Dopo il maxi conguaglio Acea ecco quelli per i rifiuti: 9 milioni

Se non vi basta il maxi conguaglio sulle bollette Acea eccone un altro: il conguaglio da 9 milioni di euro sulle tariffe dei rifiuti. E ci sono due mesi di tempo per provvedere. Altrimenti il Tribunale Amministrativo Regionale nominerà un commissario e ci penserà lui.

Tutta colpa di qualcuno che non ha fatto il suo dovere. Nel caso dell’acqua il primo maxi conguaglio da 75 milioni si è formato perché i sindaci hanno deciso di impugnare la tariffa stabilita dall’allora presidente Francesco Scalia con una transazione che chiudeva ogni porta ad Acea; i sindaci invece dissero che la tariffa era da rivedere, ne stabilirono una provvisoria in attesa di rifare i conti, alla fine si scoprì che era giusta la cifra indicata dall’inizio. Il conguaglio è la differenza tra la tariffa provvisoria e quella corretta.

Nel caso dei rifiuti non è colpa dei sindaci. Ma della Presidenza del Consiglio dei Ministri (fino al 2008) e della Regione Lazio (dal 2009). A loro è stata assegnata la competenza di stabilire la tariffa alla quale bisogna pagare l’immondizia che avanza dopo che è stata lavorata nello stabilimento Saf e trasformata in combustibile per ricavare energia elettrica nel termovalorizzatore di San Vittore del Lazio. Ciò che non diventa carburante finisce in discarica e ogni metro cubo di spazio va pagato.

La tariffa è stata ‘calmierata’ per anni, cioè i cittadini della provincia di Frosinone hanno pagato una tariffa scontata, per compensarli della scomodità d’avere la discarica sotto casa; gli altri pagano a prezzo pieno.

Ma dal 2007 bisognava rivedere le cifre. E qualcuno se n’è dimenticato.

La società che gestisce l’impianto, la Mad, stanca di aspettare s’è rivolta al Tar. La sentenza è arrivata a gennaio 2014: condanna per Palazzo Chigi e la Pisana, dichiarate «inadempienti nell’aggiornamento della tariffa per il conferimento in discarica dei rifiuti». Totale da pagare: circa nove milioni di euro più interessi e rivalutazione.

Chi li tira fuori? Il funzionario distratto che si è dimenticato di fare la tariffa? No. L’assessore che non ha vigilato su quella scadenza? No. Il Presidente del Consiglio dei Ministri? Nemmeno a parlarne. La Regione Lazio si è fatta fare un parere legale da un avvocato ed ha trovato la soluzione: spacchettare per bene i 9 milioni, spalmarli in 72 rate mensili, pagare il debito in sei anni. Si ma chi tira fuori i soldi? Il genio che ha fatto il parere alla Regione ha detto che l’immondizia è dei cittadini, la differenza di tariffa è roba loro, quindi devono pagare i cittadini.

E come glieli facciamo pagare, gli mandiamo un bollettino? No, troppo scomodo; troppe domande; poi si scopre che qualcuno non ha fatto il suo dovere. Così è stato ordinato alla Saf (società pubblica che appartiene ai Comuni della provincia di Frosinone) di aggiungere quelle 72 rate sulle prossime 72 bollette.

Il provvedimento è arrivato tra capo e collo al presidente della Saf Mauro Vicano poco dopo essere stato eletto. Nessuno lo ha sentito dire chiaramente «Non ci penso proprio». ma nei fatti non ha messo nemmeno un centesimo sulle bollette dei cittadini.

Allora? Mad è dovuta tornare dai giudici del Tar e dirgli che con la loro sentenza a Frosinone ci si stavano facendo i ventagli. I giudici non l’hanno presa molto bene. Il 19 settembre hanno emesso una nuova sentenza: sessanta giorni di tempo, o escono i soldi per i conguagli o viene nominato un commissario.

C’è un passaggio nuovo però. Il Tar ha detto che ad aprire il portafogli deve essere la presidenza del Consiglio dei Ministri e deve essere la Regione Lazio. I soldi li cacciassero loro e prima di due mesi. «L’eventuale ripetizione delle somme versate alla ricorrente a titolo di risarcimento dei danni – scrivono i giudici nell’ultima sentenza – potrà avvenire, appunto, solo a seguito del pagamento in favore della Mad, e nei limiti di quanto alla stessa corrisposto».

Quindi prima paghi e poi si vede come mettere i 9 milioni nella bolletta dei cittadini.

Ma quelli che si dimenticarono di fare la tariffa e ci hanno fatto accumulare questi 9 milioni di conguaglio che fine hanno fatto? Sono tutti ancora dietro alla loro scrivania?

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