I messaggi da Cassino per Zingaretti che allarmano il Pd a Frosinone

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Il messaggio nascosto tra le righe è chiaro. I voti raccolti da Francesco Mosillo su Cassino appartengono a lui ed al suo gruppo. E Francesco De Angelis con Mauro Buschini finora hanno potuto farci affidamento. Non è vero il contrario. E cioè che Mosillo abbia i voti perché è uomo degli orfiniani di Frosinone.

E’ un messaggio per Nicola Zingaretti. Lanciato nel momento in cui il Governatore ha messo in chiaro che adesso né Buschini né De Angelis hanno più un filo diretto con lui. (leggi qui) E a quel filo sono legate molte delle decisioni politiche che sul Cassinate hanno riflessi strategici per sia per Mosillo che per Barbara Di Rollo.

Meglio ricordare allora chi è ad avere i voti su Cassino. Stabilire dove bisogna passare se si vogliono le preferenze, costruite sul consenso. C’è questo dietro alla dichiarazione fatta nelle ore scorse a Ciociaria Oggi da Francesco Mosillo: «Noi vogliamo ricostruire una sezione che abbia una visibilità». In apparenza è un ponte verso gli “avversari” interni, in vista del congresso che a luglio ricostruirà il Circolo Pd di Cassino dopo la spaccatura nata con le scorse elezioni comunali. Quella volta la sezione si è divisa tra lui e Giuseppe Golini Petrarcone.

Ora l’orizzonte politico è in movimento. Le Primarie hanno definito nuovi equilibri. In vista delle prossime Politiche e Regionali sta nascendo un asse tra Zingaretti – Scalia – Astorre – Moscardelli. Che metterebbe all’angolo proprio l’area di Buschini e De Angelis.  Francesco Mosillo non vuole essere spettatore. L’operazione ‘volemose bene‘ è in realtà un segnale di battaglia, E’ mettersi sulla bilancia. Per ricordare chi è ad avere il consenso. E che l’inedito listone renziano che ha visto insieme Mosillo – Fardelli – Petrarcone è quello che ha stravinto le Primarie a Cassino.

Il giorno del voto, il gruppo ha visto in azione le truppe riconducibili ad Anna Teresa Formisano. In diretta tv il segretario Simone Costanzo l’ha invitata ad entrare nel Partito Democratico, ha spalancato la porta della Direzione Provinciale a Salvatore Fontana. (leggi qui l’apertura fatta da Costanzo). Una manovra – quella del Segretario – che si colloca nel pieno del riallineamento con la formazione del nuovo asse. Al punto che gli Orfiniani non sono stati a guardare ed a stretto giro, venerdì sera  Sara Battisti  ha azzannato Costanzo ai polpacci durante la Direzione Provinciale mettendo in discussione la sua leadership (leggi qui la Direzione) .

 

La manovra di raffreddamento della tensione varata da Mosillo va inquadrata in questo spostamento di truppe che è in atto su tutto lo scenario regionale. Non è un cambio di fronte. E’ un attestarsi su posizioni che consentano di fare le scelte giuste al momento opportuno.

Ecco perché è stato opportuno ricordare che una sezione unita ha peso. E perché Mosillo ha ricordato una cosa, in apparenza banale: «La mozione Renzi ha preso più del doppio dei voti degli altri candidati».

Il segnale che resta nell’orizzonte politico è chiaro: i voti di Cassino, alle prossime scadenze, peseranno molto.

A chi andranno?

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