Saf, plebiscito per Migliorelli: confermato con un solo voto contro

Cosa vuol dire l'elezione bis di Lucio Migliorelli alla presidenza della Saf. Come si leggono i numeri. L'accordo trasversale: un solo voto contrario. Il ruolo di De Angelis e Quadrini. Un successo centrato da Migliorelli grazie a quattro decisioni strategiche. Ecco quali

La rivoluzione dei rifiuti va vanti. Non si ferma il piano per chiudere il vecchio stabilimento Tmb di Colfelice e sostituirlo con un moderno impianto per il recupero totale dei materiali. Il presidente Lucio Migliorelli è stato confermato alla guida della Saf, la società pubblica composta dai Comuni della provincia di Frosinone in parti uguali per lavorare le immondizie prodotte dai cittadini.

Non è stata un’elezione: è stato un plebiscito. Migliorelli e la nuova rotta per i rifiuti tracciata oltre un anno fa hanno ottenuto praticamente l’unanimità. Un solo voto contrario in tutta la provincia di Frosinone: è quello del sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi, fedele alla sua linea di isolamento che nei mesi scorsi lo ha già portato fuori dai giochi per l’elezione del presidente Cosilam.

A favore di Lucio Migliorelli hanno votato tutti. Sul piano politico l’ha sostenuto il Partito Democratico, tutti i sindaci di centrosinistra, l’ha votato Forza Italia e pure Fratelli d’Italia. Neanche la Lega ha votato contro: i suoi sindaci non si sono schierati contro Migliorelli e soprattutto il suo piano che mette fine ad un modello durato oltre 25 anni. Così i sindaci neoleghisti Riccardo Frattaroli di Settefrati e Franco Moscone di Casalvieri si sono astenuti; stessa posizione per il civico Gianni Taurisano di Filettino.

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani non ha votato il presidente: ha lasciato l’aula per non partecipare. Prima però si era espresso sul Bilancio: contrario.

I numeri

L’ASSEMBLEA DEI SINDACI DURANTE IL MINUTO DI SILENZIO INIZIALE

Hanno partecipato all’assemblea 74 soci su un totale di 92 (91 Comuni ciociari e l’Amministrazione provinciale). Hanno risposto presente i sindaci (o loro delegati) di 73 Comuni e la Provincia. Tutti hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del Covid, su richiesta del presidente uscente.

Lucio Migliorelli è stato confermato presidente della Saf con il 76% dei voti dei sindaci presenti (3 astenuti, 1 contrario). Con lui è stato confermato in blocco il Consiglio d’Amministrazione uscente: Marco Di Torrice e Daniela Mancinelli.

Numeri da plebiscito anche per il Bilancio 2019. È stato approvato dal 71% dei Comuni presenti all’Assemblea: 3 gli astenuti e 5 i contrari.

Non è solo un risultato politico ma anche tecnico. Quel voto va a premiare anche e soprattutto il piano d’azione messo a punto da Lucio Migliorelli. Lo dimostra un numero su tutti: la percentuale dei voti favorevoli è stata superiore a quella registrata 3 anni fa in occasione della sua prima elezione.

La strategia

FRANCESCO DE ANGELIS

Il presidente Migliorelli ci ha messo i numeri e la progettualità, la visione di un nuovo modello di moderna gestione dei rifiuti, basato sull’economia green e sul modello di economia circolare che prevede il riciclo di tutto quanto sia recuperabile.

Ma la strategia politica ce l’ha messa Francesco De Angelis. Ancora una volta è stato il vecchio leader del Partito Democratico ad agire nel buio ed a fari spenti. Senza lasciare tracce: ufficialmente non ha mosso dito, nella realtà ha lavorato pancia a terra per garantire che il rinnovo della presidenza Saf non diventasse una palude politica nella quale fare imboscate contro Migliorelli ed il suo progetto.

Il risultato del lavoro compiuto dal presidente e della strategia messa in campo dal leader è: un solo contrario in tutta la provincia di Frosinone.

L’Assemblea dei sindaci – dice Francesco De Angelisha fatto la scelta giusta visto il lavoro svolto da Migliorelli in questi anni. Sono certo che si potrà proseguire, di concerto con i primi cittadini del territorio, nel garantire un servizio di gestione dei rifiuti innovativo, che punti sull’economia circolare e che tuteli l’ambiente e la salute dei cittadini”.

Le reazioni

MAURO BUSCHINI E MARCO DELLE CESE

Un giudizio confermato da Marco Delle Cese, presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale. “La strada dell’innovazione viene premiata. Lucio Migliorelli in questi anni ha dimostrato grande
impegno e massima attenzione
puntando all’efficientamento del servizio e
all’innovazione dello stesso. Ed è giusto proseguire su questa strada che è
risultata vincente
”.

Più sintetico il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Ha espresso “l’auspicio di poter coniugare sempre il ciclo virtuoso della lavorazione dei rifiuti con il rispetto e la salvaguardia di ambiente e territorio”.

Il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini ha avuto Lucio Migliorelli nella sua squadra di governo quando era il responsabile dell’Ambiente delle Discariche nel Lazio. Lì il centrosinistra ha scoperto di avere in casa un tecnico con un elevato livello di competenza sulla normativa ambientale, ferrato nei numeri, dotato della giusta capacità di relazione con la politica.

