Mollicone rompe gli indugi. Scende in campo e aspetta che la politica sia pronta

“Adesso tocca a Noi”. A Sora Marco Mollicone presenta l’associazione. Nata per rilanciare la città abbattendo gli steccati della politica. Fortissimo l'odore di operazione politica che punta alla candidatura. Lui nega ma lascia aperto lo spiraglio. Bruni apre.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

L’odore dell’operazione politica con la candidatura nel mirino si sente da lontano. Giurano che non sia così. Ma giurano a bassa voce. E si lasciano aperto uno spiraglio. Per ora assicurano che hanno in mente solo la questione generazionale al punto da sintetizzarla in una frase e farla diventare un’associazione: Adesso tocca a noi. Un’associazione che a Sora si interroga sulla questione economica e socio-culturale. Ma non è escluso possa sfociare in politica. «Non si tratta di fare politica ma di cercare soluzioni. Se poi la politica vuole sposare un metodo e un progetto, vedremo». Lo dice, a microfoni spenti, Marco Mollicone. Cioè l’avvocato il cui nome è circolato abbondantemente come papabile candidato sindaco per Fratelli d’Italia.

Alessioporcu.it lo aveva svelato per primo un anno fa, raccontando la cena avvenuta a Ceccano con il senatore Massimo Ruspandini. Nella quale venne avanzata da Massimiliano Bruni l’ipotesi di puntare tutto su Marco Mollicone. «Io ne so nulla», la risposta di Mollicone. (Leggi qui Divisi alle urne: la Lega ha il candidato. Fratelli d’Italia pure).

Ne sa molto invece Massimiliano Bruni il leader cittadino del Partito di Giorgia Meloni. Era in prima fila all’evento che ha rappresentato il battesimo dell’associazione di Mollicone. «Non abbiamo mai nascosto il nostro interesse verso la realtà civica rappresentata dall’avvocato Marco Mollicone» ammette Bruni.

Progetto risalente a marzo

Marco Mollicone durante il suo intervento

Si sarebbe dovuto tenere lo scorso marzo. Poi sono arrivati il Covid-19 e il lockdown a fermare tutto.

Sabato mattina l’associazione di Marco Mollicone ha preso forma. Non che non fosse già rodata. Tuttavia mancava il battesimo ufficiale. E quale luogo migliore per un battesimo, se non la sala San Tommaso della cattedrale Santa Maria di Sora?

Non solo la location, ma anche il pubblico e gli ospiti scelti sono quelli delle grandi occasioni. Cioè imprenditori, professionisti e lavoratori. Ma soprattutto bipartisan. Perché l’obiettivo è quello di lavorare per risollevare le sorti della città. E mettere tutti insieme.

Se poi l’obiettivo è anche politico ed elettorale, all’inaugurazione c’erano tutti gli ingredienti per tentare di generare un campo largo. Dal leader di Pensare Democratico Francesco De Angelis al vice presidente degli industriali di Federlazio Enzo Canettieri in rappresentanza del presidente Nino Polito; dai grillini dialoganti come Loreto Marcelli fino al sindaco uscente Roberto De Donatis.

È stato il primo di una serie di appuntamenti. Verranno ripetuti. Con l’obiettivo di superare gli steccati delle appartenenze: ideologiche e politiche. Chiedendo un grande sforzo comune. Lo hanno detto a chiare note, quelli dell’associazione #AdessotoccaaNOI. Che in un mondo sempre più social non poteva non diventare anche un hashtag.

La questione generazionale

Il manifesto e la sede del confronto

Chiaro pure il tema, scelto con meticolosità, senza lasciare nulla al caso: Territorio e Sviluppo. Un tema studiato per coinvolgere tutte le realtà.

Si comprende benissimo anche dai nomi dei relatori sulla locandina che Mollicone vuole andare oltre gli steccati. Federlazio Frosinone, il consorzio Asi e i politici che rappresentano il territorio. A prescindere dalla tessera che hanno in tasca. Se diventasse un terreno di discussione elettorale diventerebbe una piattaforma ben più solida di quella che quattro anni e mezzo fa elesse sindaco Roberto De Donatis.

Emerge con chiarezza durante le due ore di lavori, aperti dallo stesso Marco Mollicone che ha presentato l’associazione. E ne ha spiegato il senso: «Tocca a noi ora impegnarci. Per ripagare la città di quanto abbiamo ricevuto negli anni Ottanta e Novanta. Abbiamo tutti un grande interesse verso la città di Sora. Perché qui abbiamo tutti le nostre famiglie, i nostri figli, il nostro lavoro e i nostri investimenti».

E ha aggiunto che «noi vogliamo impegnarci. Affinché non sia scontato che i nostri figli abbiano come unica soluzione quella di andare via da Sora».

Un’apertura dal sindaco?

Roberto De Donatis durante il suo intervento

In più occasioni non si è mancato di sottolineare che l’associazione non è nata per fare politica. Ma per discutere di idee, temi e progetti.

