Il Mosticone offeso e la colla per unire il centrodestra

Prove tecniche di sintonia tra Lega e FdI a Sora dopo il gelo dei giorni scorsi. Caschera e e Bruni provano a dialogare. Mosticone invece fa l'offeso.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Provano a sintonizzarsi sulla stessa frequenza politica. Per entrare in contatto, condividere lo stesso percorso. Soprattutto per costruire un’alleanza elettorale da mettere in campo alle Comunali rinviate al prossimo autunno. Massimiliano Bruni è l’uomo forte di Fratelli d’Italia a Sora, Lino Caschera è il delegato alle Manutenzioni eletto in Forza Italia e salito sul carrocco della Lega un anno fa appropriandosene in poche settimane. Tentano di sintonizzarsi sulla stessa frequenza dopo che nei giorni scorsi il termometro politico dei loro rapporti segnava quasi lo zero.

Colpa del nome da candidare alla guida della colizione. Lino Caschera ha deciso di giocare la sua personale partita; Massimiliano Bruni punta su un nome preso dalla società civile. E Forza Italia? Il commissario cittadino Vittorio Di Carlo nei giorni scorsi ha fatto sapere che o si va uniti o che lui si ritiene svincolato. (Leggi qui Forza Italia si smarca dal tavolo: Caschera non piace).

Qualcosa ora si muove. Nei giorni scorsi ci sono stati diversi incontri tra Caschera e Bruni. La colonnina del termometro inizia a salire. Il rinvio del voto ha reso più semplici le cose. Ad intiemidire gli animi sta contribuendo anche il livello Provinciale: ha detto che a Sora si deve fare tutto il possibile per arrivare ad una coalizione unita. Piaccia o non.

Rinuncia Caschera alla candidatura? Non sembra. Rinuncia Bruni alla sua strategia? Nemmeno. Sarà una primavera interessante da osservare.

Mosticone si è offeso

Intanto c’è da registrare il muso lungo del consigliere di maggioranza Alessandro Mosticone. Anche lui eletto in Forza Italia e poi uscito per creare il movimento civico Reset. Che esprime in giunta l’assessore al Commercio.

Su Facebook nelle ore scorse ha scritto: “A proposito di pulpiti. Alle provocazioni del consigliere Massimiliano Bruni non rispondo. Il giudizio lo lascio ai cittadini. Credo che il maggiore impulso nell’attaccare un collega sia dato dall’insoddisfazione per i risultati ottenuti”.

Alessandro Mosticone

È la risposta alla polemica innescata da Bruni dopo il consiglio comunale saltato del 4 marzo mentre si esaminava il secondo punto. Durante la seduta, Alessandro Mosticone è venuto meno: l’opposizione se n’è accorta ed ha chiesto la verifica del numero dei presenti; troppo pochi per proseguire. Bruni ha accusato Mosticone di essersi disconnesso. Il consigliere dice che è caduta la connessione. (leggi qui Il sindaco senza numeri e lo smemorato di Collegno).

Su Facebook Mosticone mette anche una citazione di Evan Esar: “La rabbia è quella sensazione che fa in modo che la tua bocca lavori più velocemente della tua mente”. In pratica accusa Bruni di parlare senza riflettere.

Penso di dimettermi

In giro dice che sta meditando le dimissioni da consigliere comunale. “È vero. Sto pensando seriamente all’eventualità di lasciare prima della scadenza naturale del mandato. Ma le motivazioni sono di carattere personale. Esulano dalla politica”.

Quindi non c’è alcun legame con gli attacchi subiti durante l’ultimo Consiglio comunale? “No assolutamente. È caduta la connessione. Che altro c’è da dire?”

Roberto De Donatis
Roberto De Donatis

Qualcuno ha addirittura ipotizzato che la sua sia una strategia elettorale, legata alle prossime elezioni, che gli permetterebbe di sganciarsi dall’attuale maggioranza. Lui giura che c’è nulla di vero. “Se avessi voluto mettere in difficoltà la maggioranza non avrei votato il Bilancio consolidato al secondo punto. Ciò conferma che non c’è nulla di premeditato. Ho avuto problemi di connessione e l’opposizione ne ha approfittato. Se abbia fatto bene o male non sta a me giudicarlo”.

Intanto incassa il sostegno del sindaco Roberto De Donatis. Ha riconosciuto al consigliere Mosticone di “non aver fatto mai venir meno il suo impegno amministrativo e di aver lavorato”. Un segnale in vista delle prossime elezioni con cui scegliere il nuovo sindaco di Sora.

Si, sarà una primavera davvero interessante da osservare.