Missione disgelo: Buschini incontra Salera e Fardelli

Missione diplomatica di Mauro Buschini a Cassino. Carica in macchina il sindaco Enzo Salera ed il consigliere Luca Fardelli. Per raffreddare le tensioni emerse in questi giorni. E riallacciare i fili

Scena numero uno: esterno, tarda mattinata. Location: piazza Alcide De Gasperi a Cassino, in pratica l’area davanti al palazzo municipale. Ciak si gira. In quello scenario parcheggia silenziosa l’auto personale dell’ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mauro Buschini. La guida il fedelissimo Marco Caracci che resta vicino alla macchina mentre il numero 2 (insieme a Sara Battisti) di Pensare Democratico componente maggioritaria nel Pd in Ciociaria, si avvicina a passi lenti verso il centro della piazza come se aspettasse qualcuno.

Si avvicina Ernesto Polselli, colonnello fuori corpo della componente. Stringe la mano al già presidente e si ferma a chiacchierare. Ma non è con lui che Mauro Buschini ha appuntamento. Le lancette scorrono. Da un lato di via Enrico De Nicola arriva a piedi Luca Fardelli, consigliere comunale che ha preferito l’esilio piuttosto che sostenere il sindaco Enzo Salera: alle scorse elezioni non lo ha votato, al primo turno; al ballottaggio i suoi voti sono finiti lì. Ma non è bastato a riabilitarlo.

Nel Pd Luca Fardelli è un rejetto. Salera non ha voluto che gli venisse rinnovata la tessera: lo Statuto impone almeno due anni di esilio per coloro che non appoggiano il candidato sindaco schierato dal Partito.

Prove pratiche di disgelo

Enzo Salera

Nel palazzo comunale finisce la riunione tecnica con Ater. Il sindaco Enzo Salera scende le scale. Lui ha sempre detto le cose in faccia: l’area di Buschini non si è impegnata più di tanto per eleggerlo. E ventiquattrore dopo l’elezione l’ha fatto sapere a Nicola Zingaretti.

Scena numero due. Da guardare in slow motion (o se preferite, al rallentatore che è la stessa cosa). Il sindaco di Cassino, con il suo solito ghigno da pittbul costantemente in debito con il sonno, si avvicina a Buschini, stende la mano, lo saluta. Se qualcuno cerca un sorriso sul suo viso perde tempo.

Saluta anche Luca Fardelli. Ma l’incredibile accade ora. Rallentate ancora la velocità di riproduzione: i tre si avvicinano all’auto con Marco Caracci. Aprono gli sportelli e salgono: Buschini al volante, Salera al suo fianco, Fardelli e Caracci sui sedili posteriori.

Basterebbe questo per avviare una dissolvenza a nero e mandare la pubblicità, come nelle migliori soap opera.

La chiacchierata a Sant’Elia

Luca Fardelli

L’auto si dirige a Sant’Elia Fiumerapido. I quattro vanno verso la villa confiscata alla mafia, trasformata dal Consorzio per i Servizi Sociali del Cassinate. Ora è un laboratorio per persone con disabilità. Lì presto nascerà una palestra con gli altri servizi fondamentali per l’integrazione.

Il segnale politico è un altro. Salera poteva andare per fatti suoi. Poteva raggiungere la villa con la macchina di servizio del Comune. Oppure in forma privata. Altrettanto potevano fare Fardelli e Buschini. Invece sono andati insieme: è chiaro che volessero parlare tra loro. Per scongelare la situazione nel pd di Cassino. Raffreddare la tensione che si è creata all’interno del Pd cittadino. Enzo Salera ha interpretato come operazioni ostili quelle avviate da Sara Battisti, vice segretario regionale del Pd.

C’è lei dietro al disgelo con Luca Fardelli. Altrettanto sono sue le impronte digitali verso il recupero di Sarah Grieco, altra esponente Dem che non ha sostenuto l’elezione di Salera. Salera non ama intromissioni nel suo collegio. A farne le spese è stata Barbara Di Rollo, presidente del Consiglio Comunale e referente in città per Pensare Democratico: relazioni amministrative ineccepibili, temperatura politica sotto zero. (Leggi qui Salera scatena il pittbul: “A casa nostra decidiamo noi”).

La missione di Buschini

Nicola Zingaretti, Mauro Buschini, Alessio D’Amato Foto © Bruno Ponzani

Mauro Buschini ha tentato una mediazione. Ha rassicurato Enzo Salera: Pensare Democratico non ce l’ha con lui, non intende assediarlo, né indebolirlo. Ma – gli è stato spiegato – anche lui deve iniziare ad allargare i suoi orizzonti. Ed il terreno sul quale fare l’apertura è il congresso cittadino del Pd.

Sarà Enzo Salera il candidato del Pd alle prossime Provinciali per il dopo Pompeo? Non c’è una candidatura definita al momento. Ma se Salera vuole continuare ad essere nel lotto dei possibili candidati, la temperatura deve scendere. E Buschini è andato a Cassino proprio per questo.

È stato lui il sottile mediatore che insieme a Daniele Leodori e Albino Ruberti ha costruito il legame con il Movimento 5 Stelle di Roberta Lombardi. Lui è stato l’ufficiale di collegamento con gli Indipendenti che hanno dato vita al Patto d’Aula grazie al quale Nicola Zingaretti ha avuto una maggioranza. Se c’è un’intesa da cucire è l’uomo con la cassetta degli attrezzi collaudata. Ma Enzo Salera è un sindaco senza scanalature: poco incline a farsi avvitare.

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