Poi è arrivato il turno del sindaco Roberto De Donatis. Parole da più lati definite di circostanza istituzionale, le sue. Ma che lette nell’ottica delle dinamiche in corso hanno avuto tanto il sapore di un’apertura politica. Vedasi il tentativo di farsi ricandidare dal centrodestra per il mandato bis.

Il primo cittadino ha infatti parlato di «bene comune». E di «obiettivi mancati per la diversità di vedute nel passato». Aggiungendo poi che «questa proposta per come si pone è un ottimo auspicio per il futuro». E che «si può invertire il trend solo se una comunità lavora nella stessa direzione pur nelle diversità».   

Le ricette proposte

L’ingegner Simone Trombetta

Analisi delle criticità e possibili soluzioni. Per evitare la decrescita economica, sociale e culturale della città di Sora. Il compito è toccato all’ingegner Simone Trombetta che ha sviscerato l’aspetto imprenditoriale del tessuto economico. E ha fornito agli altri ospiti lo spunto per proporre rimedi adeguati.

Il vicepresidente di Federlazio Frosinone Enzo Canettieri ha portato al convegno la voce del presidente Carmine Polito. Poi ha confermato «le criticità riscontrate nella zona industriale». Questo rispetto a «infrastrutture, logistica, programmazione e progettazione a lungo termine. Per il corretto impiego dei finanziamenti».

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Loreto Marcelli si è soffermato sulle infrastrutture. Su quelle e sull’impegno necessario per ottenere risultati sul territorio.

Il presidente del Consorzio Asi (Azienda dai sviluppo industriale) Francesco De Angelis ha posto l’accento sulla «necessità di lavorare sull’artigianato. Poi sul distretto del tessile che deve tornare a essere un’eccellenza». E ancora ha rimarcato l’importanza della «fiera del mobile». Ma anche di «digitalizzazione ed internazionalizzazione dei progetti realizzati dalle aziende. Progetti da esportare nelle aree in via di sviluppo». Dove sostanzialmente in molti settori il mercato è ancora libero.

Nota bene: l’agenda di Francesco De Angelis è affollata quanto quella di papa Francesco, il presidente Asi non partecipa mai a caso ai convegni o ai seminari. C’è sempre un incontro da fare, una situazione da verificare, un’intesa da studiare, un possibile accordo da raggiungere.

Ma la politica c’entra eccome

Loreto Marcelli

Mollicone nel suo intervento conclusivo si è detto «soddisfatto che sia stato recepito il significato del nome dell’associazione. Soprattutto che sia stato recepito l’approccio».       

Si smarca l’avvocato. Insiste nell’evidenziare che non va data necessariamente una lettura politica. Almeno finché la città non si mostrerà pronta. Parla di un progetto ad ampio raggio per la città di Sora. E alla domanda precisa se sarà una delle liste per le comunali Sora 2021 risponde: «Non lo so».

Non è un sì. Ma non è nemmeno un no. Perché a microfoni spenti e lontano da orecchi indiscreti, alla vigilia dell’evento, a qualcuno aveva fatto notare una cosa. Che «finché la classe politica della città non sarà pronta non si muoverà una foglia». Chissà cosa voleva intendere.

Un aiuto alla lettura Mollicone lo ha fornito in un altro passaggio. Un’altra indiscrezione. Che rappresenta un altro segnale di fumo all’indirizzo di chi deve capire. Ribadendo che non è cosa politica ha detto: «Se poi la politica vuole sposare un metodo e un progetto, vedremo. Altrimenti rimarrà un’utopia».

E alla osservazione se fosse stato proposto come il candidato sindaco di FdI, lui risponde. Lo fa con un semplice: «Io non ne so nulla».

Bruni ci mette il cappello

Massimiliano Bruni

Non è passata inosservata la presenza del consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Bruni fra il pubblico, in prima fila. Avrebbe dovuto esserci anche l’eurodeputato Nicola Procaccini. Che però è impegnato in provincia di Latina per il ballottaggio delle Comunali a Fondi e Terracina.

Come non è passata inosservata la tentazione di Fratelli d’Italia Sora, sempre più forte, di contarsi da soli al primo turno.

Cosa significa la presenza di Bruni alla presentazione dell’associazione? «Fratelli d’Italia ha sempre detto di avere il proprio candidato sindaco. E non ha mai nascosto l’interesse verso la realtà civica rappresentata dall’avvocato Marco Mollicone».

Ma non era proprio Marco Mollicone il vostro candidato di FdI? «L’avvocato Mollicone ha il nostro gradimento. Questo se il tavolo deciderà di allargare anche alle realtà civiche del nostro territorio».  

Bruni si riferisce al tavolo per trovare l’unità del centrodestra a Sora. Tavolo annunciato all’indomani del voto comunale del primo turno circa due settimane fa. Si sarebbe dovuto tenere venerdì scorso. Poi è stato rinviato.

L’impressione è che si tergiversi di nuovo. E che FdI potrebbe proseguire solo con quel progetto identitario già annunciato. Progetto che potrebbe coinvolgere proprio Marco Mollicone.

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