Matricole alla riscossa, ora la salvezza è una missione possibile

Rispetto al passato il vento sta cambiando: le neopromosse non sono più le vittime sacrificali. Monza e Lecce lo hanno dimostrato centrando l’obiettivo. Anche un anno fa Empoli e Salernitana hanno conquistato la permanenza nel massimo campionato. Una vera inversione di rotta che regala fiducia al Frosinone

Alessandro Salines

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La salvezza del Lecce domenica e prima del Monza sono un altro indizio che in Serie A il vento sta cambiando. Le neopromosse non sono le solite vittime sacrificali. Rispetto alle stagioni precedenti sono più competitive e riescono alla fine a raggiungere l’obiettivo. Per il secondo campionato di fila 2 matricole su 3 conquistano la permanenza in Serie A.

In passato accadeva quasi sempre il contrario: andavano giù 2 su 3. Un dato che deve regalare fiducia e forza al Frosinone. Insomma la salvezza non è una missione impossibile: con determinazione, compattezza ed una programmazione di un certo tipo una matricola può farcela e magari provare ad aprire un ciclo.

L’inversione di rotta

Il trequartista Ciurria del Monza

Monza, Lecce e Cremonese erano le neopromosse. Alla fine le prime 2 si sono salvate mentre i grigiorossi sono retrocessi pur conquistando una semifinale di Coppa Italia. Il Monza ha effettuato un vero capolavoro per essere una matricola assoluta in Serie A. I brianzoli, pur partendo male (5 ko nelle prime 5), sono risorti dopo l’avvento in panchina di Raffaele Palladino.

Ad un turno dalla fine sono decimi a quota 52, si sono salvati con 6 turni d’anticipo ed hanno sognato l’Europa in virtù di un 2023 super: 36 punti quanti l’Inter, di più solo Napoli e Lazio. C’è da dire che il Monza ha potuto effettuare investimenti importanti grazie alla proprietà che fa capo a Silvio Berlusconi. Ma resta il grande campionato perché nel calcio non c’è nulla di scontato.

Marco Baroni

Il Lecce invece si è salvato domenica vincendo proprio a Monza. Un altro capolavoro quello dei salentini guidati dall’ex giallazzurro Marco Baroni (chapeau). Un Lecce che potrebbe essere da vero e proprio esempio. Senza spese folli (monte ingaggi più basso) ha raggiunto il traguardo facendo leva su un allenatore competente ed equilibrato, una programmazione oculata ed un scouting efficace grazie al quale ha costruito una rosa competitiva.

Anche un anno fa comunque si sono salvate 2 neopromosse su 3: Empoli e Salernitana mentre è retrocesso il Venezia. I toscani si sono piazzati al 14° posto a quota 41, i campani al 17° a 31.

Quando le matricole erano vittime sacrificali

Il Frosinone di Roberto Stellone subito retrocesso dopo la promozione

Se da un paio di stagioni le neopromosse sono più competitive, in passato non era così. Basta andare indietro di 3 campionati. Nel 2020-2021 sono retrocesse 2 matricole (Benevento e Crotone), mentre si è salvata lo Spezia. Idem l’anno prima: Brescia e Lecce in Serie B, Verona è rimasta in A.

Anche nel 2018-2019 le neopromosse Empoli e Frosinone sono tornate subito tra i cadetti. Come nel 2017-2018 (Verona e Benevento) e nel 2015-2016 (Frosinone e Carpi). Insomma per le matricole l’impatto con la Serie A è stato sempre difficile a dimostrazione che la differenza tra i 2 campionati è molto marcata soprattutto sotto l’aspetto della qualità. Ora però il divario è diminuito ed i risultati lo testimoniano.

La morale per il Frosinone

Il tecnico Fabio Grosso

Le ultime 2 stagioni dunque dovranno essere da insegnamento alla squadra giallazzurra oltre a regalare un’iniezione di fiducia. Di sicuro il Frosinone si presenterà ai nastri di partenza della nuova Serie A con maggiore esperienza e più strutturato. Salvo clamorosi colpi di scena (La Repubblica lo ha accostato alla Juve), il tecnico Fabio Grosso garantirà quella continuità fondamentale per raggiungere certi obiettivi. Ripartire dall’allenatore (insignito del premio “Giuseppe Prisco) sarebbe un passo in avanti. Il direttore Guido Angelozzi inoltre ha dimostrato nella sua lunga e prestigiosa carriera di saper coniugare bene le esigenze tecniche alla sostenibilità economico-finanziaria.

Senza parlare del presidente Maurizio Stirpe, ormai un veterano ed esempio in Italia di un calcio virtuoso. Le premesse ci sono tutte per puntare dritti alla salvezza, compreso il vento che per le neopromosse è cambiato.