Gli arresti del Segretario provinciale Claudio Moscardelli. Le immediate dimissioni da ogni incarico nel Pd. L'accusa di avere raccomandato due dei candidati al concorso Asl. E di avere spinto, in cambio delle domande d'esame, per la promozione del presudente della commissione
Una telefonata al suo Segretario Regionale: per annunciargli che lo stavano arrestando e che in quel preciso istante lui rassegnava le dimissioni da tutti gli incarichi nel Partito Democratico. Claudio Moscardelli non ha perso un secondo e prima che scattassero le restrizioni per i detenuti ai domiciliari ha voluto informare l’onorevole Bruno Astorre ed ufficializzare da subito le sue dimissioni da Segretario Provinciale del Pd di Latina.
Lo hanno messo ai domiciliari per l’inchiesta che sta verificando come si è svolto il concorso pubblico per l’assunzione di 23 collaboratori amministrativi da ripartire tra le Asl di Frosinone, Latina e Viterbo. All’ex parlamentare ed ex consigliere regionale vengono contestate le accuse di corruzione in concorso con altri ed istigazione alla rivelazione di segreti di ufficio.
Le raccomandazioni al Concorso
È stata la Guardia di Finanza insieme alla Squadra Mobile a ntoficare il provvedimento a Claudio Moscardelli ed al dirigente Asl Claudio Rainone. A loro carico c’è una serie di indizi raccolti dalla sezione Anticorruzione della Squadra Mobile e dal Nucleo di Polizia Economico finanziaria della Guardia di Finanza. Dettagli che collegano il Segretario Pd ed il dirigente Asl alle irregolarità riscontrate nel concorso.
Rainone era già ai domiciliari dal 21 maggio scorso, dopo i primi accertamenti. Era stato arrestato nella sua veste di presidente della Commissione per il concorso; con lui era stato arrestato anche il segretario della commissione. Erano sospettati di falso e rivelazione di segreto d’ufficio.
Per gli investigatori, il presidente della Commissione nei giorni precedenti alla prova orale aveva rivelato gli argomenti che sarebbero stati oggetto dell’esame. Proseguendo nelle indagini, la Finanza e la Polizia hanno identificato sei concorrenti ai quali ritengono che siano stati forniti quei suggerimenti.
Il ruolo di Moscardelli
Cosa c’entra Moscardelli? I nuovi approfondimenti hanno trovato indizi che collegano due dei sei concorrenti al Segretario Pd: si tratta dell’ex presidente del Consiglio comunale di Minturno Giuseppe Tomao e di Matteo Di Domenico, figlio di Pina Rosato, anche lei presidente del Consiglio comunale di Gaeta. Sia Tomao che la Rosato sono dirigenti di primo piano del Partito Democratico. (Leggi qui Il Pd sceglie Paola Graziano, Stefanelli non infierisce).
Stando al nuovo filo d’indagine è stato Claudio Moscardelli a segnalare i due candidati a Rainone e chiedergli di anticipargli le domande. In cambio gli avrebbe promesso il suo intervento sulla Regione Lazio per farlo promuovere Direttore Amministrativo dell’Asl di Latina. Incarico che in effetti il dottor Rainone ha rivestito (come facente funzioni) da dicembre 2020 fin o allo scorso mese di aprile.
In questo contesto, sostiene l’accusa, Rainone avrebbe rivelato ai concorrenti gli argomenti sui queli poi li avrebbe interrogati agli orali; non solo: avrebbe anche ritardato l’approvazione della graduatoria. Perché? Per dare tempo a Rainone di diventare Direttore Amministrativo, in modo tale da potere individuare lui stesso le sedi di assegnazione dei neo assunti.
La telefonata ad Astorre
Tra i primi ad essere informati c’è stato il Segretario Regionale Bruno Astorre. “Questa mattina ho appreso dal diretto interessato la notizia degli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta dei concorsi alla Asl del segretario provinciale di Latina, Claudio Moscardelli, che ha subito rassegnato le dimissioni dal ruolo che ricopriva“.
Il Segretario Pd del Lazio ha espresso vicinanza a Moscardelli dicendosi certo che “saprà dimostrare la sua completa estraneità a tutti i fatti”.
Per la federazione Pd della provincia di Latina è scattato il commissariamento. Bruno Astorre ne ha parlato con il responsabile nazionale Organizzazione del Partito: ci sono le Comunali dietro l’angolo. Enrico Letta ha deciso di affidare il Partito a Matteo Mauri, nominandolo commissario della provincia di Latina. “Da parte nostra – ha assicurato Astorre – ci sarà la massima collaborazione e, insieme, lavoreremo per i prossimi impegni che ci attendono“.