Lucio – spiega ora Mauro Buschini sta lavorando per trasformare il ciclo dei rifiuti in una visione moderna e green. Tutela dell’ambiente e nuovo sviluppo in una ottica di economia circolare sono obiettivi concreti da raggiungere in un lavoro di raccordo con i sindaci del territorio“.

MAURO BUSCHINI E SARA BATTISTI

Soddisfazione viene espressa da Sara Battisti a nome del Gruppo del Pd in regione Lazio. “La continuità nell’amministrazione di una società di così grande rilevanza per la nostra provincia è un plusvalore che permetterà di proseguire nell’importante lavoro iniziato. Ora continuiamo sulla strada dell’economia circolare dei rifiuti, di un territorio a misura d’uomo e di ambiente che Lucio aveva iniziato nel precedente mandato, contro i facili populismi e alcune prese di posizione poco responsabili“.

Per la Lega è inciucio

PASQUALE CIACCIARELLI

La Lega non ha votato contro Lucio Migliorelli. Ma nonostante questo il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli parla di “Ennesimo inciucio tra Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia. A parole sostengono di volere tutelare e difendere la provincia di Frosinone, nei fatti non lo fanno. La conferma di Lucio Migliorelli alla presidenza della Saf ne è la prova provata”.

Il consigliere regionale punta il dito contro i rifiuti che arrivano da Roma. Migliorelli un anno fa aveva dimostrato che era grazie a loro che i cittadini ciociari potevano pagare una bolletta dei rifiuti più leggera, senza avvertire il peso dei milioni necessari per costruire il nuovo stabilimento che riciclerà tutto ad inquinamento zero. E infatti i sindaci gli avevano approvato il piano a larghissima maggioranza.

Ora Pasquale Ciacciarelli punta il dito: “Ma come? Trascorrono mesi a dire urbi et orbi basta a nuovi rifiuti in provincia di Frosinone, in particolare a quelli di Roma Capitale, e poi? Cosa fanno? Votano lo stesso sistema che ha favorito tutto ciò negli anni, che ha trasformato la nostra provincia nella pattumiera di Roma”.

L’Ottaviani solitario

NICOLA OTTAVIANI FOTO © STEFANO STRANI

Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone e leader della Lega, nel suo intervento ha tenuto un’arringa appassionata. Ha spiegato che c’era un errore di principio. E che il modello è sbagliato.

Si è battuto. Nella più totale solitudine.

La Lega non è stata vittima di un inciucio: è isolata. Nel centrodestra della provincia di Frosinone il timone sta nelle mani dei sindaci di Forza Italia guidati da Gianluca Quadrini. Sono loro ad avere in mano le decisioni sulla provincia, insieme a Francesco De Angelis. Con un appoggio tattico dei Fratelli d’Italia di Massimo Ruspandini.

La Lega e la sua posizione contraria all’attuale modello di gestione, non sono mai stati in gioco. Con intelligenza, il Carroccio ha evitato di andare alla conta ed ha preferito astenersi. Lasciando solo Libero Mazzaroppi a votare contro la conferma di Lucio Migliorelli.

Perché Migliorelli ha vinto

LUCIO MIGLIORELLI

Un passaggio deve essere chiaro: la manovra di Francesco De Angelis insieme a Gianluca Quadrini, con la non ostilità di FdI e la benevola astensione della Lega è stata resa possibile dalla progettualità e dalla capacità dimostrate con i fatti dal presidente Lucio Migliorelli. Senza le quali non ci sarebbe stata né la convergenza del centrodestra, né l’astensione.

La rielezione con un voto da plebiscito è un risultato che Lucio Migliorelli può intestarsi a pieno titolo.

Può farlo in virtù delle cose messe in campo.

La prima: ha avuto il coraggio di dire basta con i rifiuti da cucina, sono preziosissimi ma in questo momento e con queste tecnologie Saf non sarebbe stata in grado di garantire né il compost di qualità né ilcompleto controllo degli odori che derivano dalla macerazione.

La seconda: ha avuto la visione di un modello di gestione che va a modernizzare un ciclo sul quale abbiamo potuto fare affidamento per un quarto di secolo. Ma oggi le tecnologie sono altre, più green. Ha chiesto agli ingegneri di svilupparli un progetto con il quale soppiantare l’attuale stabilimento: ne è venuto fuori un mix delle migliori soluzioni già in funzione nel mondo con ottimi risultati.

I conti ed il bio

Impianto di biogas Foto © Riccardo Squillantini / Imagoeconomica

La terza: ha avuto la capacità tecnica di tenere con le briglie i conti. Sarebbe stato troppo facile ottenere quei progetti e prevedere quei lavori scaricando i costi sui cittadini. Invece con la sua competenza, Lucio Migliorelli è riuscito a trovare le risorse facendole trirare fuori un po’ allo Stato, un po’ alla regione, un po’ alla Provincia.

La quarta: ha avuto il coraggio di stringere un accordo con un partner di sicura affidabilità come SaxaGres per progettare il ritorno dei rifiuti da cucina in provincia di Frosinone. Ma questa volta con un ciclo di gestione che permetterà di ricavarne il metano bio per alimentare le auto e riscaldare le scuole del territorio. Oppure venderlo alle fabbriche e facendo cassa.

È per questo che Migliorelli ha vinto.