in giunta con tutt’e due le scarpe, quelle dell’avvocato Alessandra Sardellitti e quelle di Carlo Calenda. «L’accordo ha una valenza di natura politica».

Pragmatico, centrista, forgiato da cinque anni di Parlamento, temprato da dieci anni di assessorato al bilancio al fianco di Nicola Ottaviani. Gli eredi hanno sempre un peso maggiore di quello portato dai predecessori: non finire schiacciati dalla loro ombra. Il Riccardo Mastrangeli visto nelle scorse ore brilla di luce propria. Ha messo in acqua un esecutivo di Centrodestra, inclusi Fratelli d’Italia e Lega. E dentro, per ora, c’è pure Azione. Politica allo stato puro con ampie dosi di variazione sperimentale

Benvenuti nel nuovo mondo del sindaco Riccardo Lord Mastrangeli.

Le deleghe tenute da Mastrangeli

Il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli

Il sindaco Mastrangeli ha tenuto per sé due deleghe importanti: l’Urbanistica e il Decoro Urbano, su cui ha già detto che investirà negli anni cinque milioni di euro. Pesante pure quella. Ha capito tutto: puoi portare la città sulla luna ma se non è asfaltata, è sporca e l’erba non viene tagliata ti giochi la rielezione. La gente ha sotto gli occhi tutti i giorni quella parte della città ed è da quello che ti giudica.

Si occuperà personalmente anche di Servizi informatici Ced (Centro elaborazione dati), Grandi Eventi, Suap e Sue. Ossia lo Sportello unico per le attività produttive e quello per l’Edilizia. Il Mastro, già Contabile (assessore delegato a bilancio e finanze nelle Giunte Ottaviani), ha ridetto «voglio controllare tutto».

Ha ribadito: «Abbiamo tenuto conto dei risultati elettorali, ma anche delle competenze». Un Manuale Cencelli con qualche prerequisito in più: la competenza.

Lista Mastrangeli, Lista… di sacrifici

La Giunta Mastrangeli

Il ringraziamento più grande lo ha voluto fare alla sua Civica: la Lista Mastrangeli Sindaco per Frosinone. Gli eletti Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Francesco Pallone, rinunciando alla poltrona che spettava in Giunta, hanno di fatto consentito ad Azione di entrare e far qudrare gli equilibri politici del nuovo esecutivo. Con tutte le altre forze politiche e civiche che sono state ripagate del loro sforzo elettorale.

Non restano con le mani dietro la schiena. Al capolista Anselmo Pizzutelli è andata la delega (come Consigliere) sul quartiere Scalo. Tutt’altro che un contentino. Dal momento che – come spiega il sindaco – si occuperà dello sviluppo urbanistico, nuove infrastrutture e decoro del quartiere Scalo. Con «un piano di investimento da 30 milioni di euro che verranno impiegati su quella zona della città». Allo stesso modo al consigliere Francesco Pallone andrà la competenza su Sport e Impianti sportivi. 

La Lista Mastrangeli Sindaco? «Si è assunta una grandissima responsabilità, non chiedendo un assessorato, e ho inteso conferire due deleghe strategiche per la nostra amministrazione» ha accentuato il Sindaco di Frosinone. «C’è anche l’impegno dei Partiti e delle Liste a riservarle due presidenze di Commissione, all’Urbanistica e all’Ambiente. Ringrazio i consiglieri eletti e tutta la lista per questa assunzione di responsabilità che hanno avuto non soltanto nei miei confronti ma delle città. Ragazzi davvero eccezionali».

Il mix tra Politica e Civismo

Mastrangeli tra, da sx, i neo assessori Magliocchetti e Piacentini e il vicesindaco Scaccia

Nella Giunta Mastrangeli c’è tanta politica: il già presidente del Consiglio Adriano Piacentini, subcoordinatore provinciale di Forza Italia; il già vicesindaco Fabio Tagliaferri, coordinatore cittadino di FdI; il già capogruppo consiliare della Lega Danilo Magliocchetti. Il centrodestra c’è dentro fino al collo. Ed in più c’è il laboratorio, l’apertura al centro di Calenda: Alessandra Sardellitti è dirigente provinciale di Azione.

