Moscherini ‘vede losco’ e mette mano alle carte bollate

Per il ruolo nell'Asdp in quota Civitavecchia l'ex sindaco redige un ricorso al Tar e informa il presidente Musolino. A suo parere del tutto ignorati i criteri di selezione. Buone notizie per Gaeta, che torna hub crocieristico.

La volontà di ricorrere al Tar l’ha anticipata lui stesso al presidente Pino Musolino. Lo ha fatto ad una colazione di lavoro di cui è stato l’unico invitato. «Presidè, il Ministro De Micheli individuando te non poteva scegliere di meglio. Ma davanti a simili soprusi non potevo rimanere con le mani in mano». Giovanni Moscherini può apparire anche spigoloso ed un bastian contrario. Però ha il pregio- o il difetto secondo altri – di dire in faccia sempre quello che pensa. E’ considerato il “padre spirituale” dell’attuale Authority del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Quella sotto la cui giurisdizione ricadono i tre principali porti laziali: Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.

La visione di Gaeta

Dell’unico network portuale del Lazio Giovanni Moscherini è stato un po’ il testimone della nascita nella seconda metà degli anni Novanta. Ha rivestito gli incarichi di commissario e segretario prima, poi di presidente.

Giovanni Moscherini

Militante nel Pci con forti influenze nella Cgil, per poi diventare berlusconiano convinto abbracciando la causa di Forza Italia, Moscherini fu considerato un “pazzo”. Ne erano sicuri negli ambienti politici e sindacali di Civitavecchia e di Roma.

La certezza la ebbero quando propose all’amministrazione comunale di Gaeta – eravamo nel 2002 – di entrare nell’Authority. A crederci fu all’epoca solo il sindaco azzurro della città, Massimo Magliozzi. Sindaco che dovette operare un lunga azione di persuasione sia nella sua maggioranza consiliare che nel centro sinistra sconfitto alle elezioni amministrative.

Moscherini è rimasto molto legato alla città. Gaeta non fa più parte del comitato di gestione dell’Adsp. Ne è fuori da quando è entrata in vigore la legge di riforma delle Autorità portuali oltre cinque anni fa; ha tenuto nel board solo la Regione Lazio, i comuni di Roma Capitale e di Civitavecchia.

Tedesco nomina un fedelissimo

L’ex presidente Giovanni Moscherini allora ha deciso di puntare a quel board. In che modo? Mettendo nel mirino il ruolo di rappresentante del comune leghista di Civitavecchia. Lo ha fatto nelle settimane scorse quando ha appreso che non aveva molte chances la candidatura dell’imprenditore di Gaeta Damiano Magliozzi – vicinissimo al coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone. (Leggi qui Fazzone lo gasa e Magliozzi ci prova: in corsa per Adsp).

Ma la scelta del sindaco leghista di Civitavecchia Ernesto Tedesco è andata altrove. È stato costretto a rafforzare gli ormeggi politici della sua amministrazione. Lo ha dovuto fare per affrontare una situazione politica al limite dell’ingovernabilità dopo la fuoriuscita dalla maggioranza dell’alleato Fratelli d’Italia. Rafforzare gli ormeggi e nominare un fedelissimo, Emiliano Scotti.

Cosimino Mitrano

Scotti è peraltro vicinissimo ad un altro ex presidente dell’Adsp e amico dell’attuale sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, l’attuale numero uno del porto di Palermo Pasqualino Monti.

Nel pranzo con il veneziano Pino Musolino ora Moscherini ha annunciato la presentazione d’una richiesta di accesso agli atti sulla designazione dell’architetto Scotti. Quelle carte serviranno al suo legale per presentare ricorso al Tar contro l’avviso pubblicato dal Comune di Civitavecchia.

«Mi sono complimentato con il presidente Musolino per la sua nomina da parte del Ministero delle infrastrutture. – ha osservato Moscherini – . Mi sono scusato con lui se questa mia iniziativa legale gli farà perdere del tempo. Ma non posso rimanere fermo, per il bene dell’Autorità di sistema. E per il rilancio, economico e occupazionale, dei suoi tre porti».

Bilancio 2021, il nodo centrale

Il comitato di gestione dovrà affiancare Musolino nel suo quadriennio gestionale. Tuttavia senza il suo apporto non potrà fare praticamente nulla. Non tanto per la nomina del Segretario generale ed il rilascio delle concessioni ed autorizzazioni al variegato mondo portuale. Piuttosto per l’approvazione del Bilancio di previsione 2021. L’Adsp sta operando in dodicesimi e ha necessità di superare questa fase emergenziale di natura economica.

Moscherini pensava e pensa tuttora che il posto del comune di Civitavecchia nel “board” del presidente Musolino fosse suo appannaggio. Questo in considerazione del suo passato che l’ha visto sindaco della stessa Civitavecchia. E ancor prima, segretario e commissario straordinario e, a lungo, presidente della stessa ex Autorità portuale del Lazio.

Pino Musolino

Moscherini al momento è consigliere d’opposizione nel vicino comune di Tarquinia. Comune di cui è stato candidato a sindaco alle amministrative del 2019. «Non mi chieda perché ho perso. – ha osservato – Potremmo finire io e lei in Tribunale».

Quando il sindaco di Civitavecchia Tedesco ha iniziato le sue audizioni ai candidati che hanno risposto al bando del Comune, si è presentato anche lo stesso Moscherini presso il palazzo del Pincio (sede del comune). Questo benché non avesse un formale invito a farlo.

