Matrimonio con intesa: al banchetto di nozze trovato l’accordo sulla Rigenerazione Urbana

L'accordo è servito. Durante un banchetto di nozze il sindaco di Cassino, il presidente del Cosilam ed un autorevole esponente Dem trovano l'intesa per approvare le linee sulla Rigenerazione Urbana. Si terranno la maggioranza a vicenda su alcuni emendamenti chiave.

L’intesa è cucinata. Verrà servita lunedì durante il Consiglio comunale che a Cassino deve approvare le linee guida sulla Rigenerazione Urbana. Sono le nuove regole attraverso le quali sarà possibile edificare, ristrutturare, recuperare e riqualificare il patrimonio edilizio.

Un tema talmente caldo che la Commissione lo ha bloccato: ha chiesto chiarimenti, preteso di vedere le mappe, acceso i riflettori su annotazioni aggiunte a mano ai testi. Uno stop & go che ha contribuito a logorare ancora di più il sindaco Carlo Maria D’Alessandro (Forza Italia) ed i rapporti con la Lega (che guida la Commissione al ramo con il consigliere Claudio Monticchio) che in città non è ancora rientrata in giunta.

 

La realtà dei fatti è che invece l’accordo per far passare le linee guida sulla Rigenerazione Urbana è già stato raggiunto.

Il sindaco Carlo Maria D’Alessandro, il neo presidente del Cosilam Mario Abbruzzese (Forza Italia) ed un autorevole esponente del Partito Democratico si sono visti nel corso di una cerimonia di nozze alla quale tutti e tre erano invitati.

Hanno parlato a lungo della Rigenerazione Urbana. E alla fine hanno trovato un’intesa. Il rischio in Aula qual è? Che le opposizioni si alleino con una parte della maggioranza (quella più critica con il sindaco) e blocchino tutto. La soluzione individuata è: ci manteniamo il numero legale a vicenda.

Cosa significa? Che ci si sosterrà a vicenda nel momento in cui l’opposizione (insieme a parte della maggioranza) dovesse tentare di far scattare il fuorigioco uscendo dal campo, bloccando la validità delle votazioni per mancanza di un sufficiente numero di consiglieri.

 

In che modo si eviterebbe il fuorigioco? Una parte del Pd terrebbe in campo i suoi consiglieri. Lasciando che la maggioranza si voti il suo emendamento. E rendendo, così, valida la seduta. In cambio, la maggioranza approverebbe un emendamento chiesto da quella parte del Pd.

 

Gli emendamenti caldi con i quali cambiare in corsa le parti importanti del testo sono quelli messi a punto dall’assessore Benedetto Leone e dai consiglieri Panaccione e Ranaldi. Toccherebbero le parti più sensibili, che sono state al centro delle discussioni di queste settimane: il reinserimento della zona D nelle Linee Guida.

 

Le prime conferme dell’accordo fatto durante la cerimonia di nozze sono arrivate in serata. Il presidente d’aula Dino Secondino ha concordato un incontro tra i capigruppo della maggioranza. Da allargare però ai capigruppo della minoranza.

Lo scopo è quello di mostrare la massima disponibilità al dialogo e dare l’impressione di voler arrivare ad un documento che sia il più possibile condiviso.

 

In realtà è tutto scritto. L’accordo è cucinato. Deve solo essere servito.