Ma anche le Civiche contano eccome. Il vicesindaco è Antonio Scaccia, leader della storica Lista per Frosinone, che vanta Miss Preferenze Francesca Chiappini: la candidata consigliera più votata di tutti. A lui le super competenze in materia di ambiente, transizione ecologica, ciclo rifiuti, verde cimiteriale, mobilità urbana e benessere animale. (Leggi qui Scaccia: «Mi godo mia figlia, per fare il Sindaco c’è sempre tempo»).

Il neo assessore Piacentini, invece, ha ottenuto principalmente il super pacchetto Economia: bilancio, tributi, personale, affari generali, servizi civici e demografici, servizio elettorale, società partecipate. A Tagliaferri i Servizi Sociali: welfare, politiche sociali e fragilità sociali. A Magliocchetti centro storico, artigianato locale, rapporti con le università, con il consiglio comunale e Regione Lazio.

Le forze più grandi: Lista Ottaviani e FdI

Massimiliano Tagliaferri, venturo presidente del Consiglio con la Lista Ottaviani

La Lista Ottaviani, quella dell’ex sindaco e coordinatore provinciale del Carroccio, è stata la più votata di tutte. Avrà anche la presidenza del Consiglio. La maggioranza, in occasione della seduta di insediamento, proporrà il nome di Massimiliano Tagliaferri.

Per il momento si gode i suoi due assessori: Valentina Sementilli e Angelo Retrosi. L’una è delegata ad Attività Produttive, Commercio, Industria, Agricoltura, Pubblica Istruzione, Asili nido e Rapporti con istituti superiori. L’altro è stato riconfermato ai Lavori pubblici e Manutenzione, con l’aggiunta di Edilizia scolastica, Demanio e Patrimonio. Sono due eletti e si sono dimessi per entrare nell’esecutivo. Pertanto faranno il loro ingresso in Consiglio i primi due non eletti: Giovambattista Martino e Mario Grieco.

Fratelli d’Italia, primo Partito di centrodestra e seconda forza di maggioranza, ha preferito ottenere due assessorati anziché un assessorato e la carica di vicesindaco. Con Tagliaferri è entrata in Giunta Simona Geralico: cultura, musei e biblioteche, rapporti con enti e associazioni culturali, turismo e pari opportunità.

Frosinone Capoluogo, invece, è rappresentata da Maria Rosaria Rotondi: Polizia municipale, sicurezza, disciplina della viabilità e traffico. È la quota rosa introdotta al posto del più votato della Lista, il già vicesindaco Pasquale Cirillo, responsabile regionale di Noi di Centro, il nuovo Partito di Clemente Mastella. Fuori dal Consiglio è rimasto il già consigliere comunale Mimmo Fagiolo. Sono tutti e tre ex esponenti di FdI, rimasti fedeli all’allora sindaco Ottaviani e scontratisi per questo con i vertici regionali e provinciali.

Chi resta fuori e chi entra in Giunta

Mastrangeli con il già vicesindaco e assessore Pasquale Cirillo

Il laboratorio politico (con tanto di presenza dell’odierno consigliere Mauro Vicano) è l’assessorato assegnato ad Alessandra Sardellitti: innovazione tecnologica, smart city, politiche giovanili e ufficio Europa. La responsabile provinciale della comunicazione di Azione, il partito di Carlo Calenda, è entrata ufficialmente in una Giunta di centrodestra.

«Sotto il profilo politico ha una valenza enorme – ha detto il sindaco Mastrangeli – perché, al di là della mia particolare simpatia nei confronti dell’onorevole Calenda che non ho mai conosciuto ma spero di colmare questa mia mancanza in tempi brevi. Avere all’interno dell’amministrazione Azione corrobora e rinforza l’azione amministrativa».

