Mozione di sfiducia a Nicola Ottaviani. Percorso in salita

Clamorosa indiscrezione sulle grandi manovre in corso Sul tavolo pure le dimissioni di massa: ma bisogna toccare quota 17

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

La manovra in questo momento è nelle intenzioni. Ma se ne parla. Moltissimo. Come ipotesi naturalmente, però è indicativo. Parliamo di una mozione di sfiducia o delle dimissioni di massa per interrompere anticipatamente la consiliatura e il doppio mandato del sindaco Nicola Ottaviani. Ci stanno pensando esponenti delle opposizioni, ma pure qualcuno in maggioranza. 

I numeri e le strategie 

I consiglieri comunali sono 33, compreso Ottaviani. In entrambi i casi (dimissioni di massa o mozione di sfiducia) si deve arrivare a quota 17. Numero a prova di scaramanzia. Tutte le opposizioni insieme contano 12 consiglieri. Il che vuol dire che ne servirebbero 5 di maggioranza.

Nel centrosinistra c’è chi punta su una rottura tra il centrodestra e il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Qualora non si dovesse arrivare ad un’intesa sulla richiesta del Polo di un cambio di assessore in giunta. La domanda è: in questa eventualità i consiglieri del Polo Civico sarebbero disposti a firmare una mozione di sfiducia o le dimissioni di massa? (Leggi qui Il Polo Civico a Ottaviani: revochi le deleghe).

Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico)

In realtà è uno scenario difficile. Intanto perché Gianfranco Pizzutelli ha sempre ripetuto che le intese vanno parametrate sui programmi, rivendicando il sostegno alla giunta Ottaviani. Una mozione di sfiducia equivarrebbe a mettere in discussione un intero percorso politico. Poi può anche darsi che tra nove mesi il Polo Civico possa siglare un accordo con la coalizione di centrosinistra. Ma questo è un altro discorso.

Lo stesso ragionamento vale per i quattro consiglieri: Debora Patrizi, Igino Guglielmi, Claudio Caparrelli, Francesco Trina. Quest’ultimo peraltro appare intenzionato a restare in ogni caso nel centrodestra. Potrebbero essere sondati altri consiglieri di maggioranza.

Sfiducia e malumori

Nel centrodestra i malumori non mancano. Non è un mistero, per esempio, che Carlo Gagliardi da tempo abbia preso le distanze dalla coalizione. Dopo essere stato eletto nella lista Cuori Italiani, è passato alla Lega. Ma ad un certo punto è uscito anche dal Carroccio e adesso è nel Gruppo Misto. Nelle ultime settimane ha incontrato sia Gianfranco Pizzutelli che Debora Patrizi (rispettivamente leader e coordinatore cittadino del Polo Civico). Secondo alcuni “boatos” potrebbe partecipare alle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco.

Per il resto, nei mesi passati qualche mal di pancia si è registrato pure nella Lista per Frosinone. E in Fratelli d’Italia. Vero che può succedere di tutto in una fase politicamente convulsa come que

sta, ma è complicato pensare che il centrodestra possa contribuire a sfiduciare un sindaco come Nicola Ottaviani. Il quale peraltro potrebbe impostare la successiva campagna elettorale da “vittima” politica. 

La questione della giunta 

Nicola Ottaviani e Fabio Tagliaferri

In settimana è previsto un incontro tra Nicola Ottaviani e i consiglieri del Polo Civico. Il tema è quello della richiesta di un riequilibrio delle deleghe in giunta. I consiglieri Debora Patrizi, Igino Guglielmi, Claudio Caparrelli e Francesco Trina hanno scritto nella lettera al sindaco: «I sottoscritti consiglieri comunali, pur non volendo creare disagi al buon andamento dell’Amministrazione, a difesa del proprio elettorato, chiedono disponibilità nel procedere ad un immediato riequilibrio delle deleghe, revocando la delega assessorile ai “lavori pubblici”. Ritengono, inoltre, prolifico concordare un incontro, pianificando un percorso di condivisione al fine di rafforzare l’attività amministrativa in quest’ultimo scorcio di consiliatura».

Il Polo Civico fa riferimento al risultato elettorale del 2017. I nomi che circolano per l’assessorato sono tutti di esterni: Antonello Galassi, Fulvio Benedetti, Gina Tripodi, Daniela Testa. Il Polo Civico ha già un assessore esterno: Nohemy Graziani. Nicola Ottaviani sta valutando la situazione. In tutta la consiliatura il sindaco ha sempre tenuto in considerazione le richieste venute dal Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Inoltre ha toccato poche volte gli assetti della giunta e quando lo ha fatto ha tenuto in considerazione gli assetti dei gruppi. 

La posizione dei Fratelli 

È quella del consigliere e coordinatore cittadino Domenico Fagiolo. Il quale ha affermato: «Se le richieste e le scelte verranno dal sindaco Nicola Ottaviani, nulla quaestio. Ma se arrivano dal Polo Civico, beh, allora bisognerà parlarne. E credo che sarebbe necessario un vertice di maggioranza. Per una ragione semplice: dai segnali che arrivano il Polo Civico fra nove mesi sarà schierato con il centrosinistra». Il punto è la nomina di presidente dell’Asp di Gianfranco Pizzutelli, arrivata direttamente dal Governatore Nicola Zingaretti.

Ha rilevato Fagiolo: «Il riferimento del Polo Civico al risultato elettorale è giusto. Nel frattempo però è cambiato il mondo. E gli assetti dei gruppi consiliari sono completamente stravolti rispetto all’inizio. Inoltre, vero che le liste civiche sono importanti e decisive. A patto però che non assumano atteggiamenti da “democristiani di complemento”. Mi spiego con un esempio: se una persona insiste per avere un biglietto per andare a vedere una partita di calcio in curva, poi non è che può dire di essere solo “sportiva”. Ed evitare di tifare. Non è che con la scusa dei programmi si può passare da una parte all’altra. Una riunione di maggioranza andrebbe fatta e rilancio la proposta di un documento da sottoscrivere. Nel quale tutti si impegnano a sostenere la coalizione di centrodestra tra nove mesi».

«Se il Polo Civico lo fa, nessun problema. Ma se non dovesse farlo, per quale motivo nominare un assessore di una forza politica che poi si schiererà con il centrosinistra? Non prendiamoci in giro: esistono delle valutazioni politiche che vanno fatte». 

La seduta del consiglio comunale è stata fissata per il 28 e 30 settembre, rispettivamente in prima e in seconda convocazione. La riunione si terrà in presenza, presso gli uffici di piazzale Europa. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consolidato. 

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