Lo strano caso del mercato da spostare. «Ma Ranaldi che vuole?» (di M. Molisani)

Lo strano caso del mercato settimanale da Cassino. Lo spostiamo, anzi lo mettiamo in un posto ancora diverso, anzi lo mettiamo dove dice Mario. Il teatro dell'assurdo nel Pd: dove il buongiorno si vede subito: "Ma Gianrico Ranaldi che vuole?

Tu chiamale se vuoi contraddizioni. Il grande Giulio Rapetti, in arte Mogol avrebbe sicuramente concluso così uno dei sui più celebri successi in coppia con Lucio Battisti, se avesse passato un paio di giorni con Carlo Tornerò Snellissimo D’Alessandro e la sua orchestra comunale di Cassino.

Ormai i paradossi, le contraddizioni, le posizioni illogiche sono all’ordine del giorno all’interno della maggioranza.

LO STRANO CASO DELLO SPOSTAMENTO DEL MERCATO

Ed ecco che anche l’appendista stregone Gianrico Bellachioma Langiano si è dato allo sport preferito da CMD’A. Così come Rossella Tacco12 Chiusaroli, per quanto concerne Acea (leggi qui L’Aereo più Pazzo del Mondo vola a Cassino) e Dana Furia C(i)eca Tauwinkelova sui bandi a cui il Comune non ha risposto (Leggi qui Non c’è due senza quattro: i Comunicati per nascondere i flop in Comune), si è immolato per ricevere una dose di insulti dai commercianti Cassinati.

«Sposteremo il mercato da via Torino a Via Giovan Battista Vico. Le sigle sindacali degli ambulanti sono d’accordo»: queste le parole di Gianrico Langiano alla mattina.

«Stiamo vedendo di spostare il mercato giornaliero in viale Europa o in piazza Green: ecco invece Langiano alla sera.

I più maligni affermano che tra i due incisi ci sia una strofa che al Comune è diventata ormai un ritornello. Infatti non appena letta la notizia e sentito qualche lamentela qua e la, il fu commander Mario CiacciaSitter Abbruzzese ha digitato il numero di Gianrico Bellachioma Langiano.

«Gianri che è stà storia dello spostamento del mercato? State a fà ‘na cazzata. Ci dobbiamo vedere immediatamente»: ammonisce M.A. 

Dopo qualche ora Langiano e Carlo tecnicissimo D’Alessandro sono in compagnia del fu Commander per dirimere la questione. Ed ecco che il mercato a viale Europa è servito.

«Se qualcuno prima o poi prenderà una decisione indipendentemente da Abbruzzese, correrà il rischio che non gli creda nessuno» mormorano alcuni dipendenti nei lunghi corridoi del palazzo.

L’IRA DEL LEONE

Alcuni adepti di Benedetto largo al Factotum Leone, che ha ormai rifondato la regola in “Social et poi Labora”, vanno in giro dicendo che il loro mentore ne abbia dette di tutti i colori al potentissimo e contestatissimo responsabile dell’Area Tecnica, l’architetto Giancarlo Me cala la palpebra Antonelli.

Sembra infatti che in una delle consuete riunioni fiume… (di vino) al osteria del Santo Bevitore, l’ex faccendiere abbaziale, con l’occhio un po spento dal calice, si sia vantato di aver gridato in faccia all’architetto Antonelli tutto quello che pensava di lui. Ovvero che con la filosofia non si risolvono i tanti problemi del Comune e che lui sta dove sta per la politica e quindi deve fare quello che gli chiede la politica. Senza se e senza ma. E soprattutto senza prosopopee e voli pindarici.

Un racconto che ha entusiasmato e che ha fatto ringalluzzire tutti coloro che non vedono di buon occhio il responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Cassino. Ferreo difensore degli aspetti tecnici. A costo di dare qualche delusione alla politica.

 

 

TEATRO DELL’ASSURDO E LA FARSA

Mentre la maggioranza va in scena con il teatro dell’assurdo, il centrosinistra si dedica alla farsa. E lo fa con risultati di buon livello, come se fosse un’opera postuma di Eduardo Scarpetta.

Qualche giorno fa la premiata compagnia Pd era andata in scena in Sala Restagno con “Tutti insieme appassionatamente”. (Leggi qui Le balle spaziali del doppio incontro Pd a Cassino) Un manifesto di unità che ha visto protagonisti Peppino Iam Bell Petrarcone, Enzo Bulldozer Salera, Francesco Ma chi me l’ha fatto fare? Mosillo, Alessandro Ma quanto sono figo D’Ambrosio, Sarah Ora Tocca a me Grieco.

Insomma Petrarconiani e Mosilliani alla volemose bene. La pax creata da Marino El flaco Fardelli, ormai sempre piu lanciato verso la palma dello snellissimo, con cui sta gareggiando con Carlo Sissignore D’Alessandro è basata sul niente e la guerra fredda è già iniziata.

Ecco il primo segnale. “Peppi ma tu vai all’incontro di Gianrico?” Un noto giornalista d’inchiesta incalza cosi l’ex sindaco prima dell’ultimo consiglio comunale.

«Io ci posso anche andare, ma tanto Gianrico (Ranaldi, nota del Molisani) sta a fa tutto da solo, come in campagna elettorale. Quindi che vuole?»

Insomma del buongiorno si vede dal mattino…

 

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