Il segnale è lanciato. I margini potrebbero esserci. Non deve trarre in inganno il tweet postato nelle ore scorse dal leader di Azione. Quello in cui già offerto la sua personalissima visione di Governissimo nazionale: «Che ignobile canea – ha twittato Calenda -. Mettete insieme 5S, Lega, Fratelli d’Italia e frattaglie varie. Questo è un Paese dove più del 50% degli elettori continua ancora a pensare che la politica sia fatta di strepiti, strilli e slogan». Non è di certo lo stile di Mastrangeli: è questo a lasciare margini per un possibile laboratorio. Potrebbe cominciare con una moratoria sperimentale di 6 mesi rinnovabili per altri 6: fu la formula che avviò la collaborazione tra Pd e M5S in Regione Lazio culminata poi con l’ingresso nella giunta Zingaretti a distanza di tre anni.

A domanda, Mastrangeli ha risposto: «La mia è un’apertura di credito. Se Azione intende cogliere questa mia apertura, sarò felice di farla. Altrimenti il consigliere Mauro Vicano e l’assessora Alessandra Sardellitti saranno con me. È un’apertura importante nei confronti di questa forza politica a cui guardo con grande favore. Mi auguro che, dopo questo passo che ho fatto con tutte le altre forze politiche, ci possa essere un riscontro di carattere positivo. Non soltanto non ho pregiudizi, ma sto con le braccia aperte». Mastrangeli chiama Calenda. (Leggi qui Calenda: «Riformisti, netti, coerenti». Non dite a Carletto di Frosinone e anche qui Fatta la Giunta, bisogna fare gli Assessori).

Patti chiari in giunta, amicizia lunga?

L’intervento del sindaco Mastrangeli

Massima fiducia nelle doti della neo assessora Sardellitti, ai tempi dei fondi europei garantiti (in prestito) dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). «L’avvocato Sardellitti darà il massimo con le sue deleghe, soprattutto quella importante che riguarda le politiche europee – ha detto di lei il Sindaco – Amplia gli orizzonti, non siamo fermi all’interno di perimetri standardizzati dalle politiche di carattere nazionale. Intendiamo andare oltre, per me Azione è una forza che sta all’interno della nostra amministrazione, con tutti gli ingredienti e le potenzialità per poter andare avanti e soprattutto fare bene insieme».

Poi è tornato a parlare di sé stesso. Mastrangeli ha assicurato: «Il mio impegno sarà enorme, darò tutto me stesso. Ce la metterò tutto per cercare di conseguire gli obiettivi che tutti quanti noi auspichiamo e abbiamo promesso nella nostra campagna elettorale. Sappiate tutti, però, che io pretenderò pari impegno da parte di tutti quanti».

A buon intenditor poche parole, viste le tensioni politiche in seno alle precedenti Giunte Ottaviani. Ma il Lord, guardando Fratello Fabio Tagliaferri – cacciato dal secondo esecutivo dello Zar Nicola, per via del suo passaggio dal Polo Civico a FdI – ha aggiunto: «Non farò nessuno sconto, convinto come sono che io devo essere quello che dà il buon esempio ma pretenderò, non inviterò, da ciascuno il massimo». (Leggi qui Tagliaferri: «Doppio impegno per Partito e Città. Io di bimbi ne ho due»).

A proposito del biodigestore

Un biodigestore per produzione di biometano dai rifiuti

L’Urbanistica, la visione di Città, è dunque affare di Mastrangeli e della sua Lista. Ma a proposito di Ambiente, incalzato riguardo a uno dei punti più scottanti, il sindaco ha messo in chiaro anche la sua posizione sul biodigestore. «La mia personale posizione, anche condivisa dai consiglieri, è quella di avere nella migliore delle ipotesi un biodigestore da cinquemila tonnellate, che sarebbe il top per le nostre esigenze. Il resto non è importante per la nostra città, io faccio gli interessi dei cittadini».

Con la Lista Ottaviani, del resto, sono stati eletti due fervidi sostenitori del No a un biodigestore privato che tratti 90 mila tonnellate annue. Si parla dei Medici di famiglia per l’ambiente Teresa Petricca e Giovambattista Martino.

«Questa è un’amministrazione di grandissimo livello, formata da persone di grandissima esperienza ma anche persone nuove caratterizzate da un grandissimo entusiasmo – ha detto della sua squadra Mastrangeli –. Ho avuto un’attenzione particolare a tutti i Partiti e tutte le Liste civiche che hanno concorso all’affermazione, al successo».