Meglio i giochi trasversali, il centrosinistra può attendere

Nel capoluogo si lavora per riunire la coalizione, ma non è il Pd a prendere l’iniziativa. In realtà a mandare in soffitta la coalizione sono state le intese trasversali: per esempio all’Asi e alla Provincia. Ma anche nel passato più o meno prossimo o remoto. E adesso è complicato rimettere insieme i cocci.

Se ne sta parlando limitatamente a Frosinone, che è sì il capoluogo ma certamente non ingloba l’intero territorio provinciale. Parliamo della necessità di verificare se esistono le condizioni per ricostruire il centrosinistra.

In realtà il tema dovrebbe essere prioritario su tutto il territorio ciociaro. Ma curiosamente si registrano i silenzi del Pd, che invece dovrebbe essere l’architrave.

Calcagni, Iacovissi, Ambrosiano

Lo ha detto Vincenzo Iacovissi, vicesegretario nazionale del Psi. Ma quali sono le forze del centrosinistra da provare a mettere intorno a un tavolo? Sicuramente il Pd e il Psi, ma anche Azione e Italia Viva. Quindi Articolo 1 e Demos. Senza però dimenticare i Verdi e tutto quel mondo che fa dell’ambiente la vera priorità. Quindi bisognerebbe cercare di capire se il Movimento Cinque Stelle è intenzionato ad andare a vedere le carte. E quale M5S: perché a Frosinone è evidente quanto sia distante la posizione del consigliere eletto Christian Bellincampi da quella dei parlamentari cittadini. (leggi qui I Socialisti al Pd: «Basta errori e diteci con chi volete stare»).

Il vero problema sta nel Pd

In questo momento si parla di una simile ipotesi per le elezioni comunali di Frosinone. C’è chi obietta che in questo modo si pregiudicherebbe sul nascere la possibilità di intese con le liste civiche. Non è così, perché le due cose non sono incompatibili. I problemi veri sono altri. E risiedono nel Partito Democratico.

Sia Francesco De Angelis che Antonio Pompeo in questi anni non hanno affatto disdegnato accordi trasversali, anche e soprattutto con pezzi di centrodestra. Senza il sostegno del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, Francesco De Angelis la prima volta non sarebbe diventato presidente dell’Asi. L’area di Francesco Scalia era contraria.

Antonio Pompeo con la sua amministrazione

Antonio Pompeo mai e poi mai sarebbe stato eletto presidente della Provincia senza il contributo determinante di Forza Italia (allora guidata da Mario Abbruzzese) e il Nuovo Centrodestra di Alfredo Pallone. Sono fatti che hanno lasciato il segno.

Già in passato si erano registrati accordi trasversali forti: tra Francesco Scalia (Pd) e Anna Teresa Formisano (Ccd), tra Francesco De Angelis (Pd) e Alessandro Foglietta (An). Qualche anno fa, per contrastare il centrodestra di Antonello Iannarilli nacque il cosiddetti Terzo Polo, del quale facevano parte Domenico Marzi, Anna Teresa Formisano e Alessandro Foglietta.

Trasversali è bello

Una serie lunghissima di intese trasversali quindi, che alla fine hanno minato soprattutto il centrosinistra. Adesso che in tutta Italia Enrico Letta, segretario del Pd, sta rimettendo insieme i cocci della coalizione (non senza fatica ma con evidenti successi), ci si pone il problema pure in Ciociaria. E in teoria dovrebbe essere il Pd del segretario Luca Fantini ad assumere l’iniziativa e a convocare attorno allo stesso tavolo Psi, Italia Viva, Azione, Articolo 1, Demos, Verdi e altre forze politiche. Oltre al Movimento Cinque Stelle.

Ma non sembra essere questa la priorità.