Maurizio come Benito Stirpe, ora anche lui è Cavaliere del Lavoro

Maurizio Stirpe Foto Federico Proietti

Maurizio Stirpe come il papà Benito: il presidente della Repubblica lo ha nominato Cavaliere del Lavoro. Con lui altri 24 capitani d'industria: da Ferragamo a Merloni e Allegrini. Storie di un'Italia che ancora crede nel Lavoro

Maurizio come Benito. Con la stessa passione per le sfide impossibili e per il calcio. La stessa capacità di guardare lontano tenendo lo sguardo in alto. Nasce così il piccolo impero della Prima, partito da Torrice per arrivare a mettere radici in Francia, Germania e Slovacchia. Prende forma così la favola di una squadretta raccattata in Serie C e portata a giocare contro Juve, Inter e tutte le altre in Serie A. In uno stadio che il presidente Maurizio ha visto realizzare dalle imprese edili capitanate dal fratello Curzio, bruciando le tappe proprio come avrebbe voluto papà, il cavaliere Benito. Oggi c’è un’altra distanza in meno a separare il mito di Benito Stirpe da quello di suo figlio: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha firmato il decreto con il quale ha nominato Cavaliere del Lavoro anche Maurizio Stirpe.

Una delle cerimonie per la consegna delle onoreficenze di Cavaliere del Lavoro. Foto © Paola Onofri / Imagoeconomica

I 25 nomi dei nuovi Cavalieri del Lavoro sono stati proposti dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, di concerto con la ministra delle Politiche Agricole Alimentari Forestali Teresa Bellanova. Ci sono nomi che hanno fatto la storia dell’imprenditoria nazionale: da Merloni con la sua Ariston a Ferragamo con i suoi cuciti, da Allegrini con il suo brunello e Castagna con la Bpm. Nomi che facendo crescere le loro imprese hanno contribuito in modo rilevante alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione delPaese.

Da Torrice al mondo

Maurizio Stirpe Foto © Imagoeconomica / Rocco Pettini

Maurizio Stirpe taglia il traguardo dei Cavalieri del Lavoro dopo avere costruito un impero di plastica. Quella buona, diversa per ogni necessità ma sempre capace di superare la prova del milione di cicli. Dalle maniglie per le auto ai gommini per le lavatrici: ogni suo componente, prima di essere messo in produzione, deve avere funzionato almeno un milione di volte senza essersi inceppato mai.

Nasce così la Prima di Torrice. Cresciuta all’ombra della Fiat e diventata sempre più grande. Perché in tanti sanno lavorare ma in pochi sanno fare le cose per bene. Riuscendo anche a contenere il prezzo. In pochi anni la Prima diventa una Holding: Prima Sole Components Spa.

Oggi non produce soltanto ma progetta: componentistica in plastica per il settore automotive e per quello degli elettrodomestici. Dal 2000 avvia l’internazionalizzazione con l’apertura di tre stabilimenti di cui uno in Francia per la fornitura di Whirlpool Europe, uno in Germania e uno in Slovacchia per servire i settori automotive e degli elettrodomestici. Oggi i pezzi da un milione di cicli sono sulle auto Fca, Bmw, Volvo, Volkswagen e Mercedes Daimler.

Opera con 12 stabilimenti produttivi: 8 in Italia e 4 all’estero. Più 2 centri di ricerca e sviluppo con 60 ricercatori. L’export vale il 30% del fatturato. Occupa 2.920 dipendenti, di cui 1.990 in Italia.

Da tre mandati è vice presidente nazionale di Confindustria, con delega al Lavoro.

E tutti gli altri

Sergio Mattarella

Con Maurizio Stirpe, sono stati Nominati Cavalieri del Lavoro Paolo Merloni, presidente esecutivo di Ariston Thermo Group, amministratore delegato di Merloni Holding e membro dell’Executive Council di Ehi (Association of the European Heating Industry); Ferruccio Ferragamo, presidente di Salvatore Ferragamo Spa, leader mondiale nella creazione, produzione e vendita di calzature, capi di abbigliamento e accessori di lusso. Maria Allegrini, dell’omonima famiglia che ha reso eccellenze mondiali i vini come Amarone, Brunello e non solo; produce oltre 4 milioni di bottiglie l’anno, tra cui Amarone, Bolgheri e Brunello di Montalcino.

Guido Valentini viene considerato il re dell’industria metalmeccanica, dal 1993 è presidente di Rupes Spa, attiva nella produzione di utensili professionali e sistemi di aspirazione; nel 2010 brevetta ‘Bigfoot‘, un sistema di lucidatura delle superfici metalliche riconosciuto a livello mondiale. Lorenzo Coppini è amministratore delegato di B&C Speakers, fondata dallo zio come piccola realtà artigianale e oggi leader mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di componentistica interna per altoparlanti ad uso professionale.  

Anna Maria Grazia Doglione è presidente  di Fondalpress, societa’ attiva nella produzione di getti in leghe di alluminio per i settori automotive, tessile, elettromeccanico, idraulico, arredamento, illuminazione e energie rinnovabili. Enrico Marchi è presidente e amministratore delegato di Save Spa, società di gestione dell’aeroporto Marco Polo di Venezia; inoltre è presidente di Banca Finint, attiva nel leasing finanziario.

Luciano Martini è fondatore e presidente di Unigrà Spa, oggi leader nella trasformazione e vendita di grassi alimentari e semilavorati per il settore alimentare. Giuseppe Castagna è amministratore delegato di Banco Bpm Spa, terzo gruppo bancario italiano. Antonio Campanile è presidente di Saci Industrie attiva nella produzione di detergenti.

Guido Ottolenghi è presidente della Pir Spa, azienda di famiglia attiva nello stoccaggio, movimentazione e distribuzione di rinfuse liquide e prodotti solidi. Giuseppe Maiello è fondatore e vicepresidente esecutivo di Gargiulo & Maiello Spa, attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti per l’igiene e la bellezza.

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