“Qui la legge Madia non vale!”

Quello che ne è scaturito è stato uno show. «L’unico ad avere i titoli ero io. – ha detto Moscherini –. A nulla vale opporre la favoletta della legge Madia, per il fatto che sono pensionato. Né dell’inconferibilità perché sono consigliere comunale a Tarquinia. Non si tratta di un incarico di vertice dell’Adsp, come il presidente o il segretario generale. Ma di una semplice designazione in un organismo per il quale non valgono i presupposti della Madia».

«Inoltre, il correttivo per far fuori dai comitati gli amministratori locali, si riferisce a sindaco e consiglieri del Comune che designa. E’ evidente che non avrebbe alcun senso applicare la norma per chi non ha alcun tipo di conflitto di interesse. Come nel mio caso, essendo del tutto estraneo a delibere e decisioni che potrebbero influire sull’Authority».

Incalzato, il sindaco di Civitavecchia ha chiamato in causa il segretario generale del comune Pompeo Savariano. La cosa ha fatto infuriare ancor di più l’ex presidente dell’Autorità portuale. «Lui (Tedesco) è il capo dell’amministrazione. È responsabile per ogni atto. E poi perché è un avvocato e non può fingere di non sapere queste cose. E’ stata svolta un’attività istruttoria, peraltro in modo sbagliato. Però non si può dire che questo non sia un procedimento amministrativo che, come tale, deve avere un suo responsabile. Responsabile che invece non mi risulta esserci».

Fiducia o merito ed esperienza?

La sede della Giunta Regionale del Lazio (Foto: Stefano Petroni)

«Se prevale l’elemento fiduciario, come dice il sindaco, non doveva fare un bando così. E in ogni caso, la legge parla chiaro: al di là della fiducia, il designato deve avere una comprovata esperienza. Al pari del presidente, che certo non può essere data dall’aver firmato un progettino preliminare neppure mai realizzato. Anche perché, la responsabilità della nomina è poi del presidente del porto. Presidente che non potrebbe certo ratificare una scelta che non rispetti i requisiti richiesti dalla legge».

Insomma Tedesco, a dire di Moscherini, ha commesso una serie di gravi errori. In attesa che l’ex numero uno di Molo Vespucci formalizzi il suo ricorso al Tar, a togliere parzialmente le castagne dal fuoco a favore del presidente Musolino è stata la Regione Lazio.

La Giunta ha confermato il dirigente regionale. È il formiano d’adozione, l’architetto Roberto Fiorelli. sarà componente in rappresentanza della Regione nel Comitato di gestione. Ma non basta. All’appello manca la designazione di Roma Capitale. Contrariamente alle previsioni, ha deciso di ricorrere ad una procedura pubblica per confermare o sostituire il suo rappresentante (sinora è stato Matteo Africano).

Gaeta torna hub del crocierismo

I tempi si stanno dilatando per rendere operativo il nuovo governo dell’Autorità e il neo presidente Musolino ne sta approfittando. Lo sta facendo per prendere visione di quello che dovrà gestire sino al dicembre 2024.

In quest’ottica la sua prima visita a Gaeta si è articolata in tre momenti distinti. Cioè in incontri con il comandante della Capitaneria di Porto Federico Giorgi, con il presidente del Consorzio industriale del sud pontino Salvatore Forte. Infine con il sindaco della città Cosimino Mitrano.

Musolino ha appreso che la società armatrice statunitense “Gran Circle Cruise Line” ha scelto il porto di Gaeta per inaugurare la stagione crocieristica 2021 nel Mediterraneo.

La nave Artemis

La società è conosciuta nel mondo delle crociere per essere storicamente molto appetibile da parte degli americani over 60 o dai viaggiatori solitari. Dopo Civitavecchia anche il secondo porto per importanza dell’Autorità è stato prescelto. Scelto per rimettere in moto, dopo un anno di black out legato all’emergenza Covid 19, quel segmento importantissimo del turismo italiano rappresentato dal crocierismo.

La società armatrice, «nonostante l’incertezza sul prossimo futuro» , ha chiesto all’ex Autorità portuale del Lazio, alla Capitaneria di Gaeta e all’ufficio dogane di svolgere dal 13 al 20 maggio il proprio meeting annuale societario. Meeting che naturalmente sarà riservato ai principali broker impegnati in Italia ed in tutta Europa. E’ un importante punto di partenza, dunque, per il rilancio del crocierismo a Gaeta. Questo dopo le significative prove generali fatte negli anni scorsi grazie ad una promessa mantenuta dalla stessa ex Autorità portuale.

Il network poi è il destinatario di una richiesta della società armatrice. Società che, durante lo svolgimento del suo atteso workshop annuale farà ormeggiare, presso la banchina Caboto, nel quartiere di Gaeta S.Erasmo, le navi da crociera “Artemis” e “Arethusa”. Navi che, battenti bandiera maltese, possono avere a bordo una cinquantina di passeggeri ciascuna.

E’ vero, sono piccole navi rispetto a quelle tradizionali da crociera. Tuttavia anche durante l’emergenza Covid, dopo un anno di blocco totale, è assolutamente importante ripartire. E Gaeta con il suo potenziato porto commerciale è pronta a vincere anche questa ulteriore scommessa.