Mensa scolastica, il conto è salato

A Frosinone il secondo costo più alto nel Lazio per i servizi di mensa scolastica. Ma una spiegazione c'è

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il conto mensile è di 82 euro: è quanto una famiglia italiana ha speso in media al mese, nell’anno scolastico in corso, per la mensa di un figlio iscritto alla scuola primaria o dell’infanzia. Si tratta di circa 4 euro a pasto.

A livello di singoli capoluoghi di provincia, sono le famiglie di Barletta a spendere di meno per il singolo pasto: 2 euro sia per l’infanzia che per la primaria. Mentre per l’infanzia si spende di più a Torino: 6,60 euro a pasto. E per la primaria a Livorno e Trapani: 6,40 euro. 

Sono i dati che emergono dalla lettura della VI Indagine sulle mense scolastiche in Italia, realizzata da Cittadinanzattiva.

Il report

Il report ha effettuato un’indagine sulle tariffe applicate al servizio di refezione scolastica per le scuole dell’infanzia e primarie, in tutti i capoluoghi di provincia italiani. Il periodo preso in esame è l’anno scolastico 2022/23: le tariffe sono state raffrontate a quelle rilevate per l’anno scolastico 2020/2021.

La famiglia di riferimento è composta da tre persone (due genitori e un figlio minore), ha un reddito lordo annuo di € 44.200, con corrispondente ISEE di € 19.900. Nel calcolo della quota annuale del servizio di ristorazione scolastica si è ipotizzata una frequenza di 20 giorni mensili per un totale di 9 mesi escludendo eventuali quote extra annuali e/o mensili.

La situazione nel Lazio

 Ammonta a 73 euro è la spesa media che una famiglia nel Lazio sostiene per la mensa scolastica nell’anno in corso, rispetto agli 82 euro della media nazionale (+2% rispetto al 2020/21).

La regione mediamente più costosa è la Basilicata (109 euro mensili) mentre quella più economica è la Sardegna (58 euro nell’infanzia e 62 euro per la primaria).

Quanto si spende in ogni capoluogo del Lazio? La situazione è questa:

 Come è agevole rilevare a Frosinone si registra il secondo costo più elevato del Lazio, dopo Rieti. Il capoluogo ciociaro è parecchio al disopra della media regionale, di 26 euro per il costo mensile e di ben 234 euro per il costo annuale.

C’è da dire che il Comune di Frosinone con i suoi 99 euro registra i costi più alti mensili, sia rispetto alla media nazionale, che rispetto a Roma. Ma anche costi più elevati rispetto altre ad importanti città del nord Italia, come ad esempio: Milano € 67,20/mese, Firenze 74€/mese, Genova 90€/mese, Venezia 80€/mese.

La spiegazione

Rossella Testa e Riccardo Mastrangeli (Foto © Stefano Strani)

Tuttavia, per analizzare oggettivamente il costo per il servizio mensa di Frosinone è necessario tenere conto di un dettaglio fondamentale. In tutte le scuole il costo del pasto è ben più alto di quello che viene fatto pagare alle famiglie: a contenerlo interviene il Comune mettendo una quota.

Anche il Comune di Frosinone lo fa. Ma le sue casse sono da dieci anni sottoposte alla procedura di rientro pluriennale: in pratica sta risanando i conti azzerando tutti i debiti dopo averli spalmati in dieci anni. E questo ha limitato moltissimo la possibilità di intervenire sul contenimento dei costi per i servizi comunali a domanda individuale. Come appunto il servizio mensa.

Per il comune capoluogo diventa prioritario avere quanto prima risposte dalla Corte dei Conti dopo la recente audizione dell’assessore al Bilancio Adriano Piacentini. La Corte ha voluto verificare la fase finale del piano di rientro: ha chiesto chiarimenti sulle somme accantonate per i contenziosi legali aperti e su come si intende fare fronte ad alcune pratiche ben precise. Uscire da quel piano di rientro serve anche ad avere un conto della mensa meno salato.