L’ultrà Fagiolo e i tanti leghisti fatti scendere dalla giostra

Mimmo ha fatto quello che fa da decenni. Ma i social sono pieni di sfottò intollerabili e sgradevoli. Nel frattempo il Carroccio in poco più di un anno ha avvicendato diversi esponenti: dalla Papaevangeliu a Fabio Forte. Per non parlare dell’eclissi di Alessia Savo. Sicuri che il problema sia soltanto il post da tifoso?

Mimmo Fagiolo ha fatto… il Mimmo Fagiolo. (leggi qui La puzza di Fagiolo che imbarazza la Lega) Chi lo conosce bene a Frosinone (e sono in tanti) sa che è sempre stato fuori dagli schemi. E sa che per lui il calcio non è importante, è una religione.

La sua fede è bianconera: la Juventus non si tocca, si venera. Al punto che – si racconta – anni fa, quando il mitico presidente della Roma Dino Viola mise piede nel capoluogo ciociaro, Mimmo gli si sarebbe parato avanti con tanto di bandiera bianconera, braccio alzato, urlando: “Frosinone è bianconera!”, seguito da tre sacramenti. Verità o leggenda è impossibile da accertare. Ma in ogni caso sarebbe nelle corde del personaggio.

 

Naturalmente c’è anche il Frosinone, da sempre. Gli sfottò allo stadio fanno parte del calcio. Con gli avversari. Con chi sennò? Il post su pontini, ceccanesi e cassinati è andato oltre perché nel frattempo Fagiolo è stato nominato vicecoordinatore provinciale del Carroccio, perché non ha riflettuto sulle conseguenze e neppure sul fatto che il coordinatore provinciale Carmelo Palombo è di Cassino e quello regionale, il deputato Francesco Zicchieri, è di Terracina.

Rischia l’espulsione perché si è comportato da ultrà e non da dirigente di un Partito che è cambiato molto. Un partito che in passato ha fatto registrare le “provocazioni” di esponenti come Borghezio e Calderoli. Altri contesti per carità, ma il ragionamento ci sta.

 

Mimmo Fagiolo però ha anche un passato in politica: vicinissimo a Domenico Marzi, ha poi appoggiato Nicola Ottaviani, partecipando perfino alle primarie.

Domani gli organi provinciali del Carroccio decideranno sulla sua espulsione. Però la Lega dovrebbe pure cominciare a riflettere su quello che è successo geli ultimi quindici mesi.

Prima è stata messa da parte l’allora responsabile provinciale Kristalia Rachele Papaevangeliu. Poi è arrivato Fabio Forte: dall’altare alla polvere in pochissimi mesi. Lui che proveniva dalle file moderate del Ccd e Udc. Quindi le diverse gestioni commissariali.

Nel frattempo gente come l’ex sindaco di Torrice Alessia Savo allontanata dopo aver preso migliaia di voti alle regionali. Per quale motivo? Non si sa.

Nel frattempo campagna acquisti micidiale “contro” Forza Italia nei vari Comuni. Adesso l’incidente social di Mimmo Fagiolo che rischia di terremotare nuovamente i vertici provinciali.

 

Ma Mimmo Fagiolo è questo, lo sapevano tutti dall’inizio. La Juventus e il Frosinone fanno parte del suo essere. Con la Lega ha dato molto in questi mesi. Rischia l’espulsione per un post intollerabile.

Ma sui social quanti di quei post ricevono migliaia di like? E nella Lega quanti esponenti sono già stati avvicendati?