Salvini ed il ‘caso Terracina’: “Ne parlo con Giorgia. Zingaretti via a settembre”

Dopo la manifestazione a Terracina, il leader della Lega va a tavola al Caminetto con Claudio Durigon ed il coordinatore di Forza Italia Claudio Fazzone. "Parlerò di Terracina con Giorgia": FdI non trova l'accordo. Regionali: "Zingaretti va a fare il minsitro, in autunno si dimette"

Tutti insieme appassionatamente: la sala è quella del ristorante Il Caminetto a Terracina. Tutta riservata solo per loro. A capotavola c’è il Segretario Nazionale della Lega Matteo Salvini, in polo azzurro savoia e jeans. Alla sua destra siede in camicia bianca l’ex sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, il papà di Quota Cento, poi il consigliere comunale e provinciale di Terracina Domenico Villani. Di fronte a loro, sull’altro lato del tavolo, a sinistra del capitano c’è il coordinatore regionale Francesco Zicchieri in camicia azzurra fuori dai pantaloni. Poi il segretario provinciale dimissionario della Lega Silviano Di Pinto ed il dirigente Luca Carocci. Ma non è un tavolo solo leghista. Alla sinistra di Salvini c’è il plenipotenziario di Silvio Berlusconi nel Lazio Claudio Fazzone. Lo accompagna Augusto Vasile, l’unico superstite della pattuglia di Forza Italia in Consiglio.

Tra bruschette e crudi di pesce, prima di affrontare la piazza, è con loro che il leader della Lega parla delle prossime elezioni. Comunali e Regionali nel Lazio. Vicine. Entrambe, nelle previsioni di Salvini.

Ne parlo con Giorgia

IL TAVOLO CON SALVINI AL CAMINETTO

Il nervo scoperto è Terracina. Con Fratelli d’Italia non c’è modo di trovare la sintesi. Lega e Forza Italia sono d’accordo: vogliono candidare a sindaco Luca Caringi, l’ex coordinatore di FdI uscito dal Partito e dalla giunta comunale per giocarsi la carta della candidatura. C’è anche lui al tavolo del Caminetto. Nel suo (ex) Partito la scelta non è caduta su di lui ma sulla vicesindaco Roberta Tintari: sarà lei a correre per i Fratelli d’Italia con l’obiettivo di raccogliere l’eredità di Nicola Procaccini che un anno fa le ha passato la fascia per andare a fare il parlamentare a Bruxelles.

Cosa importa a Matteo Salvini di una città con 46mila abitanti? Terracina non è una metropoli, non è strategica. È però la città del suo coordinatore regionale. È uno dei fronti aperti con FdI nel gioco degli equilibri al tavolo delle candidature.

Un target dannatamente importante. Al punto che Matteo Salvini dice ai suoi commensali: “Il Centrodestra deve essere unito deve essere unito e compatto. Farò di tutto per riuscire ad ottenere l’unità anche a Terracina”. Lascia capire che ne parlerà personalmente con Giorgia Meloni. Perché – come ha detto poco prima in piazza – “se domani scenderemo in piazza per mandare a casa il Pd a Roma, non si può tenere il Pd a Terracina. Li vogliamo mandare via dal Governo e non possiamo portarli in Comune a Terracina».

Il fatto è che con i Civici dal passato nel Pd questa amministrazione ci ha governato per cinque anni. Incontrando meno difficoltà nel dialogo con loro che con la Lega di Zicchieri. E poi, l’altro fatto è che Nicola Procaccini gode di un certo credito presso Giorgia Meloni: è stato il suo portavoce quando lei era Ministro e quando era vice presidente della Camera.

In Regione si vota a maggio

SALVINI E ZICCHIERI, ALLE LORO SPALLE OTTAVIANI

Matteo Salvini ha detto ai suoi commensali di tenersi pronti per le elezioni Regionali. Perché a settembre, dopo le comunali ci sarà un nuovo Governo. Arriveranno al pettine tutti i nodi lasciati dal Covid.

Il Paese chiamerà tutti in un Governo di risanamento nazionale e di grandi riforme. Nicola Zingaretti andrà a fare il ministro: a quel punto in Regione Lazio si andrà a votare a maggio o giugno del prossimo anno. Tenetevi pronti.

Ma la Lega cala nei sondaggi

In mattinata, incontrando i sostenitori, Matteo Salvini ha parlato anche di politica europea e nazionale. A segurlo c’era anche il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani.Finché l’Europa fa stare bene gli italiani va bene, se non lo fa io dico prima gli italiani. Non sono a disposizione della Merkel o del primo lussemburghese che passeggia per Terracina. In bocca a lupo al prossimo candidato sindaco di questa città“.

Gli fanno notare che i suoi sondaggi sono in calo: gli ultimi sono usciti da poche ore. Lui risponde poco più tardi dalla sua bacheca Facebook: “Stamane felice di essere tornato a Terracina, grazie per il vostro affetto: questi sono i sondaggi che contano

In realtà il sondaggio di Monitor Italia (nato dalla collaborazione tra Agenzia Dire e Istituto Tecnè) traccia una situazione meno tranquilla. I numeri dicono che cala ancora la Lega nel consenso tra gli italiani con il Partito Democratico che invece sale e riduce lo svantaggio. Bene Azione, secondo Partito per incremento negli ultimi sette giorni. E’ quanto emerge da, con interviste effettuate il 2 e 3 luglio.

Il Carroccio perde 0,3% (ora 25,5%) e vede avvicinarsi il Partito Democratico (20,2%), partito con il migliore incremento nell’ultima settimana (+0,4%). Lieve flessione di Fratelli d’Italia (-0,1%), ora al 15,9% e sempre terzo partito.

Il Movimento Cinque Stelle guadagna 0,1% e arriva al 14,6%. Stabile Forza Italia con 8,2%, mentre Italia Viva di Renzi tocca il 3% (+0,1% negli ultimi sette giorni). Sensibile la crescita di Azione (+0,3%), ora al 2,9%. La Sinistra (2,5%) e Verdi (1,8%) perdono 0,1%. Stabile +Europa all’1,7%.

C’è fiducia nel Governo

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

ma il dato che più fa riflettere è che gli italiani hanno fiducia in questo governo. Almeno quelli che hanno risposto al sondaggio.

L’esecutivo a guida M5s-PD-Leu-Iv nell’ultima settimana ha guadagnato lo 0,6% nei consensi tra gli italiani. Di contro cala la percentuale di coloro che non hanno fiducia nel Conte 2.

Il governo giallorosso ora ispira fiducia nel 29,6% degli italiani (29% sette giorni fa). Ancora più sensibile il calo di coloro che non hanno fiducia (-0,9%): la scorsa settimana era 67,1%, oggi 66,2%. Non risponde il 4,2% (3,9% nell’ultima rilevazione).

Chissà se Terracina porterà qualche soddisfazione al Capitano.