Montagne russe per la Lega. Ecco chi sta con chi (di C. Trento)

Comune di Frosinone. Riunione dei quattro consiglieri. Messaggio social di Fagiolo. Ma Ottaviani punta i piedi: non ci sarà alcun rimpasto in giunta

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Da una parte il sindaco della Lega Nicola Ottaviani, con la logica dantesca del “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. Dall’altra quattro consiglieri comunali del Carroccio, cioé Carlo Gagliardi, Sara Bruni, Mariarosaria Rotondi e Domenico Fagiolo, che lunedì farà il suo ingresso ufficiale in aula.

Insieme, giovedì sera, hanno fatto il punto della situazione. Perché, dopo le dimissioni da consigliere dell’ex capogruppo Enrico Cedrone, tutto si può fare, meno che andare avanti come se nulla fosse accaduto. L’intera operazione politica è finalizzata a lanciare un messaggio forte proprio ad Ottaviani. A cominciare dall’ingresso in Consiglio di Mimmo Fagiolo.

Da una parte c’è il profilo formale, quello fatto di dichiarazioni in serie. Tutte uguali: «Non cambia nulla, men che meno il sostegno al sindaco». Da un’altra parte, però, c’è il profilo sostanziale. Da mesi Fagiolo chiede il rimpasto in giunta, per favorire la nomina ad assessore di Cedrone. Nicola Ottaviani non ha mai preso in considerazione l’opzione. Da qui è scattato il piano “b”: dimissioni di Cedrone per far entrare in consiglio comunale Domenico Fagiolo.

A questo punto attenzione altresì all’organigramma cittadino del Carroccio. Nel ruolo di capogruppo dovrebbe subentrare Mariarosaria Rotondi. Il che vorrebbe dire che il gruppo è unito. Attesa anche per l’indicazione del coordinatore cittadino, ruolo ricoperto da Domenico Fagiolo finora. Se a raccogliere il “testimone” dovesse essere Enrico Cedrone, allora la valenza politica sarebbe nei fatti. Perché la designazione compete al coordinatore provinciale Francesca Gerardi, vicinissima al responsabile regionale Francesco Zicchieri.

Da valutare, invece, la posizione di Carmine Tucci: pure lui ha aderito alla Lega nei mesi scorsi. Da anni ha un asse di ferro con Carlo Gagliardi, ma in questo momento sta seriamente considerando la possibilità di tornare ad una dimensione esclusivamente civica. Peraltro tra Tucci e l’assessore della Lega Rossella Testa il gelo politico è totale da settimane.

Intanto comunque Domenico Fagiolo ha iniziato a mandare qualche messaggio politico esplicito. Ieri sui social network ha scritto: «A Frosinone vorrebbero realizzare una moschea. Io, facendo riferimento solo ed esclusivamente a Salvini ed a quello che lui sostiene, come consigliere comunale della Lega dico no alla moschea a Frosinone». Allegando un articolo di Panorama.it, nel quale il vicepremier, ministro dell’Interno e leader della Lega esprime una posizione fortemente contraria alla realizzazione di nuove moschee.

Sul punto, invece, Nicola Ottaviani ha un punto di vista diverso e comunque ha detto che alla fine si tratta di una questione di carattere amministrativo.

Ma perché si è arrivati a questo muro contro muro tra il sindaco e una parte rilevante del gruppo della Lega a Frosinone? Due anni fa, subito dopo il mandato bis, Nicola Ottaviani annunciò un cronoprogramma per la staffetta in giunta, con l’obiettivo di dare una rappresentanza a tutti i gruppi che avevano eletto un solo consigliere. Nel frattempo però l’assetto dei gruppi consiliari è stato completamente stravolto: Cuori Italiani, Forza Frosinone e Frosinone Capoluogo non ci sono più. Mentre c’è la Lega, che di consiglieri comunali ne ha cinque.

Oltre a quelli prima citati va considerato Giampiero Fabrizi, schierato però con Ottaviani. Dal canto suo il sindaco non ha alcuna intenzione di toccare l’assetto della giunta. Lo ha fatto capire in maniera evidente in diverse occasioni. L’ultima con riferimento alla posizione dell’assessore Pasquale Cirillo, adesso esponente di Fratelli d’Italia. È rimasto in giunta, anche se il gruppo consiliare non c’è più dopo il passaggio di Marco Ferrara alla Lista per Frosinone. Ottaviani ha messo in primo piano il rapporto politico con Fratelli d’Italia.

Così come il primo cittadino non ha intenzione di rinunciare all’apporto di Rossella Testa. Per Nicola Ottaviani quindi non ci sono spazi per un riassetto dell’esecutivo. Il gruppo della Lega la pensa diversamente. Inevitabile il muro contro muro, anche se in realtà la sensazione è quella di una partita a scacchi giocata sull’orlo di una crisi di nervi.

C’è poi un altro aspetto da considerare. Andare ad aprire la porta del rimpasto nell’esecutivo significherebbe mettere in conto tutto. A partire proprio dai criteri di rappresentanza. Perché rispetto a due anni fa, per esempio, il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli è cresciuto. Oggi, grazie ad un patto federativo con la Lista per Frosinone di Antonio Scaccia, è a quota otto consiglieri comunali. Ma per Nicola Ottaviani non si può prescindere dal quadro elettorale del giugno 2017, pur se mutato a livello di gruppi consiliari.

Non ci sono spazi di mediazione.

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