Dai veleni per i rom a Torre Maura a piazza Gramsci: si insedia il nuovo Direttore della Provincia di Frosinone

Si è insediata il nuovo Direttore Generale della Provincia di Frosinone. È l'ex responsabile dell'ufficio speciale Rom di Roma Capitale. Su di lei le polemiche per i trasferimenti a Torre Maura. Ecco come andarono i fatti.

Dal Campidoglio di Roma è andata via tra i veleni. A Frosinone in piazza Gramsci è arrivata tra gli squilli di fanfara. La dottoressa Michela Micheli è il nuovo direttore generale dell’amministrazione Provinciale di Frosinone. Ed è la ex direttrice dell’Ufficio Speciale Rom, Sinti e camminanti del comune di Roma Capitale. Ha preso servizio lunedì in Ciociaria.

Il caso ‘Torre Maura’

I veleni romani sono quelli legati ai fatti di Torre Maura. È stata lei a disporre il trasferimento di 77 rom nell’ex clinica in via Codirossoni nella zona di Torre Maura, scatenando la reazione del quartiere. Un incendio sul quale hanno soffiato con forza Casapound e Forza Nuova, alimentando le paure e generando nuove intolleranze. Lo stesso ministro dell’Interno Matteo Salvini ci si era tuffato cercando di mettere in difficoltà l’amministrazione di Roma.

Il vice premier aveva tuonato «È sbagliato spostare dalla sera alla mattina decine di persone da una periferia ad un’altra periferia. Le cose vanno fatte alla luce del giorno ed in modo trasparente. I rom che vogliono integrarsi sono i benvenuti: quelli che pensano al furto non meritano niente».

Una situazione che ha rischiato di prendere in contropiede la sindaca Virginia Raggi. Come spesso accaduto in situazione analoghe ha detto di non saperne niente. E per questo ha disposto a una serie di verifiche interne sulle decisioni prese dalla dottoressa Michela Micheli. Che sono ancora in corso.

Accusa la sua (ormai ex) funzionaria di non avere comunicato alla parte politica lo spostamento delle famiglie Rom.

Perché era importante (dal punto di vista della sindaca) che la dottoressa Micheli l’avvisasse? Cosa spinse all’epoca una parte del Campidoglio a parlare di “Gestione inqualificabile dei trasferimenti“? Non una questione di procedure. Ma il fatto che quel Municipio VI è la roccaforte del Movimento 5 Stelle, lì la lista ha toccato punte del 70% nelle elezioni del 2016. Nei giorni successivi alla protesta i Rom sono stati trasferiti di nuovo e in segreto “per motivi di sicurezza“.

Caccia al responsabile

Sedata la guerriglia è iniziata la caccia al colpevole. Chi ha mandato i rom a Torre Maura? Perché ha scelto quella destinazione? E perché non ha avvertito la parte politica?

La prima risposta è il nome della dottoressa Michela Micheli. La terza è: perché non era tenuta a farlo. La risposta alla seconda domanda? Sta in un bando approvato esattamente un anno fa. Serviva per sanare un altro problema: l’affidamento diretto del centro di via Toraldo a Roma. Gli uffici della dottoressa Micheli hanno applicato il bando in maniera precisa e rigorosa, senza interpretazioni forzate. L’esito è stato l’affidamento del bando ad una cooperativa che come destinazione aveva indicato l’ex clinica di via Codirossoni a Torre Angela, trasformata in centro di accoglienza.

Procedura limpida. Corretta. Ineccepibile. Impossibile contestare qualunque cavillo. Ma occorreva qualcuno con il quale prendersela. Contestandgli di non avere avvisato. E la dottoressa Micheli era la vittima migliore: primo perché era la dirigente, secondo perché aveva già le valige pronte ed era in attesa solo del via libera al trasferimento a Frosinone. Ma in questo modo tutti hanno pensato (sbagliando) che si trattasse di un allontanamento punitivo.

Chi è il nuovo direttore generale

Il nuovo direttore generale della Provincia di Frosinone è laureata in Giurisprudenza. Ha 49 anni e può vantare una lunga carriera nel settore dei Servizi Educativi e Scolastici e di Università, Lavoro e Socializzazione.

I primi passi li ha mossi a Ferentino e Velletri. A Roma c’è arrivata nel 2007 con un incarico in quello che all’epoca era il Municipio XIII. Poi è passata a vari incarichi di responsabilità, sempre a Roma e nel suo settore di competenza. Fino al delicatissimo incarico assunto nel 2017 di dirigere l’ufficio Rom, Sinti e Caminanti.

L’ultimo, prima di tornare in provincia di Frosinone.

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